La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna dedica una mostra a due fra le collezioni d’arte (Di Marzio Gaist e Molinari Pradelli) più significative formatesi nel capoluogo emiliano durante il Novecento, celebrando al contempo due protagonisti del panorama culturale cittadino. Sede dell’evento è Casa Saraceni
Valorizzare il patrimonio culturale e artistico bolognese e permettere che rimanga sul territorio sono chiari obiettivi della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Ennesimo frutto della bontà dei loro intenti è la mostra Opere d’arte della collezione Di Marzio Gaist e dalla collezione Molinari Pradelli. Una donazione e un’acquisizione per la Storia di Bologna, inaugurata lo scorso 29 aprile a Casa Saraceni, sede della Fondazione (via Farini 15, Bologna).
L’evento, che sarà visitabile fino al 5 giugno 2016, ruota attorno a due nuclei collezionistici di grande interesse poiché selezionati da altrettanti protagonisti della vita culturale della Bologna novecentesca: Quirino Di Marzio, storico direttore della Clinica oculistica dell’Università di Bologna, e Francesco Molinari Pradelli, rinomato direttore d’orchestra e collezionista di pittura italiana del ’600 e ’700. La mostra è a cura di Angelo Mazza, Conservatore delle Raccolte d’arte della Fondazione.
La collezione Di Marzio Gaist è stata donata alla Fondazione da Maria Antonietta Di Marzio Gaist in due occasioni, nel 2013 e nel 2014. Visitando la mostra, potranno essere ammirati dipinti veneti di Johann Carl Loth e Simone Brentana, due paesaggi del ferrarese di acquisizione Giuseppe Zola e tre opere del futurista bolognese Angelo Caviglioni. Saranno inoltre esposti due inediti frammenti di una pala d’altare di Giovan Francesco Guerrieri detto il Fossombrone, seguace marchigiano del Caravaggio, e una copia antica del dipinto allegorico di Girolamo da Carpi L’Occasione e la Penitenza, conservato dal 1745 a Dresda.
I sette dipinti che compongono la collezione Molinari Pradelli sono stati invece acquistati nel 2015 presso gli eredi del maestro. L’intervento della Fondazione ha evitato che queste opere potessero essere allontanate da Bologna. Vi figurano tele appartenenti ad artisti del ’600 e ’800 emiliano: Vincenzo Spisanelli, Giovanni Maria Viani, Giovanni Battista Tagliasacchi e i fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi. Ciò che la Fondazione offre è un’ottima occasione per avvicinarsi al panorama culturale bolognese e per ricordare la sensibilità umana di due protagonisti della storia della città nell’ultimo secolo.
La mostra Opere d’arte della collezione Di Marzio Gaist e dalla collezione Molinari Pradelli. Una donazione e un’acquisizione per la Storia di Bologna è visitabile dal 30 aprile al 5 giugno 2016, dal martedì al venerdì (ore 15,30-18,30) e sabato e domenica (ore 10,30-18,30). La mostra ha luogo presso la Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (via Farini 15, Bologna). L’ingresso è gratuito.
Le immagini: dipinto di Simone Brentana; ritratto di Sant’Agostino di Ubaldo Gandolfi.
Gabriele Bonfiglioli
(LucidaMente, anno XI, n. 125, maggio 2016)