In rappresentanza di Rete laica, l’intervento di Guido Armellini, presidente della Chiesa evangelica metodista di Bologna e Modena e direttore del Comitato scientifico dell’Università Primo Levi, al Bologna pride del 9 giugno
Sono molto contento di portare l’adesione della felsinea Rete laica al Bologna Pride 2012. Laicità vuole dire prima di tutto diritto alla diversità. Diritto a essere liberamente se stessi. Voi avete messo al centro del Gay pride questo diritto. Non il diritto di una categoria o di una corporazione, ma il diritto di ognuno e ognuna di noi. Diritto di vivere la propria unicità. Quello che fa ognuno e ognuna di noi diverso da tutti gli altri. Quello che rende ognuna, ognuno di noi insostituibile. Perché come lui (o lei) c’è soltanto lui (o lei), e non ce n’è nessun altro.
Chi cerca di cancellare questa diversità vuole un mondo totalitario. Un mondo senza novità e senza allegria. Un mondo morto. E infatti può ancora capitare che chi viva apertamente la sua diversità subisca violenza, o sia discriminato, o venga messo a morte. Voglio dirvi che siamo con voi perché il Parlamento italiano approvi finalmente una legge contro l’omofobia.
Come Rete laica abbiamo scelto lo slogan “Liberi di scegliere”. Ci sono campi in cui nessuno deve poter scegliere per noi. Proprio nessuno. Neppure quelli che credono di possederela verità. Neppure quelli che credono di sapere che cosa è sacro e che cosa è “contro natura”. Dicono: la vita è sacra, e non sopportano che una persona possa scegliere liberamente di morire con dignità. Dicono: la procreazione è sacra, e non sopportano che una donna possa scegliere liberamente se mettere al mondo un figlio. Dicono: la famiglia è sacra, e non sopportano che una persona possa condividere liberamente la propria vita con le persone che ama.
Quelli che dicono che la famiglia è sacra dovrebbero leggere la Bibbia. Scoprirebbero che anche in quel libro non c’è nessuna “Sacra Famiglia” ma ci sono tanti tipi di famiglia. E tutti questi tipi di famiglia funzionano abbastanza male. Compresa la famiglia di Gesù. Non esiste “La Sacra Famiglia”. Esistono le famiglie. Esistono i concreti esseri umani. Esistono l’amore e la solidarietà che ci fanno vivere insieme, se lo desideriamo.
Come Rete laica siamo con voi per affermare il diritto al riconoscimento di tutte le coppie e di tutte le famiglie, senza distinzioni e senza gerarchie. No alla “sacra famiglia” obbligatoria. Sì alle famiglie sacre e alle famiglie profane, alle famiglie plurali, libere e responsabili!
Guido Armellini
(LucidaMente, anno VII, n. 78, giugno 2012)
RIDEMENSIONIAMO UN PO’ ANCHE LE FAMIGLIE FINTE? CELEBRARE IL NULLA CREA VUOTI CULTURALI ENORMI, PROVIAMO A VOLTARE PAGINA?