Don Maurizio Patriciello, parroco di Parco Verde a Caivano, è stato duramente redarguito dal prefetto di Napoli durante un incontro sui rifiuti tossici campani. Tipica arroganza del potere italiano
Don Maurizio Patriciello è un punto di riferimento per molti giovani e abitanti di Parco Verde a Caivano, nella provincia di Napoli. Una terra ferita dalla disoccupazione, dalla delinquenza e dalla droga. Nel corso di un incontro avvenuto lo scorso 18 ottobre presso la Prefettura partenopea, padre Patriciello è stato duramente ammonito e umiliato davanti alle telecamere da Andrea De Martino, prefetto di Napoli, per essersi rivolto al prefetto di Caserta, Carmela Pagano, chiamandola “signora” e non “prefetto” o “signor prefetto” (per il video: La solita arroganza del potere italiano). Chissà quanto avranno goduto i camorristi!
De Martino, con toni irritati, arroganti e irriverenti, ha parlato di «rispetto delle istituzioni e di Costituzione italiana», ripetendosi il giorno successivo per ribadire che il prete gli aveva «mancato di rispetto». Per retaggio medievale, in alcune nicchie becere e maleodoranti del nostro Paese, l’appellativo “signore” (solo al maschile) è sentito da una parte delle “istituzioni” come offensivo, perché equipara al popolo, anzi alla plebe. Mentre l’epiteto “signora” come “donna”, non solo è tollerato, ma qualifica vieppiù il rango della femmina onorata e riverita (pensa tu!). Perfino «eccellenza» viene ancora usato per “leccare” per bene la persona “importante” che si bea di questo linguaggio da commedia all’italiana (ormai, purtroppo, genere scomparso) e si sente superiore a chi è fuori dalla politica. Siamo a questi livelli (ma possiamo scendere ancora)!
Riguardando le immagini di quanto avvenuto, è evidente il nervosismo del prefetto di Napoli, e ancora di più lo è l’umiliazione subita da don Maurizio. Se c’è qualcuno che ha mancato di rispetto, con arroganza e boria, è stato proprio De Martino, che sbaglia un congiuntivo («Se la chiamerei signora…»), si corregge dando la colpa al povero prete («mi fa anche perdere la conoscenza dell’italiano»), nomina (con autoreferenza) le istituzioni della Repubblica italiana per ergersi sulla massa e cita la Costituzione per glorificare se stesso e gli altri “signori” del suo rango. Non c’è che dire. È materia succulenta per una bella commedia napoletana di quelle di sapore antico. Rileggiamoci pure i due capolavori della letteratura italiana contemporanea, I Viceré di Federico De Roberto e I vecchi e i giovani di Luigi Pirandello.
In questo Paese, fatto anche di miracoli taroccati, di bufale stratosferiche, di corna e peperoncini contro il malocchio, di castronerie di ogni tipo (è inutile stilare un elenco), abbiamo ancora i baroni e i contadini, i cardinali e i preti, i prefetti e i signori, le signore e le “signore prefette”, le parrucche e i parrucconi, le responsabilità da declinare, gli scaricabarile, e le varie crepe (voragini in qualche punto) che prima o poi si spaccheranno definitivamente. Per concludere, sono i cittadini a sentirsi offesi, «signor prefetto». Non si può tollerare che in un consesso pubblico e istituzionale vi sia un atteggiamento tanto irriverente e ostile come quello mostrato da lei, «signor prefetto». È il sacerdote di Parco Verde a essere stato offeso e umiliato in quella stanza. Perciò chieda scusa a don Patriciello (in primis), al Paese, ai cittadini, agli italiani. Oppure, si dimetta!
Vedi anche: I poliziotti stanno con don Patriciello.
L’immagine: foto di don Maurizio Patriciello e del signor Andrea de Martino.
Marco Cappadonia Mastrolorenzi
(LM MAGAZINE n. 26, 15 ottobre 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 82, ottobre 2012)
Riguardo l’arroganza anti-democratica di alcuni fonctionari del stato e politici nell’Italia – io, come un insegnante inglese residente nel nord d’Italia dal 1989, e la mia moglie italiana ( nata 1947) stiamo soffrendo una vero incubo prolungato adesso – una vendetta condotta da un allianza autoritaria, bigotta, aggressiva e xenofobica di alcuni psichiatra, vicini, (e forse un cognato), che ha già distrutto completamente il mio lavoro nelle scuole della città, ed adesso minaccia il nostro matrimonio anche, come é la loro intenzione declarata ( siamo sposati c.4 anni fa).
Questa lunga storia dura ha cominciato quando lei era al liceo scientifico nel 1965, ed era preso ad un clinico locale e sottomeso a 12 elettroshock – solamente per rifiutare ( sotto stress a casa) un esame orale a scuola. Questa punizione (cura?) é ripetuta l’anno dopo, con un altro 12.
Nonostante queste colpe brutte, ha continuato le sue studie di lingue a università, insegnando l’inglese nelle scuole scientifiche per 26 anni ( the appliance of science?); – mentre sempre sentiva la colpa di essere una donna “male” che non valeva una relazione fisica buona con un uomo.
Finalemente, il suo stress mentale cosi repressa risultava in una lunga ossessione disastrosa con un insegnante inglese sposato, che durava alcuni anni, e l’ha causato di andare in pensione.
D’allora, a questi giorni, é sempre trattata con i psicofarmaci, per tenere i sui ” balso di umore” sotto controllo. Da quando sono andato vivere a casa sua 7 anni fa, non ho mai avuto un colloguio amichevole con i sui medici, che rifiutano a discutere le vere cause della sua depressione ( aggravata dalla morte nel 2003 del suo padre con cui era molto legato) quando i sui beni erano meso sotto il controllo di una amministratrice tutelare ( che ho incontrato solamente una volta in una tribunale).E un avvocata che guardagna solamente il suo pane quotidiana. ” We’re only doing our jobs, taroo, tara!”
Have you really any idea of what a load of shitbags the bourgeois can be once they’re harnessed to a machine for punishing scapegoats?
Per tutto questo tempo, invece di trattarci come una copia, ho incontrato una mura del sospetto, autoritarianismo, bigotria ed ipocrisia sul loro parte, durante una totale di c. 6 mesi della sua permanenza in alcuni riparti psichiatrici ( 7-8 occasioni), dove sembra che vogliono ridurre le pazienti ( la maggioranza sono le donne), ad un stato vegetale come animali domestici in una una fattoria – ed é chiamato ” La Terapia”.
Più di un anno fa, ha cominciato rifiutare le sue pillole, e nel ultimo hanno ha smesso di avere problemmi con gli occhi, l’urino e la pressione di sangue.
Capisce?
Questo marzo, abbiamo avuto un argomento con i vicini di casa – xenofobici ed aggressivi come sempre – e mi miniaciavano ( per niente) con la morte. L’hanno fatto alcune volte nelle ultime 3 anni – e sul ogni occasione, telefonavano la polizia e l’ASL con più accusi contra noi, e l’ambulanza arriva per trascinare la moglie nel ospedale. E bella, eh?
Dicono sempre che vogliono “cacciarmi via al mio paese”- e la consequenza del loro comportamento – come sanno- é di stappare la mente dalla mia moglie in due – si é vissuta accanto loro per c.50 anni!
Per tutto il mese del aprile, l’ASL cominciava una ondata di chiamate telefoniche per persuadere la moglie per venire per una punctura – ma rifiutava perché non sentiva il bisogno.
Finalemente, alle 13.00, sul venerdi pomeriggio 27 aprile, di questo anno, il suo psichiatra ha cominciato una occupazione quasi paramilitaria della casa, coinvolgendo alcuni infirmieri, medici, 3 carabinieri, 2-3 agenti della polizia, – e 2 vigili di fuoco (!?) – c.14-15 personi in uniforme!
Dopo la moglie ha rifiutato ad aprire la porte per più di un’ora, hanno forzato la porta della casa, e siamo rimasti insiemme nell’aula per c.un’ora, ( che festa!) primo che i carabineri mi hanno blocacto in una camera di letto – quasi al punto di pistole – mentre gli altri ha trascinato la moglie al ospedale. Potete imaginare come ho sentito a questo punto?
Quando l’ho visto c.3 giorni dopo, era sana come me, ed é tornata a casa una settimana dopo. Ma il risultato, come ho previsto, del questo stress, é duro. Primo, la moglie mi ha bloccato dalla casa per 4 giorni.
Dopo siamo riconciliati, ha cominciato di fermare tutte le nostre relazioni con amici, diciendo che può affidare solamente a me – neanche può lasciare un idrolico fissare il gabinetto rotto, e la casa é diventata la nostra prigione.
Finalemente, c. 3 settimane fa, quando un lavoro rumoroso di costruzione ha cominciato ad una altra casa vicina, lei é uscita da casa per cominciare una lunga discussione arrabiata, e futile, che é finita inevitabilemente con la polizia e l’ASL, che l’hanno legato ad un carello. La mia moglie abita in una gabbia – può essere bella – ma é totalemente controllata.
Vado visitarla in questi giorni, e sta bene- ma ieri é arrivata una notifica dal tribunale che dobbiamo andare in tribunale nel dicembre per rispondere ad in ricorso per l’interdizione!
Parlano di ” fasi maniacali e delirio cronico” ecc., ma i loro abusi di potere mi fanno quasi pazzo a tempi e non sono il loro oggiettivo diretto.
Sembra che quasi nessuno in questa città é disponibile ad aiutarci.
Avremo un colloguio con un avvocato bravo la prossima settimana – ma non é un specialiste in questo campo.