Un catalogo di vecchiume sadomaso e kitsch a uso di “casalinghe disperate” nella “trilogia” best seller della furba “scrittrice” britannica James, edita in Italia da Mondadori. E ora ci toccherà anche il film?
«Sei un sadico?» «Sono un Dominatore.» Il grigio dei suoi occhi è bruciante, intenso. «Cosa significa?» mormoro. «Significa che voglio che accetti di abbandonarti spontaneamente a me, in tutto.» Aggrotto la fronte, cercando di assimilare l’idea. «Perché dovrei fare una cosa del genere?»«Per compiacermi» mormora, inclinando la testa di lato, e vedo l’ombra di un sorriso.
La furbizia paraletteraria (ed editoriale) al potere
Quaranta milioni di copie vendute nel mondo dalla furba signora londinese, che ha giustamente pensato di incrementare il proprio conto in banca con due seguiti, già pubblicati (in Italia sempre da Mondadori): Cinquanta sfumature di Nero e – notate l’originalità e la costante creatività – Cinquanta sfumature di Rosso. Non bastava l’altrettanto insopportabile saga di Harry Potter dell’altra “perspicace” e “avveduta” britannica J. K. Rowling (un miliardo di dollari i suoi guadagni). E, poiché al male non c’è mai fine, ecco che pare si stia progettando la produzione di un film tratto dalle improbabili vicende narrate dalla James.
Ecco la trama (si fa per dire, vista la sua esilità, anzi inconsistenza) del romanzo. L’ingenua Anastasia Steele incontra il potente imprenditore Christian Grey e se ne innamora. Peccato (o per fortuna) che quest’uomo sia un sadico, che la coinvolgerà nelle sue fantasie. Direte: tutto qui? Sì, non c’è altro. Tranne lo sfondo ricco e sfarzoso derivante dai soldi, il solito armamentario di oggetti sadomaso e fetish ottocentesco, con un tocco di “modernità” (le lunghe, insopportabili e-mail scambiate dai due protagonisti… come se non ne avessimo abbastanza delle nostre, nonché dei social network). Lui bello, giovane e, ovviamente, ricchissimo; lei pura, vergine e devota: «Ecco, io… non ho mai fatto sesso, quindi non lo so» dico con un filo di voce. Alzo gli occhi su di lui, che mi sta guardando a bocca aperta, sconvolto, e pallido… molto pallido. «Mai?» mormora. Scuoto la testa. «Quindi, sei vergine?» sussurra. Io annuisco, avvampando di nuovo. Chiude gli occhi e sembra che stia contando fino a dieci. Quando li riapre, sembra infuriato. «Perché cazzo non me l’hai detto?» ringhia. Insomma, il grand’uomo ne vuole una “navigata”… Ma la “storia” va avanti: Oh! Voltandomi verso di lui, mi sconvolge trovarlo con l’erezione stretta nella mano. Resto a bocca aperta. «Voglio che tu faccia conoscenza, se possibile amicizia, con la parte del mio corpo che preferisco. Sono molto legato a lui.»“È così grosso, e continua a crescere.” La sua erezione spunta dal pelo dell’acqua, che gli lambisce i fianchi. Lo guardo e scopro il suo sorriso perverso. È divertito dalla mia espressione sgomenta. Mi rendo conto che lo stavo fissando, e deglutisco. “Quel coso era dentro di me!” Non sembra possibile. Vuole che lo tocchi.
Sculacciate e frustini da sogno…
Mi sveglio di soprassalto, senza fiato, madida di sudore e in preda ai postumi di un orgasmo. Dio mio.
Splendidi personaggi e dialoghi
«Il fisting te lo concedo, ma ci terrei davvero a esplorare il tuo sedere, Anastasia. Comunque, per questo possiamo aspettare. E poi, non è una cosa da fare in modo precipitoso» mi strizza l’occhio. «Il tuo sedere ha bisogno di allenamento.»
Rivoluzionario? Trasgressivo? No, reazionario e antifemminista
No ad atti che richiedano il contatto diretto del corpo con la corrente elettrica (alternata o diretta che sia) o con le fiamme.
Già Historie d’O (1954) ed Emmanuelle (1967), trasposizioni cinematografiche comprese (vedi il nostro Si è spenta Sylvia Kristel), erano delle emerite schifezze. Perché rifarle, possibilmente in peggio? A chi si rivolge questo prodotto commerciale? Probabilmente è la solita, vecchia strategia di épater le bourgeois; in questo caso, per di più, da sbalordire sono signore sessualmente represse e insoddisfatte e ancora ferme a rapporti uomo-donna basati sulla passività e sulla sottomissione.Un libro senza alcuna valenza non diciamo letteraria, ma neanche narrativa. Tutto stereotipato, scontato, di cattivo gusto. L’idiozia ci seppellirà? Finché i rapporti uomo-donna (al di là delle fantasie sadomaso, verso le quali non nutriamo particolare antipatia) saranno impostati come quelli tra Anastasia e Christian, possiamo fare tante manifestazioni, ma resteranno vincenti i sogni di entrambi i generi sessuali, dell’uomo di potere dominante e della romanticona donna-Cenerentola dominata, col solito contorno di soldi, ricchezza e lusso… lusso, ricchezza e soldi. Auguri.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)