Sarà il Vecchio Ghetto ebraico di Roma l’ideale palcoscenico della IV edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica, in programma dal 17 al 21 settembre. La zona della Capitale, recentemente restaurata, dove la vita degli ebrei è viva, diventa la scena di un evento culturale unico, tutto dedicato all’ebraismo. Protagonisti indiscussi sono alcuni tra gli scrittori più affermati al mondo, insieme a una selezione delle voci più interessanti del panorama letterario internazionale.
Il pubblico del festival avrà l’occasione di incontrare, tra gli altri, A. B. Yehoshua, Howard Jacobson, Menashe Kadishman in quei luoghi millenari intorno al Portico d’Ottavia, autentici testimoni di eventi storici, culla della cultura ebraica e nazionale italiana.
Si parte dalla letteratura per arrivare alla musica e all’arte, in un percorso di mostre, eventi tematici, visite guidate ai luoghi ebraici e uno straordinario concerto “Jewish Jazz” del grande jazzista israeliano Daniel Zamir.
L’eccezionale inaugurazione del Festival sarà sabato 17 settembre al Tempio di Adriano, con il celebre scrittore israeliano A. B. Yehoshua intervistato dal giornalista Marino Sinibaldi, con appuntamenti in diversi luoghi del Vecchio Ghetto, dal Museo Ebraico di Roma alla Ermanno Tedeschi Gallery, al Palazzo della Cultura.
Al Talmud, prossimamente tradotto in italiano, è dedicata l’intera giornata di domenica 18 settembre, con alcuni tra i più lucidi e profondi talmudisti sia dal campo laico sia da quello religioso: Stefano Levi Della Torre, Roberto Della Rocca, Haim Baharier. L’obiettivo è avvicinare il pubblico al Talmud, preparare il campo per la pubblicazione di questo enorme compendio di saggezza, iniziando a condividerne il fascino, la profondità e la filosofia fin da subito, in modo accessibile a tutti e con un approccio universale.
Nella stessa giornata, al Museo Ebraico inaugura una mostra sulla storia del Talmud a Roma, con alcuni tra i più antichi esemplari al mondo di questo testo di inesauribile saggezza.
Restando nel campo dell’arte, la Ermanno Tedeschi Gallery presenta il 19 settembre, alle ore 18,30, la mostra del più celebre artista israeliano, lo scultore e pittore Menashe Kadishman, che presenzierà l’evento e le cui opere si trovano in collezioni pubbliche e private dagli Stati Uniti al Canada, dalla Costa Rica alla Germania, dal Giappone al Regno Unito. La mostra rimarrà aperta fino al 30 novembre 2011.
Sempre il 19 settembre il pubblico del Festival avrà modo di incontrare la scrittrice, attivista per i diritti civili, Ronit Matalon, una delle più apprezzate voci della letteratura israeliana, che presenterà il suo ultimo romanzo appena tradotto in italiano.
La chiusura del Festival, mercoledì 21 settembre, è affidata al vincitore del Man Booker Prize 2010 Howard Jacobson, scrittore, romanziere e umorista britannico, e al grande jazzista Daniel Zamir, tra i musicisti e compositori più importanti di Israele.
La quarta edizione del Festival Internazionale di Letteratura Ebraica nasce dal desiderio di raccontare storie attraverso la voce degli scrittori e dei libri, condividere esperienze di vita che siano capaci di essere testimonianza ed esempio di vitalità e di ispirazione per ogni ascoltatore e lettore. A partire dalle storie talmudiche, passando per la Spagna medioevale, attraverso l’Europa del ’900, fino al mondo contemporaneo e all’Israele del futuro.
(LucidaMente, 6 settembre 2011)
(f.f.)