Dallo scorso 25 novembre, con-fine Art ha fatto di palazzo Belloni la sede di un’interattiva esposizione dedicata al genio spagnolo
Un viaggio a cavallo fra l’innovazione e il classico. Questo è ciò che è capace di offrire Dalí Experience, mostra curata da con-fine Art e dedicata, per l’appunto, all’eclettico artista catalano Salvador Dalí (Figueres, 1904-1989). Da una parte, l’esposizione si innesta lungo la tradizionale scia del museo come sede privilegiata delle mostre d’arte, dall’altra cerca di ribaltare completamente tale visione attraverso installazioni interattive e animazioni virtuali, che cercano di coinvolgere lo spettatore e di spingerlo a utilizzare tutti i suoi sensi.
La mostra, inaugurata lo scorso 25 novembre e visitabile nella suggestiva location di palazzo Belloni (via Barberia 19, Bologna) fino al 7 maggio 2017, consta di circa duecento opere, provenienti dalla collezione The Dalí Universe, una delle più ricche documentazioni del suo lavoro, assemblata nel 1970 dal collezionista Beniamino Levi. Per precisa scelta dei curatori, Dalí Experience non ospita i classici dipinti su tela, forse le creazioni più conosciute dello spagnolo, ma può vantare 22 sculture museali, 10 opere in vetro, 12 gold objects, oltre cento grafiche tratte da 10 libri illustrati e 4 sculture monumentali, posizionate in punti strategici del centro storico. Ogni lavoro esposto, tramite le relazioni che crea con le installazioni multimediali presenti, tende a essere visto in maniera critica e singolare. Obiettivo della mostra è stupire, per omaggiare la complessità, anche dissacrante, di Dalí.
La volontà di rendere gli spettatori parte attiva nel processo di osservazione delle opere è ciò che distingue Dalí Experience dalle esposizioni tradizionali. I visitatori saranno infatti dotati di un’innovativa audiopenna in grado di riprodurre la voce dello stesso artista. Inoltre, attraverso l’uso dei propri sensi e tramite l’utilizzo di elementi multimediali, il pubblico potrà interagire attivamente con le creazioni esposte.
Fondamentale per la società con-fine Art, nata dall’incontro fra la casa editrice con-fine, l’azienda specializzata in creazioni multimediali Loop e la Poligrafici editoriale del Gruppo Riffeser Monti (editore de il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno), è stato anche mettere in luce ogni aspetto della natura poliedrica dell’artista. Un Dalí visto non solo come maestro dell’arte surrealista, ma anche attraverso tutti i fertili e diversi ambiti in cui si è, splendidamente, cimentato: dal cinema alla moda, dal design alla pubblicità, dalla letteratura alla cucina. Altro aspetto da non sottovalutare è il rapporto fra la mostra e la città. L’idea cavalcata dagli organizzatori è stata quella di ripensare i luoghi espositivi non come entità a sé, rinchiusi fra quattro mura, ma come centri propulsori dai quali la cultura fuoriesce per rendere il territorio e la città partecipi e protagonisti. Per questo motivo saranno programmati, prima nel centro cittadino e poi anche in periferia, eventi “surreali”, da vivere a 360 gradi.
L’innovazione forse più interessante sarà l’applicazione di Realtà aumentata, scaricabile gratuitamente su android e iOs, che permetterà di osservare il paesaggio urbano con lo sguardo di Dalí (l’orologio di palazzo d’Accursio si trasformerà, per esempio, in uno degli orologi molli tipici dell’artista). Per realizzare tutto questo, imprescindibile è stato il supporto del Comune di Bologna, ma Dalí Experience ha potuto contare anche su altri partner. La Regione Emilia-Romagna, la Città metropolitana e la Rai hanno patrocinato l’esposizione, mentre importanti società, quali Turkish Airlines, Visionnaire, Bper Banca, Confcommercio Ascom Bologna, Cna Bologna, Gruppo Biscaldi e Centergross, hanno sostenuto l’iniziativa e contribuito, a modo loro, a diffondere la “Dalí mania”.
Palazzo Belloni non sarà l’unica residenza bolognese delle opere di Dalí. Infatti, la rassegna invaderà anche il Museo ebraico del capoluogo emiliano (situato in via Valdonica 1/5) dove, dal 14 marzo al 14 aprile 2017, potranno essere ammirate, in occasione dell’evento A Jewish experience, due serie grafiche di Dalí relative al popolo e alla terra d’Israele, Monothéisme (1975) e Twelve tribes of Israel (1972). Con-fine edizioni si è fatto poi promotore di un originale catalogo, curato da Claudio Mazzanti e Gino Fienga e con la direzione artistica di Patrizio Ansaloni. Dalí Experience rappresenta non soltanto un unicum assoluto all’interno del panorama museale, ma una vera e propria sfida lanciata a tutto il mondo culturale: dimostrare che esposizioni del genere, che strizzano l’occhio alla modernità, siano replicabili anche per artisti legati alla tradizione e dalla natura meno eccentrica rispetto a quella del genio spagnolo.
La mostra Dalí Experience sarà visitabile fino a domenica 7 maggio 2017, nei giorni da martedì a giovedì (ore 10,00-20,00), il venerdì e il sabato (ore 10,00-23,00), presso palazzo Belloni (via Barberia 19, Bologna). Il costo è di € 14,00 per il biglietto intero e di € 12,00 per il ridotto, mentre è di € 7,00 per le riduzioni speciali. Un’audiopenna interattiva è inclusa nel prezzo. È possibile prenotare visite guidate e laboratori sperimentali per scuole e gruppi, oltre che per non vedenti e non udenti. Per informazioni, si può telefonare al numero 0516555000, mandare una e-mail all’indirizzo di posta elettronica info@con-fineart.como visitare il sito www.daliexperience.it.
Le immagini: una foto del pittore Salvador Dalí (Figueres, 1904-1989) e due fra le sue sculture in bronzo in mostra a palazzo Belloni: Triumphant Elephant, 1975, e Nobility of time, 1977 (immagini protette da copyright © I.A.R. Art Resources Ltd).
Gabriele Bonfiglioli
(LM MAGAZINE n. 29, 16 dicembre 2016, Speciale Eventi culturali, supplemento a LucidaMente, anno XI, n. 132, dicembre 2016)