Le dure critiche di un lettore agli articoli riguardanti l’incompatibilità tra civiltà occidentale e islam
Tripodi, nel numero di settembre di LucidaMente [nell’editoriale Totò era islamofobo? o in Cara Oriana Fallaci… Lettera a un animo mai domo?, ndr], lei usa apertamente argomentazioni che furono di Oriana Fallaci già dal 2001.
Quelle argomentazioni sono state già da tempo “smontate” da tante menti assai più autorevoli della mia, a partire da quella di Tiziano Terzani, solo per citarne una. Quanto ai cosiddetti terroristi che minacciano l’occidente, se solo si leggono i giornali, si viene a sapere che l’Isis è solo l’ultimo dei tanti gruppi armati e addestrati dagli Usa per creare ad arte conflitti e perseguire interessi americani in tutto il mondo. Si dà il caso che io abbia letto tutti questi dati che smontano le sue tesi e ne abbia fatto tesoro. Evidentemente lei no. Oppure sì, ma ciò nonostante insiste. Dunque, che nel 2014 si scrivano ancora cose del genere, che fomentano falsi nemici per scopi oscuri, merita esattamente l’aggettivo di “indecente”.
Lettera firmata, ma anonimato richiesto – Bologna
L’immagine: l’Isis sgozza una donna.
(LucidaMente, anno IX, n. 105, settembre 2015)
Gentilissimo lettore, grazie per averci scritto.
Credo che, se anche dialogassimo o ci scrivessimo per giorni, ciascuno resterebbe della propria idea. Resta il fatto che le sue affermazioni sono generiche e non confutano nel merito alcuna idea, realtà, cifra, da me esposti. Nei miei due articoli – anche troppo lunghi – ho posto decine di domande.
Ad esempio:
1) È vero o non è vero che negli anni Settanta del secolo scorso, a causa della “crisi petrolifera”, quella che si chiamava Comunità europea ha accettato, in cambio di un prezzo calmierato dell’“oro nero”, un’immigrazione islamica incontrollata e incontrollabile e, soprattutto, non solo con diritti pari alle popolazioni già residenti, ma addirittura in contrasto con le leggi occidentali in tema di famiglia, condizione della donna, rispetto dei principi e valori fondanti la nostra civiltà?
2) È vero o non è vero che il cittadino medio europeo è intimidito dalla presenza islamica, ovvero dalla sua intolleranza e dal suo fanatismo?
3) È vero o non è vero che gli islamici impongono negli ospedali, nelle mense, ovunque siano ospitati, i loro dettami religiosi?
4) È vero o non è vero che la maggioranza degli islamici disprezza i valori e i principi occidentali?
5) È vero o non è vero che non è consentito il diritto di critica verso l’islam, e tanto meno la satira, pena le accuse di blasfemia, “islamofobia”, “razzismo”?
6) È vero o non è vero che gli stranieri in Italia – territorio piccolo e già fortemente popolato e urbanizzato – sono già 7,5 milioni (esclusi “naturalizzati” e “clandestini”)?
7) È vero o non è vero che la migrazione è aumentata proprio quando Italia ed Europa sono piombate in una crisi economica epocale, a causa della quale non possono offrire lavoro neanche ai propri stessi cittadini?
8) È vero o non è vero che il fatto che i migranti accettino bassi salari danneggia occupazione e qualità dei redditi degli italiani?
9) È vero o non è vero che nelle graduatorie di assegnazione degli alloggi popolari gli italiani poveri si trovano a essere regolarmente “scavalcati” dalle famiglie (numerose e indigenti) degli immigrati; e che lo stesso vale per asili nido, scuole materne, cure sanitarie?
10) È vero o non è vero che, nonostante il vittimismo e le accuse di discriminazione e razzismo, nessuno degli immigrati vorrebbe tornare nel proprio paese d’origine?
11) È vero o non è vero che, mentre le aziende italiane chiudono, quelle degli stranieri collocate sul nostro territorio hanno un incremento?
12) È vero o non è vero che l’accoglienza e la gestione dei migranti costituiscono un business per le associazioni (spesso cattoliche) che lo gestiscono?
13) È vero o non è vero che la ricchezza dei paesi produttori di petrolio, se indirizzata a sanità, istruzione, iniziative civili (invece che a sfarzi, opere faraoniche, finanziamenti a gruppi terroristici… e acquisti di importanti club europei di calcio e degli stessi Mondiali di football in Qatar), potrebbe, se non risolvere, almeno alleviare la povertà dei paesi islamici?
14) È vero o non è vero i paesi arabi non hanno sottoscritto alcuna delle Dichiarazioni universali dei diritti umani?
Ancora, nei paesi islamici:
1) le donne possono uscire da sole la sera e fare liberamente l’amore con chi desiderano?;
2) esistono associazioni atee e agnostiche?;
3) esistono libere associazioni e ritrovi omosessuali (ovviamente senza che nel primo caso le donne siano violentate o sfregiate, nel secondo e terzo caso senza che le sedi siano date alle fiamme e gli aderenti discriminati e perseguitati)?;
4) come vengono trattati (e macellati) gli animali?
Inoltre ho “ragionato a lungo”. Speravo che almeno qualche tesi o dato fossero “lampanti”.
Resta un fatto: io amo la libertà e quindi la civiltà occidentale, a prescindere dagli errori europei e statunitensi. Non sarà il suo caso, ma vi sono molti che odiano a tal punto Occidente, cristianesimo e America (non parliamo neppure di Israele) e la cultura in generale, che al loro posto preferirebbero la sharia e le donne col burqa. Tra un secolo, probabilmente, saranno accontentati.
Ci perdoni per la orribile foto che accompagna il testo, ma: 1) è tra le meno cruente di quelle fatteci pervenire personalmente dai nostri amici cristiani e yazidi dall’Iraq dell’Isis; 2) forse può servire a far aprire gli occhi a qualche ingenuo…
rt
Sicuramente molte delle cose che insinua il Direttore Tripodi sono “vere” (magari con qualche imprecisione e soprattutto con un’esplicita tendenza a generalizzare esperienze “comuni”).
Dove mi pare si debba essere, come italiani, un po’ più autocritici è nell’ostinazione a chiudersi nella propria “cultura” pretendendo di definirne i contorni. E’ questo un atteggiamento in parte nuovo perché noi italiani siamo figli della tradizione umanistica prima, quindi di quella illuministica. Ci appartengono Michelangelo, Ariosto, Campanella, Vico, Beccaria i quali ebbero libero commercio con le intelligenze di mezzo mondo.
Perché, Direttore, essere così etnocentrici, fino a rischiare di cadere negli stessi equivoci di quanti ci criticano? L’Italia, a dispetto delle apparenze, non sta diventando un paese multietnico e multiculturale, ma va sempre più definendosi come paese monoculturale, nel quale le altre etnie vengono ghettizzate a dispetto di norme costituzionali che ci suggerirebbero altre strategie di approccio.
Non varrebbe la pena fare i conti anche con le nostre debolezze e insufficienze?
Gentilissimo dott. Fulci,
grazie per averci scritto e per il suo contributo di idee.
Io rovescerei la sua pur rispettabile tesi. Noi italiani non siamo affatto “chiusi” ed “etnocentrici” o “monoculturali”, ma abbiamo un’atavica mancanza di rispetto e conoscenza per la nostra millenaria arte e cultura (l’80% dei beni artistici del mondo si trova in Italia e l’80% di essi in Toscana).
Ciò è dovuto senz’altro anche al parallelo e giustificato disgusto per i “politici” (che, peraltro, ci meritiamo, visto che, come scriveva Giacomo Leopardi, l’italiano manca di “virtù civiche”).
Pertanto la nostra tendenza “nazionalpopolare” volge all’ignoranza della nostra cultura e, viceversa, all’accettazione acritica di tutto ciò che proviene “da fuori” (esterofilia), per non dire alla masochistica e fatale attrazione per le stupidità e volgarità del consumismo e della tv spazzatura. Magari fossimo “introiettati” in un “aristocratico” culto di Roma antica, Rinascimento, Futurismo, ecc.!
Il commento qui sopra è purtroppo pieno di inesattezze storiche e di ignoranza dell’Europa stessa e qualcuna di quelle inesattezze irritano chi come me fa ricerca storica da anni. Ad esempio si parla di PAESI ISLAMICI ossia, penso, paesi in cui la maggioranza della gente sia di fede musulmana. Bene, Allora sono da includere alcuni grandi paesi europei (secondo le definizioni geografiche vigenti) come il Tatarstan (capit. Kazan), i Tatari di Crimea per dirne qualcuno e per tacere della Turchia erede dell’Impero Romano. In questi paesi le restrizioni del signore che qui scrive NON VIGONO. Macellazione degli animali? Anche la nostra legge ha delle regole che vanno rispettate nei macelli… e di che origini sono? Solo igieniche? Nossignore! Sono prescrizioni cristiane con concessioni alla minoranza ebraica italiana per una macellazione un po’ diversa. Questi sono SOLTANTO alcuni punti che mi interessa mettere in evidenza e che sono inconfutabili, se si ha il tempo e la voglia di andare in giro per l’Europa…
Gentilissimo dott. Marturano, grazie per averci scritto.
Abbiamo così imparato del fantomatico stato europeo del Tatarstan (quando aderirà all’Unione europea?; a me risulta sia invece semplicemente una repubblica ASIATICA della Federazione russa) e che duemila anni fa la tradizione cristiana imponeva, per motivi di pietà verso le povere bestie, l’uso di strumenti elettrici per lo stordimento e l’uccisione degli animali da macellare. Tesla a.C.
È vero. Molte di quelle leggi e le restrizioni non vigono in tutti paesi di maggioranza islamica che prima facevano parte dell’URSS, ora Russia e/o dell’ex blocco comunista. Chissà come mai?!
Beh, adesso che so che le regole sulla macellazione degli animali sono prescrizioni cristiane, è sparita pure la mia islamofobia!
Gentilissimo bardhi, capisco la sua ironia…
Comunque, le attuali norme italiane ed europee per la macellazione non sono di origine cristiana, ma derivano dalla scienza medica (igiene e profilassi) e dall’animalismo (evitare il più possibile le sofferenze agli animali da uccidere). Veda sopra la mia risposta al dott. Marturano…
Mi sembra necessario sottolineare che l’Europa a presidenza italiana deve trovare la forza di fare una riflessione strategica sul tema accoglienza-discriminazione degli straniere-profughi e non, discussione che deve riguardare anche un rapporto con i paesi d’origine. le informazioni passano da esodo di 150.000 persone a 52.000.000 dal Califfato. Dove sta il vero?
Nei paesi di cultura islamica il concetto di democrazia è aleatorio? ma la democrazia non è trasportabile con le armi: si ottengono risultati peggiori. Ecco la prova!
Era prevedibile e molti, ONU compresa, ritenevano che la guerra in Iraq sarebbe stata una polveriera: gli USA e molti stati satelliti l’hanno perseguita (da impreparati?) e tali sono rimasti se oggi abbiamo risultati drammatici più del passato. Tutti possiamo riportare alla mente che USA & C. hanno bombardato anche frontiere del Pakistan, proclamato guerra all’Afghanistan (per portare al potere un presidente democratico?), poi avrebbero voluto attacre Iran, poi la Siria, hanno bombardato la Libia (e ci si preparava anche nel Mar Nero)
Solo la diplomazia può aiutare a risolvere i problemi nel rispetto dell’autodeterminazione dei popoli. Le sofferenze e le distruzioni delle guerre hanno dato spinte ad estremismi tremendi: il primo lettore sostiene sia stata una scelta voluta, ma, fosse anche involontaria, i servizi segreti Usa ecc sarebbero da bocciare. Quelli italiani pure: abbiamo lasciato sul terreno persino dei morti e un disastro e popolazioni incapaci di difendersi e reagire…
La cosa fondamentale sarebbe usare la testa per pensare, studiare conoscere cultura e lingue e dialetti… per comunicare senza farsi confondere le idee.
La discussione è sicuramente importante piuttosto che il trito e ritrito dei giornali
Grazie mt
Grazie a lei, Maria Teresa.
Le sue osservazioni sono tutte condivisibili. La politica occidentale nelle aree che lei cita è stata un disastro.
Ma, ora, non fasciamoci solo al testa, ma cechiamo di salvare gli esseri umani sottoposti agli orrori degli integralisti islamici (pensi anche a Somalia, Nigeria, ecc.).
Caro Direttore,
molti oggi hanno paura di criticare tutto ciò che riguarda l’Islam, i paesi islamici e le organizzazioni legate all’Islam.
Mi complimento con Lei per il coraggio che ha dimostrato nel toccare un “tabù” che scotta.
Se penso che pure alcune canzoni di Carosone sono state modificate per non offendere la sensibilità dei musulmani, mi vengono i brividi…
Quando vedremo in TV un po’ di satira che riguarda Maometto e i suoi seguaci?
Facile raccontare barzellette sul Papa o sul Vaticano. Non si rischia niente…Ma su Maometto e l’Islam…silenzio assoluto!
Anche animalisti, ambientalisti e gay, quando si tratta di denunciare la situazione nei paesi arabi…perdono la voce!
E nessuno ricorda il convegno organizzato a Teheran (con la benedizione del governo iraniano) per dimostrare che la Shoah non è mai esistita. Così come nessuno critica le svastiche e le scritte pro-Hitler apparse a Gerusalemme Est!
Continui così, caro Tripodi, e non si lasci intimidire da chi è complice delle censure e non sa che cosa significhi davvero la libertà!
Fernando Facchini
Gentilissimo dott. Facchini, la ringraziamo per averci scritto.
Come ho risposto ad altre lettere pervenute in redazione, grazie per l’”encomio” (spero non funebre).
Non è il primo lettore che parla di “coraggio” a proposito dei miei articoli… allora, se ci vuole coraggio a dire la verità, la situazione è davvero grave… mi toccherà essere tra i primi giornalisti sgozzati in Italia?
Purtroppo la gente è sorda e preoccupata da altro. E mi addolora il silenzio delle stesse femministe, essendo le donne le prime discriminate e umiliate. E, come dice lei, dei soliti “progressisti” e “laici” a corrente alternata, quali animalisti, ambientalisti, gay. Che tristezza (e che viltà!).