Oggi i pitagorici hanno ceduto in casa della capolista Benevento, mentre gli amaranto hanno regolato in casa il Rende per 4-1. Già quasi sicuri i playoff nelle rispettive categorie, i due club puntano però alla promozione diretta
Il calcio calabrese sta finalmente vivendo un periodo florido dopo anni di difficoltà. Crotone e Reggina, infatti, se continuano così nel campionato di Serie B e nel campionato di Serie C, possono puntare alla promozione.
Il Crotone in cerca del ritorno in Serie A
Partiamo dalla squadra del Crotone, che attualmente si colloca nelle prime posizioni del campionato cadetto, tra le inseguitrici della per ora irraggiungibile capolista Benevento. I punti dei calabresi, dopo tredici giornate disputate, sono 21, a sette lunghezze dai sanniti, che proprio oggi, non senza fatica, hanno piegato in casa gli ionici col più classico dei risultati (2-0). La squadra del tecnico Giovanni Stroppa è la migliore formazione italiana come rapporto tra passaggi offensivi eseguiti e concessi, nettamente meglio della Juventus. I rossoblù hanno elementi che fanno la differenza in Serie B, ma hanno anche un impianto di gioco avvolgente e piacevole. Il tempo dirà se ciò basterà per riguadagnarsi la Serie A dopo due anni di purgatorio, ma la strada tracciata è incoraggiante. Lo confermano anche le analisi statistiche.
I pitagorici fanno segnare un indice di 1,97 (i dati presi in considerazione sono il rapporto fra passaggi dell’attacco e della difesa avversaria negli ultimi 35 metri), superiore a quello della Juventus, ferma a 1,83, ma anche a Napoli e Atalanta, terze con 1,69. Più staccate altre due big come Milan (1,31) e Inter (1,28) con il Lecce ultimo fra le squadre italiane con lo 0,56.
Dei 35 campionati analizzati in vetta c’è il Manchester City di Pep Guardiola con 3,55 seguito da Ajax (3,43), Glasgow Rangers (3,03) e Shakhtar Donetsk (2,88) col Paris Saint-Germain quinto a 2,62 e il Liverpool campione d’Europa in carica ancora più giù con appena 1,90 di indice. A chiudere questa classifica c’è l’Hamilton Academical (0,39) che precede di poco Newcastle (0,41) e l’Augsburg (0,43).
La squadra di Stroppa, così come il 90 per cento delle formazioni di questa Serie B, si schiera col 3-5-2. È il modulo preferito dalla maggior parte dei tecnici, ma i numeri, come sempre, lasciano poi il campo ai risultati sul campo. E, come sempre, sono questi a fare la differenza.
La Reggina a caccia della B
Nel girone C di Serie C la Reggina è saldamente al comando, con 40 punti conquistati dopo 16 partite giocate. Gli ultimi tre sono stati acquisiti proprio oggi in casa, al mitico “Granillo”, con un 4-1 nel derby col Rende, una formazione in netta ripresa negli ultimi turni. Risultato in apparenza roboante, in realtà maturato nei minuti di recupero. Comunque, ora la squadra dello Stretto ha ben sette punti di vantaggio sulla Ternana, forse la più accreditata concorrente per la promozione diretta.
Mister Mimmo Toscano è stato bravo a costruire una formazione tecnica e grintosa al tempo stesso, che affronta le partite col giusto piglio e con la voglia di fare risultato su ogni campo. La squadra oggi è capace di interpretare al meglio i momenti delle gare. I numeri parlano chiaro: la Reggina è la squadra che ha ottenuto più punti di tutte nei tre gironi di Serie C. Persino più del Monza costruito dal duo Silvio Berlusconi-Adriano Galliani. È l’unica a non aver mai perso. Ha il miglior attacco con 36 reti realizzate (comprese le tre ottenute a tavolino in quel di Rieti), col supercannoniere Simone Corazza (già 13 reti segnate, nessuno come lui in Serie C) che costituisce una straordinaria carta vincente. E, come se non bastasse, i reggini competono con Monza, Potenza e Vicenza per essere anche la miglior difesa.
Per la squadra calabrese sarà fondamentale tenere sempre alta la concentrazione. Nel calcio, ancor di più in Serie C, non esistono partite facili ed è sufficiente un leggerissimo calo di attenzione per ritrovarsi subito a leccarsi le ferite. Mister Toscano lo sa molto bene ed è per questo che al suo gruppo non interessano minimamente i facili entusiasmi di metà campionato. L’importante è essere primi alla fine della stagione.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XIV, n. 167, novembre 2019)