“Star Wars: Il risveglio della Forza” ci riporta in quella galassia lontana, lontana, che da generazioni fa sognare adulti e bambini
È stata un’attesa lunga più di 10 anni. Tanto è passato dall’uscita di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, ultimo capitolo della tanto discussa trilogia prequel. Che il mondo avesse una grande voglia di Star Wars: Il risveglio della Forza lo dicono i numeri del botteghino. Già dal primo giorno di programmazione, il settimo capitolo della saga ideata da George Lucas ha cominciato a bruciare record su record. In meno di due settimane ha superato la soglia del miliardo di dollari di incasso globale e sembra lanciato verso il primato di 2,8 miliardi complessivi, detenuto da Avatar di James Cameron.
Tutto ha avuto inizio quando la Disney, a fine 2012, poco dopo aver acquistato la Lucasfilm, ha reso nota la volontà di produrre una nuova trilogia, ambientata una trentina d’anni dopo Il ritorno dello Jedi. Da quel momento è stato un continuo crescendo di trepidazione e aspettativa, culminate il 16 dicembre con l’uscita del film in Italia e in gran parte d’Europa. L’emozione in sala è palpabile e ci assale fin dalla prima immagine: «Tanto tempo fa, in una galassia lontana, lontana…». Quell’immancabile incipit, seguito, pochi istanti dopo, dall’inconfondibile motivo musicale scritto da John Williams, segnano veramente un ritorno a casa per i milioni di fan sparsi per il mondo. Il risveglio della Forza è un film ben fatto, divertente e molto coinvolgente. La produzione e il regista, J.J. Abrams, hanno scelto di ritornare a effetti speciali più “tangibili”, abbandonando, per quanto possibile, la computer grafica. Un regalo per gli spettatori, che ritrovano quel senso di realtà e immedesimazione caratteristico della trilogia classica.
Le vecchie glorie non deludono. L’ingresso di Chewbecca e Han Solo, anticipato in uno dei trailer promozionali, è memorabile. Quel «Chewbe, siamo a casa!», pronunciato dal personaggio interpretato da Harrison Ford, subito dopo essere salito a bordo del Millennium Falcon, ha strappato grida e applausi. La principessa Leia, ora generale, non ha molto spazio sullo schermo, ma è sempre affascinante ed è verosimile che in futuro avrà una parte di rilievo. C-3PO è il solito droide petulante, inopportuno e irresistibilmente divertente. R2-D2 si vede poco e tuttavia, come al solito, ha un ruolo chiave. Luke compare solo nella sequenza finale, non dice una parola, e va bene così. Emana un carisma incredibile e avrà modo di farsi valere nei prossimi capitoli.
I nuovi personaggi sono ben caratterizzati, ben interpretati e si amalgamano alla perfezione con le figure storiche della saga. Il primo che incontriamo è lo spavaldo Poe Dameron: il miglior pilota della resistenza è in missione segreta, accompagnato dal suo fedele droide, BB-8. Il piccolo robot sferico è una rivelazione e non si può fare a meno di innamorarsi di lui fin dalla prima inquadratura. Poco dopo ci imbattiamo in Finn, un trooper che deve fare i conti con la propria coscienza. Decide di abbandonare il Primo Ordine e, inizialmente, il suo unico fine è scappare. Col tempo si rivelerà, suo malgrado, molto coraggioso. L’antagonista principale è Kylo Ren, un ragazzo estremamente potente nel lato oscuro della Forza, ma, allo stesso tempo, insicuro. È ossessionato dalla figura del leggendario Darth Vader e divorato da un conflitto interiore che lo spinge verso il lato chiaro. Il personaggio più misterioso è sicuramente la giovane Rey, abbandonata da piccola sul pianeta Jakku. Mostra presto un enorme potere e un forte legame con la spada laser della famiglia Skywalker. Sembra improbabile che si possa trattare di una semplice orfana qualunque.
Non sono mancate alcune critiche. La più ricorrente riguarda la trama. Per alcuni sarebbe troppo simile al primo film del 1977, Una nuova speranza. Personalmente abbiamo trovato molto suggestivi i continui rimandi, le citazioni e le analogie. Ci sono sembrati dei buoni espedienti per riallacciarsi alla trilogia originale, dopo la controversa esperienza degli episodi I, II e III. Altre critiche riguardano presunti buchi di sceneggiatura. A nostro parere sono scelte ponderate e vanno viste nell’ottica della trilogia. Questo è solo il primo film di una nuova serie e c’è tutto il tempo per ottenere le spiegazioni necessarie. Il giudizio finale e definitivo si potrà avere solo dopo l’uscita di Episodio IX, prevista per il 2019. Per il momento, siamo rimasti colpiti positivamente e non vediamo l’ora di scoprire come si evolverà la storia. Chi è Rey? Chi è il leader supremo Snoke? Kylo Ren cederà definitivamente al lato oscuro o riuscirà a redimersi? L’appuntamento è per maggio 2017, con Episodio VIII.
Le immagini: la locandina e una scena del film Star Wars: Il risveglio della Forza.
Giuseppe Bertini
(LucidaMente, anno XI, n. 121, gennaio 2016)