Presso il Baraccano incontro su “Sesso, amore & disabilità”: un universo tutto da esplorare
Un terribile pregiudizio fa pensare a molti che sentimenti, passioni e desideri non possano essere anche patrimonio delle persone disabili (vedi il racconto pubblicato su LucidaMente: Pensieri dell’anima). Invece genitori, coniugi, partner, amici e tutti coloro che assistono una persona fisicamente non autosufficiente possono aiutarla a poter esprimere e vivere pienamente la propria vita affettiva e sessuale. E perché non istituire la controversa figura dell’“assistente sessuale”, già presente in alcuni Paesi stranieri, allo scopo di favorire la naturale spinta e la crescita sessuale delle persone con disabilità?
Di queste tematiche si parlerà a Bologna sabato 25 maggio, a partire dalle ore 15, presso il Baraccano-sala conferenze di via Santo Stefano 119. L’incontro, organizzato dall’associazione Officina di sostegno, si intitola Sesso, amore & disabilità. Viaggio in Italia e nelle persone, dal titolo dell’omonimo film-documentario (per il trailer: http://www.sessoamoredisabilita.it/). L’opera, realizzata da Adriano Silanus, sarà proiettata nel corso dell’evento, insieme al collage d’interviste presentato da Biblioteca vivente Bologna. Seguirà un dibattito cui parteciperanno, con la moderazione di Giuseppe Rossi, oltre al regista Silanus: Valeria Alpi, giornalista; Priscilla Berardi, psicoterapeuta; don Gianluca Guerzoni, docente di Teologia morale; Mara Martelli, avvocato; Franco Piro, padre della legge 104/92; Maximiliano Ulivieri, webmaster del sito www.loveability.it. Un’occasione per tutti di liberarsi dai pregiudizi e aprirsi alla realtà.
LucidaMente ha dedicato un intero numero al tema disabilità. Segnaliamo gli articoli: Coop Accaparlante: disabilità e pregiudizi; E l’uomo creò le differenze, inventandosi la “diversità”; Come il cinema “mostra” i disabili.
(m.d.z.)
(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)
Torno ora dall’incontro, che ho trovato molto ricco di spunti. Il problema della sessualità negata ai disabili è tanto grande quanto taciuto. Si parla (quando va bene) di lavoro e salute per queste persone, ma gli argomenti più intimi non vengono nemmeno toccati. L’introduzione dell’assistente sessuale sarebbe un segno di civiltà, tenendo presente che un disabile spesso non riesce a godere di ampie relazioni sociali, né ad avere una propria vita intima. Chiaramente questo non risolverebbe il vuoto affettivo che molte di queste persone avvertono. Ma forse li renderebbe coscienti del fatto che anche loro hanno il diritto di provare piacere, e con ogni probabilità questa consapevolezza farebbe aumentare anche l’autostima e il desiderio di aprirsi.
Ho colto il vostro suggerimento di approfondimento tematico e mi è capitato tra le mani di vedere un film proprio sul tema della TERAPISTA SESSUALE PER DISABILI. Il titolo è THE SESSIONS e tratta il tema della SESSUALITA’ E DISABILITA’. Film dalle tinte delicate, di cui vi fornisco la poesia dello stesso protagonista, Mark O’ Brien, intrappolato in un polmone d’acciao ma con una sessualità ed un desiderio molto vivi.Anche i tratti humor non guastavano, pur conditi da sensi di colpa atavici…
Il film è ben costruito,con due ottimi attori, sui quali svetta il protagonista John Hawkes, magnifico interprete del poeta-giornalista americano Mark O’ Brien, vissuto realmente dal 1949 al 1999.
POESIA D’AMORE PER NESSUNO IN PARTICOLARE
Lascia che ti tocchi con le mie parole
Perché le mie mani sono flosce come guanti vuoti
Lascia che le mie parole accarezzino i tuoi capelli
Che ti scorrano lungo la schiena e ti facciano il solletico
Perché le mie mani libere e leggiadre,
come mattoni Ignorano la mia volontà e si rifiutano, testarde,
di esaudire i miei desideri più quieti.
Lascia che le mie parole entrino nella tua mente, recando torce.
Accoglile di buon grado nel tuo essere,
così che ti possano accarezzare dolcemente
Dentro.