Presso l’Università Primo Levi giornata di studio su “Diverse normalità. Tanti modi di essere genitori”
Cos’è la normalità? Se la assumessimo come dato quantitativo, vale a dire come “maggioranza numerica” del 50%+1 di un gruppo sociale più o meno ampio, ci troveremmo di fonte a evidenti paradossi. In una popolazione con un’altezza media inferiore a 1,70 cm, sarebbero “anormali” tutti quelli più alti, o in una nazione con un 80% di persone coi capelli scuri, sarebbero “diversi” i biondi o i rossi o i castani.
E, poi, basterebbe accennare al famoso racconto di Herbert George Wells Il paese dei ciechi (The Country of the Blind, 1904). Il protagonista della storia, Nuñez, in seguito a una rovinosa caduta, finisce in un’isolata valle dell’Ecuador, abitata da una popolazione cieca da generazioni, eppure – essendosi adattata – capace di condurre un’esistenza attiva e pure di pervenire a una florida civiltà. Ma, quando essa si accorge delle strane protuberanze nel viso dell’ospite e, in seguito, le ritiene dannose per avere un’intelligenza “normale”, gliele vuole “eliminare”.
In realtà il concetto di “normalità” è essenzialmente culturale e morale. La normalità è quella condizione che noi riteniamo, a causa di tradizioni o pregiudizi, essere ideologicamente “normale”, anche quando in termini quantitativi – e già questo sarebbe un criterio errato – è ormai “minoranza”. Uno dei casi più lampanti è quello del modello famigliare. Ancora tutti abbiamo in testa una “famiglia normale” composta da un padre, una madre, due figli. Eppure, questa famiglia “ideale” in Italia costituisce ormai una piccola minoranza. Tuttavia, sembra che nessuno se ne sia accorto.
Per discutere su normalità/diversità, sui nuovi modelli di famiglia e sul ruolo in costante cambiamento dei genitori, a Bologna, presso l’Università “Primo Levi” (via Azzo Gardino 20/B), sabato 25 febbraio, dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17, a cura di Giovanna Basile, Elisabetta Cammelli, Donatella Fabbroni e Sabrina Vaccaro, è stata organizzata una giornata di studio. Il titolo dell’incontro è Diverse normalità. Tanti modi di essere genitori.
Ore 10,00: La funzione genitoriale nelle famiglie che cambiano (Laura Fruggeri, professore ordinario di Psicologia sociale, Università di Parma).
Ore 11,00-11,30: coffee break.
Ore 11,30: C’è un modo “normale” di essere genitori? Tavola rotonda con la partecipazione di genitori con diverse esperienze, coordinata e introdotta da Maria Cristina Koch, psicoterapeuta, formatrice e counselor.
Ore 14,30: Family’s movies, contributo video sul tema.
Ore 15,00: I professionisti si interrogano. Riflessioni sulle pratiche nei servizi. Tavola rotonda coordinata e introdotta da Elvira Nicolini, psicoterapeuta psicoanalitica, presidente dell’Associazione di psicoanalisi sulla coppia e sulla famiglia. Partecipano: Lorella Bertelli, pedagogista, Servizi prima infanzia, Quartiere Porto; Elisa Ceccarelli, già presidente del Tribunale per i minorenni Emilia-Romagna, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Tiziana Giusberti, psicologa referente, centro adozioni Distretto Casalecchio di Reno; Carlo Passarelli, psicologo, consultorio familiare asl Bologna.
Vedi anche: Per le “famiglie separate”.
Rino Tripodi (LM MAGAZINE n. 22, 14 febbraio 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 74, febbraio 2012)