Usiamo uno dei tanti modelli on line già pronti per essere utilizzati, ma personalizziamoli e, soprattutto, rendiamoli gradevoli e appetibili per chi li leggerà
“Scrivilo in modo corretto. Sii chiaro. Non gonfiare le tue esperienze e le tue competenze. Non sbagliare dati e recapiti. Cura anche la lettera di accompagnamento”. Sono questi i consigli preliminari che troviamo in rete quando cerchiamo suggerimenti su come compilare un nostro curriculum vitae.
Pur tra segnali contrastanti, l’economia e il lavoro appaiono in ripresa (vedi Migliorano i dati sull’occupazione: disoccupazione ai minimi dal 2012). Allora, è questo il momento giusto per provare a mettersi in gioco e dare una svolta economica alla propria vita. Individuata un’offerta di lavoro che ci piace e che ci sentiamo in grado di svolgere, è necessario allegare un curriculum vitae che dichiari le nostre esperienze precedenti, sia quelle di studio sia quelle lavorative. Non solo. È utile, se non fondamentale, indicare le proprie abilità e competenze. E far trasparire gli aspetti brillanti della nostra personalità. Dobbiamo cercare di “colpire”, “impressionare”. Infatti, è un grave errore compilare il nostro curriculum vitae (CV) elencando freddamente titoli di studio conseguiti e lavoretti svolti. Così facendo, rischiamo di non arrivare neppure al colloquio preliminare.
Dobbiamo essere consapevoli dei nostri punti di forza e puntare su quelli, indicandoli chiaramente. Cerchiamo di essere dettagliati, ma senza dilungarci troppo: scremiamo ciò che non interesserà chi legge il nostro CV. Usiamo elenchi ordinati, evidenziando in grassetto (poche parole!) ciò che ci preme venga alla luce. Grafica piacevole, con font (caratteri) e loro corpo (grandezza) costanti e facilmente leggibili. Soprattutto che la lingua usata sia ortograficamente e grammaticalmente corretta. Evitiamo bugie, confusioni, lungaggini. Conserviamo sempre una copia del CV da aggiornare.
Qualcuno, compilato un buon CV (almeno a suo parere), ritiene che il più sia fatto e trascura di curare la lettera di presentazione. Grave errore. Anche da questa l’esaminatore trae valutazioni significative sul candidato, eccome! Può persino capitare che, a parità di competenze e valore dei CV, sia propria la lettera di presentazione a fare la differenza. Pertanto, redigiamola con attenzione. Innanzi tutto, che sia ben compilata, dall’intestazione ai saluti e firma (nome+cognome e non viceversa, per favore!). Presentiamoci brevemente e, soprattutto, chiariamo le nostre motivazioni. La lettera di presentazione deve essere una lettera di motivazioni: perché vorremmo davvero essere assunti e proprio in quella azienda? Cosa ci stimola?
Pertanto, se il giorno successivo inviamo un altro CV a un’azienda diversa, non facciamo un copia-incolla della stessa lettera di presentazione, ma spieghiamo cosa ci piace della realtà economica cui ci rivolgiamo. Un grande aiuto viene offerto dai siti dedicati proprio alla compilazione del curriculum vitae in forme grafiche piacevoli e contenuti chiari e ordinati. Così saremo sicuri di non dimenticare i dati essenziali (non ci crederete, ma qualcuno si scorda di inserire nel proprio CV la data di nascita o il proprio recapito, persino quello telefonico!). Inoltre, i siti dedicati ai CV sono in grado di fornire molti altri servizi personalizzati. Quindi, l’ultimo consiglio che ci sentiamo di dare è rivolgersi proprio ai più validi tra loro, quale cvwizard.
elena giuntoli
(LucidaMente, anno XIII, n. 155, novembre 2018)