La nostra redattrice si dimostra sempre più eclettica, pubblicando la silloge “Il caleidoscopio dell’anima” (Galassia Arte), corredata dai suoi pregevoli dipinti
La lametina Dora Anna Rocca è senz’altro una delle più valide e costanti firme di LucidaMente. Decine sono le sue interviste a personaggi famosi pubblicate sulla nostra rivista. Oltre a essere giornalista, è scienziata ed educatrice, autrice di varie opere (vedi Adolescenti in Italia: “Conosci tuo figlio?”), nonché destinataria di vari riconoscimenti (Sellia Marina onora giornalismo, cultura ed etica).
Con il recente Il caleidoscopio dell’anima (Galassia Arte, pp. 100, € 14,00) ci fa scoprire altri due aspetti della propria personalità e della propria inventiva. Quello poetico e quello pittorico. La pubblicazione, infatti, è la raccolta di quasi cinquanta brevi liriche (tradotte pure in lingua inglese), quasi degli haiku, inframmezzate alla riproduzione dei pregevoli dipinti a olio su tela dell’autrice.
I temi principali sono il mondo interiore femminile, il malinconico trascorrere del tempo, l’amore, la ricerca dell’infinito e dell’assoluto, i frammenti di felicità. Della silloge proponiamo, per gentile concessione dell’editore, cinque componimenti, accompagnati da altrettanti quadri della Rocca.
RASSEGNAZIONE
Un treno parte, le immagini tutte
sfuggono allo sguardo rapidamente…
Quasi riflesse
nel caleidoscopio del nulla…
Questo treno non rivedrà mai più
quei fiori, quelle spine…
Delusione, tristezza, rassegnazione.
Su uno sfondo dorato un bagliore
di luce riflessa
pian piano svanisce.
CARPE DIEM
Sereno il cielo,
placide le acque.
Getta la tua ancora
in quel porto di quiete.
Domani potrà esserci burrasca.
L’IMMENSO
Scavo senza tregua
in preda all’arsura
anelando all’acqua della vita.
Scendo nel più profondo di me stesso
e scopro l’immenso.
PIOVE
Gocce di pioggia bagnano il selciato.
Buia la sera, stanco il mio cammino…
S’ode nel silenzio il pianto della gronda
e sul mio cuore cadono gocce di pioggia…
Piove sui tetti, piove sulle strade,
piove sugli asfalti, piove…
Persino nel mio cuore.
REALTÀ
Vidi un fiore nascere,
crescere, morire.
Alzai gli occhi al cielo:
il sole brillava,
irradiando il firmamento
da farlo sembrare
un immenso velo trasparente…
Poi le nuvole oscurarono il sole.
(m.d.z.)
(LucidaMente, anno XII, n. 134, febbraio 2017)















Mi piace soprattutto la poesia “Carpe diem”. Mi manca un po’ il principio dell’equivalenza (Jakobson) e il lessico è spesso più denotativo che connotativo. Molti testi potrebbero essere, a mio avviso, letti come prosa poetica, non necessariamente come poesie.