Al di là delle sconfitte elettorali e dei sondaggi di voto negativi, negli ultimi anni in Italia i partiti di sinistra sono diventati sempre più movimentisti ed estremisti, proprio mentre quelli di destra son divenuti più moderati. Il rischio di un ritorno alle violenze e al ritorno agli omicidi politici degli Anni di piombo si fa sempre più concreto. Il caso Salis e le riflessioni di Marcello Veneziani
Al di là delle ultime disfatte alle Elezioni regionali di Marche e Calabria, che hanno un’importanza relativa nel quadro politico nazionale, le difficoltà delle sinistre sono ben maggiori, a partire dalla perdita quasi completa dell’elettorato di riferimento tradizionale. E a poco serve, se non per autoilludere i propri residui militanti, che i gruppi dirigenti “progressisti” cerchino di nasconderle coi raduni di piazza, con gli scioperi immotivati, con le aggressioni verbali e fisiche e con il continuo dileggio degli esponenti di destra (ma anche di qualsiasi dissidente su qualsivoglia argomento) da parte dei mass media teleguidati.
Il tramonto di quella che fu una parte nobile della politica italiana potrebbe anche essere trascurabile, se in questi ultimi anni non si fosse verificato un vero e proprio smottamento di tutti i partiti di sinistra verso posizioni estremiste, movimentiste, persino sovversive. Anche con la masochistica adesione del mondo cattolico di stampo bergogliano.
Scivolare verso l’estremismo: il Pd…
Tutto questo è avvenuto proprio negli ultimi anni, specie dopo il triennio pandemico, con l’assunzione di inedite posizioni politiche. Ecco, in sintesi, cosa è successo.
Soprattutto dopo la grottesca elezione alla segreteria di Elly Schlein (e il protagonismo del segretario del sindacato della Cgil, Maurizio Landini), il Partito democratico, lontano erede dell’ex Partito comunista italiano (Pci) e delle successive rifondazioni, è divenuto sempre più intollerante, aggressivo, estremista. Tutto ciò mentre si è allineato al dominio capitalista neoliberista e globalista, ai Poteri sovranazionali delle élite e al pensiero unico. E, come sempre a sinistra, la militanza politica è fanaticamente intesa come impegno totale e inde(fesso).
La mancanza di un chiaro progetto politico unitario (riformista? socialdemocratico? liberalprogressista?), il completo distacco dagli elettori tradizionali (lavoratori, operai, precari, disoccupati), vengono coperti da continui scioperi – guarda caso, sempre di venerdì, per assicurarsi il weekend lungo – e richiami alle manifestazioni di piazza con annesse occupazioni di scuole, blocco di traffico ferroviario e stradale, città danneggiate.
Le motivazioni poco hanno a che fare con le esigenze reali e concrete dei cittadini italiani e, comunque, come nel caso Propal/Flotilla, riguardano problematiche sulle quali le proteste hanno un’incidenza nulla. In realtà si vuole mettere in difficoltà e addirittura far cadere l’odiato Governo Meloni, democraticamente eletto e sostenuto, stando ai sondaggi, dalla maggioranza dei cittadini, mentre, al contrario, si ottiene la rabbia e il rancore dei cittadini che vorrebbero recarsi al lavoro, nelle scuole, negli ospedali, ecc.
Scivolare verso l’estremismo: il M5s…
Un caso da studiare nelle migliori Facoltà di Scienze politiche del pianeta riguarda il Movimento 5stelle. Il suo camaleontismo e trasformismo è, infatti, un fenomeno unico.
Da movimento populista, sovranista, antisistema, anti Unione europea e protagonista di un Governo con la Lega, ai tempi della segreteria di Luigi Di Maio, con l’ascesa di Giuseppe Conte si è trasformato in un partito di estrema sinistra, tanto da passare presso il Parlamento europeo dal gruppo euroscettico (2014-2019) ai non iscritti (2019-2024) fino a quello della sinistra estrema (dal 2024).
Scivolare verso l’estremismo: l’Avs
L’ibrida Alleanza Verdi-Sinistra (Avs) è nata appena nel 2022 per motivi elettoralistici (superare la soglia di sbarramento). Anch’essa al Parlamento europeo aderisce al gruppo dell’estrema sinistra. Lo strano quanto dinamico duo Angelo Bonelli – Nicola Fratoianni hanno spostato il partito verso posizioni sempre più estreme nel campo ecologista alla Greta Thunberg e della protesta sociale.
Capolavori sono state le elezioni di Aboubakar Soumahoro ( Migranti, il caso Soumahoro: ai domiciliari moglie, suocera e cognato del deputato, in RaiNews; Soumahoro, multa di 40.000 euro per gli illeciti sui fondi elettorali, in Corriere della Sera) al Parlamento italiano e di Mimmo Lucano (condannato a un anno e sei mesi per falso in atto pubblico) e di Ilaria Salis (condannata più volte per resistenza alla forza pubblica e occupazione abusiva di abitazioni, come da Casellario Giudiziale diffuso per legge on line dal Ministero della Giustizia in occasione delle Elezioni europee del giugno 2024, e sotto processo in Ungheria per tentato omicidio) al Parlamento europeo.
Quest’ultima ha mantenuto per un soffio l’immunità parlamentare grazie alla contestata votazione del 7 ottobre 2025 all’Europarlamento (306 favorevoli, 305 contrari, 17 astenuti, 92 assenti… e un pulsante non funzionante), con la complicità dei membri del Partito popolare europeo che, storicamente, dovrebbe essere moderato e per il rispetto delle norme che impediscono sia concessa l’immunità per reati commessi dagli europarlamentari prima dell’elezione..
La grande, violenta, ammucchiata di piazza contro il Governo Meloni
Sicché i partiti di una sinistra che dovrebbe essere democratica, liberale, tollerante, pur di affermare la propria esistenza e cercare di mettere in difficoltà gli avversari politici, cavalcano ogni movimento anche violento, dagli ecoterroristi ai centri sociali, dai collettivi studenteschi ai filo Hamas.
Quindi, poiché “chi è contro il mio nemico è mio amico”, ecco la grande ammucchiata di reduci dei movimenti giovanili del secolo scorso, di poveri studenti manipolati dai “cattivi maestri”, dei “sindacati di base”, degli ecologisti alla Greta Thunberg, degli esagitati dei centri sociali, del nazifemministe, della galassia Lgbtqia+, degli immigrati-maranza, degli estremisti islamici filopalestinesi, persino dei violenti apologeti delle Brigate rosse.
Il tutto per un’unica strategia distruttiva che riunisce tutto e il contrario di tutto. Il comune denominatore è un odio verso il Belpaese, la sua Storia, la sua cultura, le sue tradizioni, gli italiani…
Il rischio di nuovi omicidi politici e Anni di piombo: differenze nel rapporto con gli estremisti tra le vecchie sinistre e quelle odierne
Ci siamo già chiesti in un altro articolo: Si sta incubando una nuova stagione di violenza politica? I segnali ci sono tutti. Stiamo rivivendo una ripetizione (parodia?) dei movimenti sessantottini e postsessantottini (leggi Perpetuo e istituzionalizzato: il Sessantotto elevato a sistema): scioperi, cortei, manifestazioni violente, occupazioni, aggressioni alle Forze dell’ordine, atti di squadrismo, disturbare, interrompere o impedire conferenze altrui, cartelli e scritte che augurano la morte agli avversari politici. In più, oggi, coi social, i messaggi di odio verso il ministro Matteo Salvini e il premier Giorgia Meloni (persino verso la figlioletta), l’invito all’omicidio politico, i festeggiamenti per la morte di Silvio Berlusconi o addirittura per l’orrendo omicidio di Charlie Kirk si diffondono con estrema facilità.
È ormai storicamente accertato che i terroristi rossi provenissero per lo più dalle fila del Pci e della sua Federazione giovanile (il famoso «album di famiglia» coraggiosamente e onestamente denunciato da Rossana Rossanda su il Manifesto del 28 marzo 1978, in pieno sequestro Moro). E che la prima colpa dei partiti di sinistra di allora (escludendo il Partito socialista italiano, Psi) fu quella di essere stati “cattivi maestri”, di non aver moderato la prima, solo verbale, violenza politica, sfociata in seguito in veri e propri attentati alle persone e omicidi politici. Una volta esplosa la violenza, le accuse sono quelle di aver negato (“sono provocatori guidati dal Sistema”), giustificato (“compagni che sbagliano), distinto, fino alla tardiva condanna. Tuttavia, mai il Pci si compromise con estremisti e assassini rossi.
Oggi va anche peggio: sono centinaia i “cattivi maestri” (politici, giornalisti, scienziati, docenti, cattedratici, cantanti, attori, artisti) che in tv o nelle scuole si esprimono con un linguaggio d’odio e non solo non frenano, ma giustificano, e persino incoraggiano l’intolleranza verso i “nemici” politici, visti come inferiori, subumani, orrori della società.
L’evoluzione dei partiti di destra e le riflessioni di Marcello Veneziani: combattere dialetticamente o eliminare l’avversario politico
Diversa è stata l’evoluzione dei partiti di destra e centrodestra, che son divenuti sempre più moderati e che, almeno esteriormente e ufficialmente, predicano il dialogo, il libero confronto, la condanna della violenza e della demonizzazione dell’avversario politico. Impressionanti sono stati i cambi di passo di Fratelli d’Italia (da partito postfascista a partito conservatore, iscrittosi appunto a tale gruppo al Parlamento europeo), di Lega (da partito regionalista secessionista a partito populista e sovranista) e di Forza Italia (da partito di centrodestra a partito liberale moderato).
Ad evidenziare con lucidità le differenze destra-sinistra è stato Marcello Veneziani (Il caso Venezi spiega il limite dei compagni, in Panorama, n. 42, 8 ottobre 2025, pp. 32-33): «La destra battagliera combatte la sinistra col proposito di sconfiggerla […]. La sinistra invece non vuole sconfiggere l’avversario ma eliminarlo. Il retropensiero fisso è che il nemico non abbia diritto di esistere e di pronunciarsi; non ha i titoli, va squalificato a priori, non va nemmeno ascoltato e confutato ma va cancellato in partenza. […] il verdetto è scritto a priori, il nemico è orribile e suscita indignazione, non dissenso. Va soppresso, non criticato. […] Cosa che a parti invertite non accade quasi mai. E, da ultimo, far finta che l’avversario non esista, condannarlo alla morte civile, non prendere mai in considerazione ciò che dice, che scrive, che pensa».
Ancora: «Tutto questo si carica all’estrema potenza quando l’ambito di riferimento è il mondo culturale, inteso nel senso più ampio e onnicomprensivo […]. Quel mondo viene ritenuto pe privilegio innato e indiscusso di loro esclusiva competenza, salvo rifiutare sdegnati e sarcastici l’accusa di esercitare un’egemonia sulla cultura». In conclusione, «la differenza tra destra e sinistra nei rapporti con l’avversario è sostanzialmente questa: la destra ha mille difetti e incongruenze, è in genere meno attenta e sensibile ai temi culturali, spesso più rozza e in parte sguaiata. Ma combatte l’avversario, vuole batterlo, non vuole eliminarlo a priori».
la strana trasformazione del quadro partitico tra Prima, Seconda Repubblica e gli ultimi anni: una tabella
Per compiere una sintesi complessiva della strana evoluzione del quadro partitico tra Prima, Seconda Repubblica e gli ultimi anni, con l’estremizzazione delle sinistre e l’evoluzione moderata delle destre, proponiamo al lettore la seguente tabella, avvertendo che essa risulterà senz’altro a molti imprecisa, grezza, troppo sintetica.
| Collocazione politica dei
Partiti della Prima Repubblica |
Evoluzione della collocazione politica dei partiti nella Seconda Repubblica |
| Partito socialista di unità proletaria, Partito di unità proletaria per il comunismo, Democrazia proletaria, Lotta continua, ecc. (ESTREMA SINISTRA) | Alleanza Verdi-Sinistra (da SINISTRA SOCIALE ed ECOLOGISTA a ESTREMA SINISTRA) |
| Movimento 5stelle (da PARTITO NÉ DESTRA NÉ SINISTRA SOVRANISTA, POPULISTA, ANTISISTEMA E ANTI UNIONE EUROPEA a ESTREMA SINISTRA) | |
| Partito comunista italiano (SINISTRA MARXISTA) | Partito democratico (da SINISTRA a – segreteria Schlein – SINISTRA ARCOBALENO?) |
| Partito socialista italiano (SINISTRA RIFORMISTA) | |
| Partito radicale (SINISTRA LIBERALE) | +Europa (da RADICALE a LIBERISMO FILO UNIONE EUROPEA) |
| Partito socialdemocratico italiano e Partito repubblicano (SINISTRA MODERATA) | Italia viva e Azione (da CENTROSINISTRA a CENTRO) |
| Democrazia cristiana (CENTRO CATTOLICO) | |
| Partito liberale italiano (CENTRODESTRA) | Forza Italia (da DESTRA LIBERALE a CENTRO) |
| Lega Nord (REGIONALISMO SECESSIONISTA) | Lega (DESTRA POPULISTA-SOVRANISTA) |
| Movimento sociale italiano (DESTRA NEOFASCISTA) | Fratelli d’Italia (da DESTRA – SOCIALE? – POSTFASCISTA a DESTRA CONSERVATRICE) |
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Rino Tripodi
(Pensieri divergenti. Libero blog indipendente e non allineato)
















