Un breve ricordo del giudice scomparso e del suo impegno giuridico e la proposta di intitolargli la biblioteca del Tribunale di Modena
Nella mattinata di sabato 17 marzo, presso la casa funeraria “Terracielo” di Modena, si è tenuta una commemorazione del giudice Guido Stanzani, stroncato da un male incurabile.
Alcuni suoi colleghi, tra i quali i magistrati Eleonora De Marco, Mauro Lugli, Roberto Masoni e Francesco Morcavallo, hanno proposto di intitolargli la biblioteca del Tribunale di Modena. Come magistrato, infatti, Stanzani, sia per quanto riguarda il ruolo svolto a Modena dal 2001 al 2009 come presidente della II Sezione civile del Tribunale, sia negli ultimi tempi come giudice presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, si è distinto a livello nazionale non solo come giudice tutelare, ma anche soprattutto come giudice dalla parte dei bambini. L’ex presidente del Tribunale di Modena, Mauro Lugli, ha scritto di lui sottolineando come «la sua visione laica dello stato, per quanto riguarda gli aspetti familiari, gli abbia permesso provvedimenti particolari negli interessi dei cittadini, sempre nel rispetto rigoroso della legge».
Stanzani è stato senza dubbio tra i primi magistrati in Italia ad applicare, nella sua globalità e non solo parzialmente, la normativa dell’amministratore di sostegno. Grazie a lui a Modena sono stati sottoscritti i primi testamenti biologici con le relative volontà di fine vita. Fanno cultura giuridica le sue nomine di amministratore di sostegno nelle cause di interdizione e inabilitazione.
Di particolare rilevanza è stato il suo impegno a favore dell’infanzia e dell’adolescenza come giudice presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, anche in aperto contrasto con alcuni colleghi, sostenitori di un modo diverso di interpretare i processi minorili. Ho vissuto, come avvocato, durante la sua permanenza al Tribunale per i minori di Bologna, numerosi procedimenti che sono stati oggetto di particolare interesse da parte dei mass media.
Vale la pena elencare una serie di concetti che ci hanno accomunati e che, a mio avviso, saranno punti di riferimento per una prossima e tanto attesa riforma del Tribunale dei minori. L’importanza ineludibile, ad esempio, di una motivazione accurata, approfondita, di cui ogni provvedimento (anche provvisorio) dovrebbe essere dotato al fine di consentire alle parti di conoscere l’esatto iter, logico e giuridico, che ha condotto alle decisioni assunte. La necessità di una preistruttoria scrupolosa volta alla verifica in condizioni di urgenza della veridicità delle ragioni di una causa senza alcun automatismo tra ricorso del Pubblico Ministero e assunzione del provvedimento: ciò, soprattutto, quando il ricorso del Pubblico Ministero allega “una situazione” di pregiudizio potenziale. La necessità, infine, di instaurare il contraddittorio in tempi brevi per evitare il protrarsi per troppo tempo di provvedimenti a carattere temporaneo.
Di importanza fondamentale sono anche le attenzioni riservate alla tutela dei minori sia nei procedimenti limitativi della potestà genitoriale, sia in quelli dell’adottabilità. Così come hanno già fatto alcuni colleghi di discipline affini che operano presso il Tribunale, sono certo che anche l’Ordine forense provinciale di Modena si assocerà alla proposta di intitolare la biblioteca del Tribunale al giudice Guido Stanzani.
Francesco Miraglia – avvocato di Modena
(LucidaMente, anno VII, n. 75, marzo 2012)
Ho avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzare la sua intelligenza e la cordialità. Mancherà enormemente a tutta la mia famiglia. Grazie
Gabriella Gotti