Presso la libreria Ubik di via Irnerio, presentazione del romanzo “Una vita bizzarra” (Città del Sole Edizioni) di Elisabetta Villaggio: Roma e i movimenti studenteschi, tra impegno politico e vicende personali. A conversare con l’autrice sarà il nostro direttore, Rino Tripodi
«Rosa Furlan era arrivata a Roma all’inizio dell’autunno del 1969. Pochi mesi prima l’uomo aveva conquistato la luna e l’aria che si respirava nel mondo era che tutto, o quasi, potesse essere possibile». Questo l’invitante brano che si può leggere nelle prime pagine di Una vita bizzarra (Prefazione di Paolo Villaggio, Città del Sole Edizioni, pp. 240, € 12,00) di Elisabetta Villaggio.
Rosa ha solo 10 anni e, insieme alla sua scombinata famiglia, si è appena trasferita da Pieve di Cadore nella Capitale, dove il padre Antonio, brusco e scontroso, ha trovato un posto da portiere in un palazzo della città. La famiglia è completata dalla madre Adele e dal fratello Davide. Per la protagonista, che narra le proprie vicende in prima persona, inizia una nuova vita: un mondo immenso da esplorare, l’inserimento in una nuova scuola, una grande “amica del cuore”, Benedetta, e la stimolante scoperta dell’agiata famiglia di quest’ultima, la famiglia Arcuati, così diversa da quella di Rosa.
Come in una sorta di romanzo di formazione, la protagonista cresce circondata da un clima storico e sociale febbrile, caratterizzato dall’impegno politico militante e a volte totalizzante, da ribellioni e illusioni, dai rapidi cambiamenti nei costumi, da entusiasmi e delusioni, gioie e violenze, esaltazioni e vite spezzate. Ma gli anni son passati. Dopo tanto tempo, Rosa sta per rivedere Benedetta. Cosa è successo nel frattempo? Cosa riserverà l’incontro? Come sono cambiate le due amiche, divenute adulte, e il loro rapporto?
Per scoprire quanto c’è di autobiografico e “vero” in Una vita bizzarra e quanto di finzione narrativa, per indagare i segreti della scrittura dell’autrice – per inciso, figlia del “mostruoso” attore Paolo Villaggio e studentessa di Filosofia proprio presso l’Università di Bologna – e per porle qualsiasi domanda, basterà recarsi il prossimo venerdì 21 febbraio, alle ore 17,30, presso la Libreria Ubik di Bologna (via Irnerio 27). Nell’occasione, infatti, si terrà la presentazione del libro, con Rino Tripodi, direttore della rivista telematica LucidaMente, che converserà con la narratrice, ponendole domande sul suo romanzo e sul periodo storico che fa da sfondo a esso. Ingresso libero, graditissimi gli interventi del pubblico.
(m.d.z.)
(LucidaMente, anno IX, n. 98, febbraio 2014)