La raccolta degli interventi del direttore nel quarto trimestre dell’ottavo anno di pubblicazione di “LucidaMente”
Dicembre 2013 (n. 96) – Qualcosa su un uomo di Nazareth
Un EXTRA dedicato al Cristianesimo, più tanti articoli e l’invito a due nuovi corsi
Buone festività natalizie a tutti i nostri lettori. Duemila anni dopo, la figura di Gesù di Nazareth non ha perso il suo fascino e i suoi insegnamenti risultano ancora oggi attuali e rivoluzionari. In collaborazione con il «volume bimestrale di cultura laica» NonCredo. La cultura della ragione, LucidaMente ha dedicato LM EXTRA 31 di dicembre al Cristianesimo.
Quali sono stati i fattori che hanno portato alla nascita e che hanno favorito l’espansione della religione più diffusa nel nostro continente? Enrico Galavotti ha fornito le proprie risposte in Ebraismo, paganesimo e cristianesimo, una storia lunga duemila anni. Con spirito critico, se non polemico, Nando Tonon si è invece chiesto Chi è il “prossimo tuo”? ai tempi di Gesù. Tornando all’attualità, Valerio Pocar ha trattato de La persecuzione dei cristiani, oggi analizzando le dinamiche che, nella battaglia tra i fondamentalismi, determinano l’alternanza dei ruoli di vittima e carnefice. Ma La religione modifica la società. O è il contrario? Secondo Bruna Tadolini – che riporta come esempio le società tanto più inique quanto più “credenti” – la prima sembra essere subordinata alle caratteristiche della seconda. Inoltre, in contrapposizione a tante fiction televisive e alle molteplici spettacolari quanto poco rispettose versioni “hollywoodiane” della figura di Gesù, abbiamo invitato i lettori a rivedere il Discorso della montagna all’interno del pauperistico Il Vangelo secondo Matteo (Il Cristo di Pasolini).
Ampio spazio è stato dedicato al tema della salute. Emanuela Susmel ha puntato soprattutto su tematiche adolescenziali e giovanili, prima intervistando la psicologa Cristina Pavia sul disagio di chi, a causa della propria “diversità”, non si sente accettato dalla società e sull’importante ruolo in quest’ambito della condivisione famigliare (Omosessualità, figli e genitori), poi delineando I disturbi del comportamento alimentare secondo la Sima (in Italia due milioni di giovani ne soffrono e il 40% dei casi si manifesta tra i 15 e i 19 anni). Marco Cappadonia Mastrolorenzi, in Le allucinazioni: solo un inganno dei sensi?, si è occupato di visioni, dispercezioni e autoinganni del nostro cervello: ovvero i meccanismi neurofisiologici che provocano tali sintomi. Giuseppe Licandro ha riportato la notizia che il Parlamento europeo ha appena stanziato oltre 70 miliardi di euro per finanziare la ricerca etica, affinché farmaci e prodotti chimici non siano testati sugli animali (Stop vivisezione, passo in avanti dell’Ue).
Delle difficoltà occupazionali degli italiani si è interessata Dora Anna Rocca, che ha sentito due nostri connazionali residenti a Helsinki, i quali hanno trovato lavoro in una Finlandia in grado di offrire ancora varie opportunità (In cerca di lavoro nella terra dei mille laghi). Lo scrivente, in una sorta di anteprima di LM MAGAZINE n. 28 di gennaio 2014, Album LM della memoria, che sarà dedicato al recupero di testimonianze e immagini italiane del passato, ha raccontato dell’ultima, commovente lettera alla mamma di Novello Bianchi, condannato a morte della Resistenza italiana proprio settant’anni fa, il 25 dicembre 1943, e di una sua copia ancora oggi amorevolmente custodita, di generazione in generazione, da una famiglia bolognese (La Valdossola, il partigiano e la custodia della memoria).
Infine, invitiamo tutti a due nostre proposte per l’inizio del 2014. Per la prima volta i corsi di LucidaMente aprono le porte anche alla recitazione con la Prima edizione del laboratorio intensivo di teatro Il battito della parola (Bologna, gennaio-febbraio 2014), un percorso finalizzato al potenziamento delle proprie capacità espressive, sia vocali che fisiche. Docente sarà l’attrice e autrice Alessandra Merico, diplomata all’Accademia internazionale di Teatro di Roma. Ormai una tradizione è, invece, il Seminario di scrittura giornalistica e comunicazione audiovisiva (Bologna, febbraio-aprile 2014), giunto già alla quarta edizione. Dunque, buon 2014 a tutti, anche con queste nostre iniziative.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 96, dicembre 2013)
___________________________________________________________________________
Novembre 2013 (n. 95) – Lo scandalo della cultura
Un numero tutto dedicato a libri e bellezza, antidoto alla violenza e all’intolleranza del mondo
Saper cogliere la bellezza nella natura, nell’arte, nella musica, nella letteratura, costituisce uno scandalo per il potere costituito (politico-economico-sociale-religioso). Dallo scarto tra il piacere che ci procurano un bel paesaggio, una sinfonia, una poesia, e la bruttezza del mondo provocata dalla brutalità e dalla cupidigia umana, nascono i pensieri più liberi e sovversivi che si possano immaginare.
I libri. Finché non esistevano, o le persone erano analfabete, il potere trasmetteva il proprio messaggio strettamente orale, verbale, senza che nessuno potesse contestarlo. Addirittura poteva anche fingere che sui libri fosse scritto altro da ciò che avevano inteso gli autori stessi. Quando i libri, specie dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili, si son diffusi, e le persone hanno cominciato a saper leggere, ciascuno ha potuto “far da sé”. Finiva la privatizzazione delle conoscenze, veicolata dai “sapienti”, dai “potenti”, dalle caste sacerdotali. Terminava il monopolio del sapere. La lettura diretta, privata, silenziosa (e bisognosa del silenzio), offriva l’opportunità di interpretare, confrontare i testi, parlare con se stessi. Scaturivano nuove libertà: di apprendere e di conoscere autonomamente (autonomia è, etimologicamente, darsi leggi proprie), di reinterpretare un testo, di far circolare le idee.
Ecco, quindi, che, a novembre, i due numeri di LucidaMente (il 95 mensile e LMMAGAZINE 27, di metà mese) sono stati dedicati alla denuncia della repressione o, più semplicemente, della crisi e dello svilimento della cultura, sia nei paesi dove vigono regimi antiliberali o l’integralismo religioso islamico, sia nei nostri stati “liberali” occidentali. Poeti condannati, librai uccisi, volumi e reperti artistici distrutti. Come in un passato che speravamo di aver superato (Il Medioevo tra noi: ieri, oggi, sempre). Sembra che nel mondo odierno si stia lentamente eclissando il gusto del bello e, quindi, il piacere estetico. C’è da parlare proprio de La sottrazione della bellezza, così come – in pieno Novecento – la scultrice francese Camille Claudel (esempio riportato nel nostro articolo) fu “sottratta” all’arte e alla vita. C’è da chiedersi, con Giuseppe Licandro, quale sia il futuro della civiltà europea: È vicino il tramonto dell’Occidente?
Di letteratura abbiamo parlato in numerosi articoli. Secondo Antonella Colella, come una donna seducente non sarà mai legata a un solo uomo, così una traduzione limpida non può che nascondere un tradimento dell’originale (La fedeltà non fa testo). Marco Cappadonia Mastrolorenzi ha esposto alcuni dati biografici e psicologici disseminati nei testi del nostro Sommo Poeta che farebbero supporre che egli soffrisse di svariate patologie, tra cui l’epilessia psicomotoria (Dante, genio malato?). Abbiamo anche esaminato Il pensiero laico di Marcel Proust nei confronti della religione e riproposto una poesia romantica di Aleardo Aleardi che ci consente di percepire la contemplazione e la partecipazione all’inesplorabile Mistero esistenziale («Dimmi, che cosa è Dio?») e, in sintonia con l’autunno, con le sue piogge e i suoi misteri, e le lunghe tenebre, ispiratrici di fantasmi e terrori letterari che si allungano sul giorno, la celebre, oscura, apocalittica, allucinata poesia Darkness di George Gordon Byron («Il sole radioso si era spento»), con l’ammaliante recitazione di Ennio Coltorti e lo splendido “montaggio” delle immagini da parte di Mario Calamita.
Di scienza si sono occupati, come al solito, ancora Cappadonia Mastrolorenzi, che ha approfondito la questione della ricostruzione dei ricordi, che avviene mediante schemi di cognizione e meccanismi di elaborazione dei dati di cui, a causa di errori interpretativi, non possiamo fidarci (I labirinti della memoria), e Dora Anna Rocca, che ha riferito della nuova tesi intorno alle cause del morbo che provoca la distruzione dei neuroni, esposta in un convegno tenutosi all’Università cattolica di Milano (Il ruolo del rame nello sviluppo dell’Alzheimer).
Verdi e Fellini, due geni italiani. Nel bicentenario della nascita del compositore italiano, Dario Lodi ha riproposto la lettura di un saggio di Isaiah Berlin, che ne contrappone la sensibilità artistica a quella di Richard Wagner (Giuseppe Verdi, musicista “naturale”). Invece venti anni fa, il 31 ottobre 1993, moriva il grande cineasta riminese. L’abbiamo ricordato (Omaggio a Federico Fellini) con l’originale contributo musicale (See the silence, dall’album Poltergeist, 2007) realizzato dal duo genovese Spleenveil (Roberta Orlando e Alberto Minghella): un videoclip con brevi, visionarie sequenze tratte dal film-capolavoro 8½ (1963). E autocelebriamoci, esultando per l’ulteriore successo di un nostro fiore all’occhiello: la Quarta edizione del Corso di scrittura creativa (Bologna, novembre 2013-gennaio 2014), con un boom di iscritti. Grazie a tutti.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 95, novembre 2013)
___________________________________________________________________________
Ottobre 2013 (n. 94) – Viaggi fuori dai diritti civili
Metà delle proposte abrogative su tematiche di straordinario valore etico non hanno raggiunto il numero necessario di firme, mentre a Lampedusa…
È iniziato malissimo il mese di ottobre, con il mancato raggiungimento delle 500 mila firme in metà dei dodici quesiti referendari promossi dai radicali italiani – e appoggiati da LucidaMente – su alcune tematiche civili che riteniamo di vitale importanza. Gli elettori, dunque, non potranno votare per abolire il finanziamento pubblico dei partiti e l’ingannevole norma distributiva dell’otto per mille a vantaggio della Chiesa cattolica, per scegliere il divorzio breve, per superare le leggi criminogene sull’immigrazione e per annullare la pena detentiva per fatti di lieve entità legati alla droga.
Invece sono state superate le 500 mila sottoscrizioni sulle proposte abrogative riguardanti la giustizia. Una volta tanto, occorre ringraziare il Popolo della libertà e il suo leader Silvio Berlusconi: senza il loro contributo, con ogni probabilità, anche quest’ultima serie di quesiti referendari non avrebbe raggiunto il quorum di firme richiesto. E parliamo di questioni quali la separazione delle carriere e la responsabilità civile dei magistrati, i magistrati fuori ruolo, la restrizione della custodia cautelare, l’abolizione dell’ergastolo. Insomma, la malagiustizia, lenta, farraginosa, spesso iniqua, che non solo incide sulla vita di milioni di italiani, ma è un danno per l’economia, per gli investimenti, per l’apprezzamento dell’Italia all’estero. E a nulla servono le dietrologie, le ragioni di opportunità, le tattiche meschinamente di bassa politica.
È stato infatti semplicemente vergognoso che il Partito democratico e buona parte della sinistra, proprio per ragioni di opportunismo, non abbiano appoggiato le richieste di referendum, calpestando i propri stessi valori e ideali di giustizia e solidarietà sociale. Tali contraddizioni sono emerse subito, ad esempio, dopo la strage di Lampedusa, con il tardivo appello on line de la Repubblica a Cancellare subito la legge #bossifini. Ma, se le legge antimmigrazione era uno degli obiettivi referendari, perché non si è appoggiata l’iniziativa abrogativa a tempo debito?
Perché non si è mai fatto nulla su giustizia e carceri, tanto che l’8 ottobre il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha sentito la necessità di inviare un messaggio alle Camere – prassi straordinaria – invitando i parlamentari ad approvare procedimenti quali amnistia e indulto che ormai son divenuti indifferibili dopo la condanna del nostro Paese da parte della Corte europea dei diritti dell’uomo e del Consiglio d’Europa? E il Movimento 5 stelle, che ha fatto dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti uno dei propri cavalli di battaglia? Come hanno scritto in una nota congiunta Mario Staderini e Michele De Lucia, rispettivamente segretario e tesoriere dei radicali italiani, «siamo stati battuti da uno Stato che ha impedito a milioni di italiani di firmare, fuorilegge anche rispetto a una disciplina referendaria fatta apposta per sabotare le iniziative dei cittadini a meno di non esser disposti a violarla. […] Questi referendum non si terranno anche perché non sono stati voluti da nessuna componente della partitocrazia, da quella “di sinistra” in maniera per certi versi ancor più scandalosa di quella “di destra”: evidentemente sarebbe stato troppo scomodo sottoporre al giudizio dei cittadini politiche criminali fallimentari e leggi che limitano libertà e diritti civili».
Gli stessi esponenti radicali hanno poi proseguito preannunciando varie iniziative «per restituire a tutti i cittadini la pienezza del diritto a promuovere referendum»: il deposito in Cassazione di una memoria sulle violazioni ai diritti civili e politici dei cittadini che si sono verificate durante tutta la campagna referendaria; una denuncia contro lo Stato italiano dinnanzi al Comitato diritti umani dell’Onu; una proposta di riforma referendaria, cioè una serie di modifiche normative che introducano misure di semplificazione e digitalizzazione per “legalizzare” il procedimento referendario, sul modello di quanto accade in Svizzera e California. Al di là di tutto, però, resta la sensazione di una nazione insensibile, poco attenta alle tematiche civili, ripiegata su se stessa. Non dimentichiamo, infatti, che se i cittadini avessero comunque sentito il dovere di sostenere con una firma un’iniziativa di così nobile idealità, non si starebbe tanto ad argomentare…
E il mese è proseguito ancor peggio, appunto con la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre, con 300 morti, e le stragi successive. La nostra rivista se n’è occupata ospitando contributi interni, come quello di Dario Lodi (La tragedia del “Mare nostrum”), che denuncia la passività dell’Europa, o esterni, come la proposta di Paolo Bancale, presidente di ReligionsFree, di Un minareto a Lampedusa, visibile dal mare, la presa di posizione dell’Associazione Avvocato di strada in appoggio all’iniziativa di Melting Pot Europa («Migranti: sì al canale umanitario fino all’Europa»), l’intervento di Destra per Milano (Orrore di Lampedusa, orrore del mondialismo).
Passando ad argomenti meno tragici e invece caratterizzati dalla “curiosità”, carattere tipico del nostro periodico telematico, Marco Cappadonia Mastrolorenzi, prima, in Il mistero Oobe, viaggi fuori dal corpo, ha concluso che le out of body experiences sono semplicemente distorsioni della percezione sensibile individuabili in specifiche aree del cervello; poi ha esposto i tentativi di indagine da parte del Cicap sui riti praticati dai sacerdoti cattolici (Esorcisti in azione… ma di nascosto) per scacciare le presunte presenze demoniache, in realtà riconducibili a fattori psicosociali. Giuseppe Licandro è andato a scovare una strana vicenda (La rivoluzione d’ottobre al “Guerin Sportivo”) che nel 1920, proprio tre anni dopo l’ascesa dei bolscevichi in Russia, turbò la redazione di una delle testate giornalistiche più longeve della storia. Dora Anna Rocca, nel corso di un convegno svoltosi a Lamezia Terme, ha ascoltato il parere di numerosi esperti sui difficili rapporti che sussistono tra finanza pubblica locale e statale (La nuova contabilità degli enti pubblici: un nodo aperto). Nella sezione video abbiamo recuperato il sempre coinvolgente suono elettropop di una spettacolare e inquietante band tedesca (La folle radioattività dei Kraftwerk).
Sulle tematiche religione-laicità, abbiamo accolto quattro interventi, scaturiti dalla collaborazione col «volume bimestrale di cultura laica» NonCredo. La cultura della ragione. Secondo Raffaele Carcano, dell’Uaar, la maggiore propensione a un atteggiamento credente o, viceversa, a un’attitudine non credente e laica, è inevitabilmente determinata dalle condizioni sociali in cui gli esseri umani vivono nel corso delle epoche storiche (Cause storiche delle religioni e dell’incredulità). Concetto Solano recupera il rapporto tra Marx e la religione: perché, secondo il pensiero del filosofo di Treviri, la religione è “l’oppio dei popoli”? Polemico Bancale nell’acuta critica di Quelle 8.000 feste per il “Santo Patrono” che, secondo lui, bloccano il Paese e deprimono la sua già scarsa coscienza civile. Mentre Fiorella Rustici si è interessata allo spazio che nella produzione artistica è riservato all’elemento magico (Arte, natura, magia, religione).
In chiusura, vi segnaliamo due importanti iniziative dell’Associazione LucidaMente che edita la nostra testata. Il 26 ottobre, presso la sala Silver Sirotti della Stazione centrale di Bologna, si terrà un seminario full immersion gratuito (vedi Cambiare lavoro, a qualunque età), condotto dalla consulente per le Risorse umane Luigina Sgarro. Inoltre, rinnoviamo l’invito a un’altra nostra iniziativa, in partenza il 6 novembre, vale a dire la Quarta edizione del Corso di scrittura creativa (Bologna, novembre 2013-gennaio 2014), che annovera tra i docenti lo scrittore Roberto Pazzi, due volte finalista al Premio Strega, il narratore bolognese Gianluca Morozzi, la poetessa Cinzia Demi. Ci auguriamo di incontrarvi – numerosi – in entrambe le occasioni.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno VIII, n. 94, ottobre 2013)