Come ogni anno sono arrivate le vacanze estive, e puntualmente, con esse si intensificano gli abbandoni di animali domestici
Ogni anno, più di centomila animali domestici si ritrovano improvvisamente a essere considerati un peso, e quindi abbandonati dalle loro “famiglie”. Non è un caso che l’estate sia il periodo in cui la maggior parte di queste azioni abominevoli ha luogo poiché, in prossimità delle vacanze, molte persone non hanno voglia né interesse a informarsi riguardo strutture che potrebbero ospitare l’animale durante la loro assenza e, vittime della propria natura egoistica, trovano più comodo e inspiegabilmente “normale” lasciare l’animale abbandonato a se stesso.
Il più delle volte, il cane abbandonato viene recuperato disidratato, affamato, vittima del caldo e dell’indifferenza, e paradossalmente questa è quasi la prospettiva migliore. Molti altri, infatti, in preda al panico e allo shock dell’abbandono e della solitudine, finiscono per andare incontro alla morte; altri ancora vengono direttamente consegnati ai canili, dove viene almeno garantita loro la sopravvivenza e la possibilità di essere nuovamente adottati. È incredibile come la consegna del proprio amico a quattro zampe a una struttura come un canile municipale possa essere considerata quasi la scelta più dignitosa, paragonata allo scaricare la povera creatura da una macchina in corsa nel bel mezzo di una strada o di una campagna.
Così, più di mille volontari ogni estate effettuano ronde organizzate lungo le autostrade per soccorrere prontamente gli animali abbandonati prima che incorrano in qualche pericolo mortale, e quindi portarli in qualche struttura dove possano essere recuperati e resi idonei per una successiva (e si spera non remota) possibilità di vita. Al fine di far fronte a questa problematica sempre più sentita non solo dai volontari animalisti, ma da un sempre maggiore numero di popolazione sensibile e sensibilizzata al tema dell’abbandono grazie anche a numerose campagne pubblicitarie di note associazioni come Lav (Lega anti vivisezione), Oipa, Enpa e Lega nazionale per la difesa del cane, sono stati effettuati grossi progressi per agevolare l’accesso degli animali domestici all’interno delle strutture vacanziere.
Hotel, spiagge, campeggi e villaggi turistici stanno cominciando ad aprire le loro porte anche a ospiti “non umani”, garantendo loro la possibilità di poter trascorrere le vacanze con la propria famiglia e non sul ciglio di una strada in attesa. Purtroppo, i progressi da effettuare per quanto riguarda il tema dell’abbandono sono ancora molti, la consapevolezza, soprattutto per le persone meno sensibili a questo tema, è limitata e l’informazione scarseggia. I canili sono sempre pieni, i volontari troppo pochi per far fronte alle numerose emergenze e le campagne di sensibilizzazione non sembrano portare a risultati consistenti.
Sara Del Dot
(LucidaMente, anno IX, n. 103, luglio 2014)

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