Proseguono le inchieste del Cicap sui riti praticati dai sacerdoti cattolici per scacciare le presunte presenze demoniache, in realtà riconducibili a fattori psicosociali
Nello scorso mese di luglio il team di ricerca del Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze (Cicap), composto da Armando De Vincentiis (sezione Puglia), Luca Menichelli (sezione Abruzzo) e Marco Cappadonia Mastrolorenzi (sezione Lazio), si è rivolto ad alcuni noti esorcisti cattolici per una richiesta di collaborazione nella ricerca approfondita e nello studio dei fenomeni legati ai rituali e di verifica delle testimonianze.
Per cercare di indagare direttamente gli esorcismi dei più famosi sacerdoti a livello mediatico, abbiamo contattato don Gabriele Amorth presso la Società San Paolo di Roma e don Andrea Gemma, vescovo emerito di Isernia e Venafro. Ci siamo recati personalmente in zona San Paolo a Roma e abbiamo chiesto, cortesemente, di poter parlare con Amorth. Ci è stato detto che l’anziano sacerdote (nato l’1 maggio del 1925), per motivi di salute e di età, non concede appuntamenti, neanche per casi gravi o urgenti, e non riceve neppure le telefonate, eccetto quelle dei parenti e dei conoscenti da lui stesso autorizzati e sempre negli orari da lui consentiti (non telefona neanche se richiesto). Ogni giorno − ci ha spiegato la signora della segreteria − gli viene consegnata la posta e don Amorth risponde sempre se l’indirizzo è chiaro e se viene allegato il relativo francobollo (ma non risponde ai fax e neanche alla posta elettronica).
Preso nota delle regole che ognuno ha il diritto di imporre a casa propria, abbiamo scritto una lettera (datata 15 maggio 2013) al noto presbitero della diocesi di Roma e l’abbiamo consegnata nella segreteria dell’Istituto per fargliela recapitare direttamente. Nella lettera si spiegavano le finalità del gruppo di ricerca e da chi era composto, richiedendo di poter prendere parte ai rituali di esorcismo (senza minimamente influenzare i fedeli con commenti o interventi) oppure di poter visualizzare dei filmati e delle registrazioni effettuate durante i rituali. Puntualmente è arrivata la risposta di Amorth (il 18 luglio 2013): «Ho pubblicato sette libri sugli esorcismi e mi trovo in difficoltà a rispondere a queste domande. Consiglio il mio primo libro, Un esorcista racconta. È stato proibito a noi esorcisti fare fotografie e riprendere con la telecamera gli esorcismi. Per cui non sono in grado di dare nulla di visibile. Auguro un buon lavoro e benedico».
Pochi giorni dopo abbiamo scritto ad altri sette esorcisti della diocesi romana, chiedendo ugualmente di poter assistere ai rituali o poter visualizzare dei filmati. Soltanto due sacerdoti hanno risposto alla lettera, don Daniele Libanori, della Chiesa del Gesù, e don Roberto Liani, della Parrocchia San Lorenzo Fuori le Mura di Piazzale del Verano, ed esclusivamente per ribadire che non sono ammessi materiali video durante gli esorcismi, giacché il rituale è strettamente vincolato alla segretezza del ministero sacerdotale. La partecipazione − quando è consentita − è finalizzata esclusivamente alla preghiera e previa autorizzazione del vescovo competente. Il mese successivo Menichelli ha contattato, direttamente sul sito personale, monsignor Andrea Gemma, vescovo emerito di Isernia-Venafro. Anche in questo caso la lettera (inviata on line) è stata impostata come le precedenti, chiedendo collaborazione e facendo richiesta di poter assistere agli esorcismi o poter visualizzare delle registrazioni. La risposta è giunta pochi giorni fa (quando eravamo persuasi, ormai, di non riceverne alcuna): «Non posso far altro che indirizzarvi ai miei volumi Io vescovo esorcista e Confidenze di un esorcista. Oltre a ciò, il mio ultimo libro I trofei del satana. Non ho a disposizione materiale video e non ammetto nessuno ai miei esorcismi. Saluto e benedico».
Ne L’indemoniata. Nascita ed evoluzione di una sindrome da possessione (Libellula Edizioni) di Armando De Vincentiis, sono spiegati in modo preciso e divulgativo i meccanismi psicologici e culturali che si trovano alla base dei fenomeni di presunta possessione diabolica. Grazie a un’analisi clinica approfondita si mettono in luce una serie di comportamenti, atteggiamenti, credenze, paure e reazioni di una ragazza vittima del sistema culturale di appartenenza, si analizzano gli stati alterati di coscienza e si spiegano determinati atteggiamenti culturalmente caratterizzati. Al di là dell’aspetto patologico e di evidenze neurologiche, come possono essere alcune patologie particolari (focolai epilettogeni, schizofrenia, isteria, sindrome di Tourette) che riguardano alcune lesioni cerebrali di persone affette da disturbi neurologici, ci sono molti casi di persone non malate la cui possessione scaturisce da un insieme di meccanismi psicosociali (cfr. Possessione diabolica? Disagio psicologico!, in www.lucidamente.com). Il saggio di De Vincentiis parte, appunto, dallo studio di casi personali dei presunti posseduti, analizzando la loro storia individuale, familiare e sociale, e prendendo in esame l’intero percorso psicosociale.
Il volume spiega come, dal nulla, persone assolutamente normali e senza alcuna patologia possano ritrovarsi invischiate, nello stesso sistema culturale di appartenenza, in un gioco perverso e pericoloso fatto di suggestioni reciproche e di interpretazioni arbitrarie. E come i meccanismi di reazione a un’educazione religiosa severa e oscurantista possano innescare una serie di fenomeni psicologici che inducono a spirali incontrollate di ansia e crisi di panico. Sotto il video del booktrailer del saggio di De Vincentiis è possibile leggere i liberi commenti di alcuni signori che contemplano la possibilità delle possessioni diaboliche. C’è chi invita a fare ricerca seria perché le possessioni diaboliche sono «fenomeni rari ma reali»! Su quali basi si fanno tali affermazioni? Ricerca seria vuol dire che deve essere in linea con le proprie credenze e che confermi, piuttosto, le proprie aspettative di fede? E, quindi, predisporre un modello applicativo che possa confermare l’autenticità del fenomeno? Questa sarebbe ricerca seria? Prendendo in considerazione alcune voci che esortano a prendere parte ai rituali officiati da Amorth e Gemma, ci siamo rivolti a vari esorcisti e si è fatta espressa richiesta di partecipazione e collaborazione. Le risposte sono state negative. Rimaniamo, tuttavia, a disposizione qualora gli esorcisti contattati vogliano rispondere positivamente per un incontro di collaborazione e partecipazione ai rituali di esorcismo.Dubium sapientiae initium.
Il presente articolo ripropone, con alcune modifiche, I segreti degli esorcismi, già pubblicato sul sito www.scetticamente.it.
Le immagini: Anthony Hopkins nei panni di un esorcista, ne Il rito (©Warner Bros 2011, regia di Mikael Håfström, dal romanzo di Matt Baglio Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi, 2009); un sacerdote in azione durante un rito; la copertina del libro L’indemoniata di Armando de Vicentiis.
Marco Cappadonia Mastrolorenzi
(LucidaMente anno VIII, n. 94, ottobre 2013)