L’ultimo libro di Giovanni Nebuloni, fondatore della corrente letteraria Fact-Finding Writing, è un romanzo che lascia con il fiato sospeso. E le protagoniste sono tre donne
Sono ormai passati sei mesi dall’uscita di Alla ricerca della vita (13Lab Editore, Milano, pp. 236, € 14,00), l’ultimo thriller scientifico di Giovanni Nebuloni. L’autore già spesso segnalato da LucidaMente, è anche il fondatore della corrente letteraria che ambisce a tradurre conoscenza, e portarne sempre di nuova, sia a chi legge sia a chi scrive (qui alcune delle molte informazioni al riguardo che si trovano sulla nostra rivista).
Questo è solo uno dei tratti che rendono il romanzo originale e ricco di suspense. La storia tratta della ricerca delle origini dell’uomo (ne parlo anche in un articolo di maggio) ovvero del primo microorganismo universale da cui tutti gli esseri umani discenderebbero. Secondo alcune teorie sarebbe ancora possibile identificarlo in alcune regioni della Terra. Da questo sfondo emergono i complotti e gli scheletri che esistono dietro l’interesse scientifico della ricerca. Per primi sono messi in risalto gli interessi economici e di potere delle case farmaceutiche, le quali vorrebbero gestire i possibili vantaggi delle scoperte. Attraverso dialoghi serrati che non lasciano troppo spazio a descrizioni liriche, il libro ci fa addentrare nel regno della biologia, in cui siamo accompagnati da tre figure di donna, molto diverse tra loro.
Claudia, Serena e Barbara. Questi i nomi dei tre personaggi che muovono la storia. Claudia intraprendente e quasi mascolina nella freddezza e nel cinismo, Barbara la ricercatrice fin troppo riflessiva, e Serena sorella gemella istintiva e visionaria di Barbara. A ognuna di loro può essere associato un significato che va oltre quello letterale.
Come scoprirà il futuro lettore del romanzo, le due sorelle possono, a livello figurativo, essere assimilate in un’unica figura, che si contrappone a quella di Claudia, non solo per il carattere ma anche per la tipologia di valori che incarna. Mentre Claudia può essere metaforicamente una sorta di rasoio di Occam, la linea retta della scienza che, sì, si compone di interpretazioni, ma le sfronda da tutto ciò che può rientrare nella categoria del mistico, della religione, del mistero inspiegabile, Serena è talmente in balia delle sue visioni e delle sue passioni, che è proprio da queste che si farà guidare fino alla fine del romanzo. Il temperamento di Serena è, nel libro, talmente enfatizzato che a un certo punto vedremo la giovane dimenticare perfino il proprio nome, e andare avanti come posseduta dalle sue intuizioni.
Poiché l’argomento centrale, l’oggetto dell’affannosa ricerca dei protagonisti è la scoperta scientifica, vale la pena chiedersi se questi soggetti della storia non siano un po’ la rappresentazione di due parti che possono essere considerate (anche se non sempre e non da tutti i partecipanti al dibattito sulla scienza) complementari: la sperimentazione – con conseguente prova evidente ‒ e l’intuizione. Ai futuri lettori l’ardua sentenza!
Il libro si può acquistare agevolmente anche tramite Ibs, dove si può leggere pure la bibliografia dell’autore.
Le immagini: la copertina del libro di Giovanni Nebuloni Alla ricerca della vita, 13Lab editore, Milano, 2018.
Roberta Antonaci
(LucidaMente, anno XIII, n. 153, settembre 2018)