Uno dei più combattivi sindacati della Polizia di Stato propone provocatoriamente di organizzare le scorte per il ministro a orari segreti, così come ha fatto lui col proprio matrimonio
È noto che lo scorso 10 luglio, in quel di Ravello (Salerno), il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta è riuscito a evitare la contestazione di precari, lavoratori, sindacati e agenti di polizia, anticipando il proprio matrimonio – a quanto pare – poco dopo la mezzanotte!
Pronta la reazione di Franco Maccari, segretario generale dell’agguerrito Coisp, sindacato indipendente di polizia: «Comprendiamo bene perché il ministro Brunetta si vanti tanto di essere riuscito a prendere per il… naso… tutti, ma proprio tutti quelli che, volenti o costretti, sono stati coinvolti nel suo stupendo matrimonio. La sua, in effetti, è stata un’idea bella, ma talmente bella, che bisogna assolutamente copiarla! E, visto che i poliziotti sono stati felici, ma proprio felici assai, di essere presi per il… naso… sono proprio loro i primi che devono prendere spunto. Non è difficile… Si potrebbe, anzi si dovrebbe, fare una cosa semplicissima: organizzargli i servizi di scorta a orari segreti, e ovviamente diversi da quelli dei suoi reali spostamenti! Sai che figata, poi, vedere il buon Renato prendere il pullman per andare a fare il genio più affascinante del mondo di qua e di là…!». In effetti, il comportamento tenuto da Brunetta, che si è vantato di essere riuscito a “fregare” i precari (per non parlare del dispendioso servizio d’ordine, con ben 250 Appartenenti alle Forze dell’Ordine chiamati a tutelare lo sposo), ha scatenato polemiche e indignazione, e persino due interrogazioni parlamentari.
«È evidente che il ministro viva di “mini” gioie – aggiunge scherzoso Maccari – e che le cose che gli danno soddisfazione sono commisurate alla sua statura… piccole piccole come lui! Non si spiega altrimenti come si possano avere nel giorno del proprio matrimonio pensieri così bizzarri… Speriamo solo, nell’interesse della bella sposa, che la prima notte di nozze abbia pensato ad altro, non concentrando tutte le sue proverbiali capacità solo sui maliziosi progetti per manovrare la gente, comprese le Forze dell’Ordine, che sono al servizio dei cittadini e delle istituzioni e non degli egocentrici menefreghisti e prepotenti che non sanno far altro che farsi odiare da tutti».
«Speriamo anche – conclude il segretario del Coisp – che il buon Renato prima o poi rinsavisca e riesca, forse per la prima volta nella sua vita, a mostrare rispetto, sia quello umano, che tutti meritano, sia ancor di più quello istituzionale, che ci si aspetta da un Ministro della Repubblica».
(r.t.)
(LucidaMente, 14 luglio 2011)