Per rivalersi su medici o strutture ospedaliere è essenziale la cartella clinica da sottoporre a un medico legale
Sono situazioni che purtroppo si ripetono con una certa frequenza, lasciando spesso e volentieri il consumatore finale, in questo caso un paziente, solo a dover affrontare situazioni di disagio non da poco. I casi di malasanità sono una realtà che riguarda il nostro paese (e non solo, a onor del vero) da diverso tempo: per la precisione, l’Italia è il quinto paese in Europa per ricorrenza di questi casi, con un aumento comunque costante negli ultimi tempi.
La regione italiana che vanta, si fa per dire, il più alto numero di casi di malasanità è la Sicilia; seguono la Calabria, il Lazio, la Campania e la Puglia. Soprattutto il Sud Italia, quindi. Quali sono gli ambiti principali nei quali vengono commessi errori? Le cause principali sono legate al malfunzionamento dei macchinari; alle precarie condizioni igieniche di lavoro; ad ambienti fatiscenti. I settori nei quali si registrano più errori sono poi le terapie e la diagnostica. Per quanto riguarda la terapia, si parla soprattutto di ortopedia, ginecologia ed ostetricia. A seguire, la chirurgia generale. Detto ciò, cosa deve fare un paziente consumatore quando si ritrova a subire un danno da malasanità o in generale un errore in campo medico?
Il primo passaggio è quello di rivolgersi a un avvocato per malasanità, così da andare ad appurare eventuali responsabilità mediche e della struttura sanitaria. Da qualche tempo, parlando in termini legali, la tendenza è quella di inquadrare la responsabilità medica e della struttura sanitaria nell’ambito della responsabilità contrattuale; ciò in termini concreti comporta un vantaggio non da poco per il paziente, soprattutto parlando di prescrizione. Per tutti i casi di malasanità il paziente dovrà solo provare il contatto avuto con la struttura sanitaria; struttura che a sua volta avrà l’onere della prova per certificare di aver adempiuto al dovere di curare il paziente.
Il risarcimento in termini monetari per errori medici viene quantificato sulla base di precise tabelle riferite al danno biologico verificatosi in tali eventi. Ciò per evitare discrepanze nella quantificazione di un danno analogo nei vari tribunali d’Italia. Il paziente può rivalersi sul medico o sulla struttura per richiedere risarcimento per danno da morte o da inabilità. Fondamentale è riuscire a recuperare tutta la documentazione relativa allo stato di salute e alla storia clinica del danneggiato, quindi la cartella clinica. Tramite questa è possibile recarsi dal medico legale per farsi redigere la perizia propedeutica alla pretesa risarcitoria avanzata da parte del paziente vittima di errore medico.
chiara ferrari
(LucidaMente, anno XIII, n. 149, maggio 2018)