Due immagini di pontefici molto diversi e la speranza del cambiamento. Le riflessioni di Paolo Bancale, direttore di “NonCredo”
Il seguente testo è estratto dagli archivi di NonCredo. La cultura della ragione, «volume bimestrale di cultura laica». Abbonandosi a NonCredo, in un anno si possono ricevere a casa propria 600 pagine, con oltre 300 articoli come questo, ma inediti. Il costo? Meno di un caffè al mese: formato pdf 17,00 euro; formato cartaceo 29,90 euro: http://www.noncredo.it/abbonamenti.html.
La prima foto mostra il “vicario” di un grande povero, apologeta dei poveri e della povertà come virtù, Gesù di Nazareth, portato a braccia su una portantina circondato da sfarzo e da flabelli come un satrapo asiatico. L’altra foto mostra un papa che il giorno dopo la sua elezione si reca in abito bianco all’albergo dove ha alloggiato da cardinale prima del conclave per pagare di persona il conto e ritirare i suoi effetti personali. Quanto tempo è trascorso tra queste due foto? Secoli, millenni? No, solo anni, ma anni che pesano come ere geologiche.
Questo sì che è uno scontro di culture e di civiltà sbattuto in faccia al mondo della conservazione. Dopo averci mitridatizzato con veleni del corpo e dell’animo che ormai non ci scuotono più e che si chiamano pedofilia, dissolutezza, arrivismo, accumulazione di ricchezze, invadenza politica, tangenti, Ior, Sindona, Calvi, Sodano e Maciel con i suoi “legionari”, arroganza e arretratezza autoritaria nei diritti civili, esenzione fiscale e la costosissima imposizione dell’insegnamento scolastico della religione, ecco che ti arriva un papa che rinuncia all’appartamento papale, vive e mangia in pensione, cammina a piedi tra la folla, esautora le faide della curia, fa il parroco invece del monarca assoluto, quale di fatto è il papa romano.
Forse è la persona giusta per squarciare l’oscurantismo inefficiente dei regimi clericali cattolici, che hanno perso pure la faccia di fronte a una società che sa ciò che vuole e lo ha ottenuto malgrado loro: divorzio, interruzione di gravidanza, antifecondativi, bioetica, “scattolizzazione” della società, avanzata degli aggiornati protestanti, diffusione delle rivali moschee, da “vergini al matrimonio” alle vacanze insieme dei giovani, dèbacle completa con la scienza in tutti i suoi comparti. Ma tanto resta ancora da smantellare: una dissenteria di feste religiose e una oscena ostentazione di crocifissi in luoghi prerogativa dello Stato italiano, un immorale concordato portatore di immorali conseguenze, omofobia e diritti civili, una religione tra le tante che invece gode di privilegi da religione di Stato, un quinto di tutti gli immobili in Italia di scandalosa proprietà ecclesiastica cattolica…
Francesco, per favore, continua a essere povero, democratico ed essenziale: puoi essere l’uomo del cambiamento, dell’interiorità della religione, della libertà di coscienza, della solidarietà tra tutti e della carità ai bisognosi. La laicità ripaga e il “libera Chiesa in libero Stato” ti darebbe ascolto, prestigio e un posto nella Storia di questo Paese. E, forse, il numero impressionantemente calante dei cattolici in Italia potrebbe risalire: si chiama “effetto libertà”.
Paolo Bancale – direttore responsabile del «volume bimestrale di cultura laica» NonCredo. La cultura della ragione (dall’archivio della rivista)
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(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)
SAN FRANCESCO ARGENTINO
“Questa mattina ho celebrato la Santa Messa con alcuni militari e con i parenti di alcuni caduti nelle missioni di pace che cercano di promuovere la riconciliazione……-.”
Queste sono le parole pronunciate dal Santo Padre domenica 2 giugno . Santo Padre e Santa guerra.
Speriamo che ora nessuno metta più in dubbio che quelle che l’Italia sta conducendo al servizio degli USA, si trattano di missioni di pace.
Se quel senza Dio di Gino Strada continua a farci vedere foto, filmati o scritti su migliaia di bambini mutilati dalle nostre mine antiuomo o “PAPPAGALLI VERDI” come queste vengono chiamate in loco è uno SPERGIURO.
Tutti sappiamo che il SANTO PADRE parla in nome di Dio così come altri predecessori dai nomi come HITLER, VIDELA, PINOCHET. Naturalmente tutti amici di Dio e del Vaticano.
Propongo all’attuale governo BERLETTA di promulgare una legge per mettere al rogo Gino Strada e tutti i suoi sostenitori.
BASTA CON I SENZA DIO!!!
Al ROGO, AL ROGO….!!!