Con “Limerence” e “Kill it! Kill it!” l’artista toscano regala ai propri fan un paio di anticipazioni del nuovo album “Inesse” (Kowloon Records/La Tempesta International), in uscita il prossimo 20 aprile
Una serie di scene sensuali e a volte inquietanti (due donne in una feroce battaglia di cuscini, due uomini che mangiano la stessa mela, una donna che amoreggia con un manichino), che intendono evidenziare alcuni aspetti dell’angoscia e paranoia causata dall’amore ossessivo, rappresentato nelle sequenze da un liquido nero che gocciola sui personaggi.
È il videoclip diretto da Gabriele Paoli e girato ai Blundell Street Studios di Londra. Al centro di tutto, l’artista-musicista toscano Erio canta il romanticismo e l’ossessione espressi nella canzone Limerence, anticipazione del suo nuovo album Inesse, in uscita il 20 aprile 2018 per Kowloon Records/La Tempesta International. Altro assaggio è Kill it! Kill it!, realizzato in collaborazione con Ioshi. Stavolta il relativo videoclip è costituito da un caleidoscopio di carne e parti di corpi: infinite pianure di pelle che assomigliano a formazioni geologiche in continuo mutamento, rendendo difficile capire a cosa stiamo assistendo.
Concepito da Erio stesso e dal regista Simone Tognarelli, il suggestivo cortometraggio intende evocare un senso di meraviglia e disagio al tempo stesso. In esso vengono utilizzate lenti realizzate appositamente per indagare la superficie di due corpi in uno stile documentaristico e distaccato, nel tentativo di offrire un’interpretazione visiva al senso di comunione sessuale e intimità del quale parla la canzone. In questo groviglio magmatico di pelle, l’unico oggetto non umano è una piccola pillola di zucchero, un criptico riferimento alle droghe e al ruolo che le sostanze chimiche naturali hanno nei sentimenti, nei comportamenti e nelle relazioni degli umani.
ludovica merletti
(LucidaMente, anno XIII, n. 148, aprile 2018)