Un nostro lettore ci scrive riprendendo un brano di Raffaele Mangano che attribuisce le maggiori colpe al Cavaliere di Arcore
Il problema dell’Alitalia sorse – ma lo vedo poco ricordato – quando Silvio Berlusconi fece cadere la proposta di Romano Prodi (Air France)che avrebbe risolto tutto in breve termine e con sufficiente tranquillità per i dipendenti.
Ma Berlusconi (si era in periodo elettorale) si oppose violentemente arrivando a dire «Alitalia deve rimanere italiana. Se necessario intervengo io col mio patrimonio personale…». Scrive Raffaele Mangano su Italiani schiavi per scelta: «Prodi è affranto, sta per terminare il suo secondo governo, affossato ancora una volta dal “fuoco amico”. In quel marzo 2008 si era alla vigilia della gravissima crisi economica che metterà in ginocchio la nazione, del tutto impreparata ad affrontare le difficoltà. Prodi aveva intavolato e portato avanti una trattativa con Air France, un’ottima trattativa, considerando com’era ridotta Alitalia. E cosa fa il candidato del centrodestra alle elezioni? Durante il comizio di cui parlano i telegiornali si esprime così: “L’offerta Air France non è soltanto irricevibile, non è soltanto inaccettabile, ma addirittura offensiva”». E ora?
Giuseppe Alù
(LucidaMente, anno XII, n. 136, aprile 2017; editing e formattazione del testo a cura di Maria Daniela Zavaroni)