La Finlandia offre varie possibilità occupazionali, che possono interessare anche i giovani italiani. Ce ne parlano due connazionali residenti a Helsinki
La crisi economica spinge ormai molti giovani italiani a trasferirsi all’estero in cerca di lavoro, soprattutto verso gli stati del Nord Europa. Per LucidaMente abbiamo sentito Nicola Occhipinti e Flavia Di Nola, due italiani residenti a Helsinki, per capire come si vive oggi in Finlandia e quali opportunità di lavoro ci siano per i giovani.
Occhipinti è capo dell’Ufficio consolare dell’ambasciata d’Italia a Helsinki e ci ha fornito dei dati sulla presenza degli italiani in Finlandia e alcune informazioni sulla situazione occupazionale finnica: «Presso l’anagrafe dell’Ufficio consolare dell’Ambasciata d’Italia in Finlandia sono iscritti 3.100 connazionali (con tendenza in deciso aumento). L’occupazione giovanile in Finlandia versa in condizioni certamente peggiori rispetto a cinque anni fa. Gli effetti della crisi internazionale si sentono, infatti, anche in questo stato».
Flavia, di origine romana, dal 2003 ha preso la nazionalità finlandese e ha assunto il cognome Di Nola-Vatanen. Quando dieci anni fa si è trasferita a Helsinki, sapeva già parlare finnico ed era in possesso di una laurea in Filosofia: ha iniziato presto a lavorare con contratti a progetto, occupandosi anche di musica. Flavia ci ha parlato, innanzi tutto, degli italiani residenti in Finlandia e della conoscenza che i finlandesi hanno dell’Italia: «Molti italiani si sono trasferiti in Finlandia per lavoro. Qui esiste anche il circolo degli italiani, ma gli iscritti sono poco più di un centinaio. Dell’Italia i finlandesi conoscono soprattutto zone turistiche come la Sicilia, la Sardegna, la Toscana, il Lago di Garda e il Lago Maggiore. Le notizie che arrivano in Finlandia riguardano soprattutto Firenze, Milano, Napoli, Roma, Venezia».
Flavia si è poi soffermata sulla condizione di vita dei giovani finlandesi: «Compiuti i 18 anni, in genere i figli vanno a vivere per conto proprio e i genitori non hanno più l’obbligo del loro mantenimento. I giovani che continuano gli studi hanno diritto a sussidi pubblici, per potersi pagare vitto e alloggio, e hanno accesso a un mutuo statale garantito con tassi d’interesse molto bassi. La maggioranza degli studenti svolge un’attività lavorativa in estate e/o un lavoro part-time durante l’inverno per sopperire alle spese di mantenimento. Non è difficile, come in Italia, trovare lavoro attinente al percorso di studi svolto, ma la crisi economica è arrivata anche qui e sono state licenziate tante persone, anche in grandi aziende come la Nokia o la Finnair, la compagnia aerea di bandiera. Le assunzioni sono diminuite e la concorrenza tra i disoccupati è elevata. Essenziale per trovare lavoro è saper parlare il finlandese e, in caso di mansioni svolte a contatto con il pubblico, anche un po’ di svedese, seconda lingua ufficiale della Finlandia. A Helsinki si trovano anche lavoratori stranieri che parlano solo inglese: alla Nokia, per esempio, è questa la lingua ufficiale, usata anche dai camerieri di alcuni ristoranti del centro, o da chi svolge lavori manuali in imprese di pulizie o di muratura».
Flavia, infine, ci ha fornito utili informazioni su come trovare lavoro in Finlandia: «In Finlandia c’è una scuola o un corso per tutto, anche per lavori che in Italia s’improvvisano, e di preferenza viene assunto chi ha fatto un corso specifico. Il Työvoimatoimisto è l’ufficio statale che si occupa del collocamento: offre aiuto quando si cerca lavoro, inserisce i curricula nella sua banca dati, fornisce consulenze gratuite su varie problematiche, consigliando anche come aprire attività lavorative in proprio. Ci sono poi uffici di collocamento privati,più specializzati, quali Aarresaari (per il laureati o per lavori all’università), Eilakaisla (per lavori interinali) e Seura (per lavori manuali, sociali oeducativi) e, ancora, gli spazi dedicati alle offerte di lavoro presenti su quotidiani popolari come Oikotie (il giornale principale della Finlandia) ed Helsingin Sanomat, che la domenica pubblica gli annunci di lavoro, anche di grandi società.
Il Työvoimatoimisto è l’ufficio al quale bisogna iscriversi se si vuole avere accesso al sussidio di disoccupazione. Nel caso degli stranieri che vivono in Finlandia, l’ufficio offre corsi di lingua gratuiti di 7 ore al giorno per 5 giorni a settimana, con obbligo di frequenza; se si viene ammessi a un corso di lingua, si riceve il sussidio di disoccupazione. Ai disoccupati vengono offerti corsi di perfezionamento, si insegnano nuovi lavori e vengono anche fornite possibilità di tirocinio retribuito (poco, ma pur sempre, pagato). Tuttavia, la premessa essenziale per ricevere il sussidio di disoccupazione è accettare qualunque lavoro venga offerto. Ci sono, inoltre, degli incentivi per assumere i giovani al di sotto dei 30 anni, i quali, se hanno frequentato solo le scuole dell’obbligo e il liceo, vengono prima indirizzati a seguire corsi di specializzazione che danno diritto a un sostegno economico da parte dello Stato.
Ai giovani laureati e a chi ha frequentato le scuole di specializzazione viene rilasciata la Sanssi-kortti, che consente, in caso di assunzione presso ditte private, di ricevere una parte dello stipendio dallo Stato (700 euro al mese per un massimo di 10 mesi, o per 24 mesi se, per motivi d’invalidità, la persona ha più difficoltà a trovare lavoro). Per i ragazzi fino a 25 anni, o per i laureati al di sotto dei 30 anni, c’è una Youth guarantee, cioè la garanzia che, iscrivendosi all’ufficio di collocamento, entro 3 mesi verrà loro offerto un lavoro o un tirocinio retribuito, oppure sarà loro consentito di approfondire gli studi. Tuttavia, se fino a poco tempo fa la situazione era buona, ora anche qui si sente il peso della crisi. Molte grandi imprese preferiscono collocare le industrie in Paesi dove la manodopera è meno cara, o comunque ridurre all’osso il personale, e in generale ci sono meno sussidi statali per tutto. La crisi c’è e si vede anche qui».
Le immagini: in apertura, panorama di Helsinki (autori: Mikko Paananen, Majestic, Ilmari Karonen; fonte: http://it.wikipedia.org); nel servizio: foto di Nicola Occhipinti e di Flavia Di Nola-Vatanen; bandiera della Finlandia.
(LucidaMente, anno VIII, n. 96, dicembre 2013)