Il presidente della Regione Emilia-Romagna indagato: il rischio del processo mediatico di massa o della speculazione politica. Intervento dalla sezione Filippo Turati di Bologna del Partito socialista italiano
Vasco Errani ha ricevuto di recente una notifica di fine indagine, in merito alla vicenda giudiziaria riguardante la cooperativa Terremerse di Bagnacavallo. Il presidente della Regione Emilia-Romagna risulta indagato per falso ideologico in atti pubblici.
Chiederne le dimissioni appare un controsenso per chi, come noi, si proclama garantista. Il garantismo è una colonna del nostro sistema giuridico e non può essere soggetto a eccezioni. Infatti l’articolo 27 della nostra Costituzione afferma: «La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva». In Italia esistono tre gradi di giudizio e, finché non viene pronunciata una sentenza, per un indagato deve valere la presunzione di non colpevolezza, indipendentemente dalle funzioni svolte.
Secondo un’indagine dell’Eurispes, solo il 28,6% dei processi si conclude poi con l’emissione di una sentenza e solo il 51,4% di queste è una sentenza di condanna: il 23,1% è di assoluzione e il 21,2% sancisce l’estinzione del reato. Nei casi di estinzione di reato, per il 63,6% la causa è la prescrizione, per il 14,1% trattasi di remissione di querela e per il 4% di oblazione, ovvero pagamento.
Forse è inutile alimentare le polemiche sulle lungaggini del sistema giudiziario italiano, ma è evidente sottolineare come un lungo processo mediatico possa portare a seri danni morali, in particolare a coloro che svolgono attività pubbliche. La credibilità e la rettitudine di una persona non possono essere messe in dubbio sulla base di accuse non ancora verificate.
Pertanto non intendiamo strumentalizzare per fini politici una vicenda giudiziaria tuttora in corso e auspichiamo che la giunta regionale continui a svolgere i propri compiti nel migliore dei modi, nel rispetto della volontà elettorale dei cittadini. Errani dovrebbe continuare a ricoprire il suo ruolo di presidente fino alla fine del procedimento penale che lo riguarda o fino alla fine del suo mandato qualora risultasse, come ci auguriamo, estraneo ai fatti.
Carmela Carnevale – Sezione Filippo Turati di Bologna del Partito socialista italiano
(LucidaMente, anno VII, n. 76, aprile 2012)