Quando un destino malvagio distrugge le speranze di due vite
Era una ragazza, una donna rumena. Venuta in Italia per racimolare qualche risparmio e quindi poter tornare in patria, dove le cose costan meno.
C’era riuscita. Lavorando e facendo di tutto, aveva messo insieme quanto le avrebbe permesso di comprar casa e vivere decentemente. Era tornata da poco in Romania.
Aveva un altro sogno. Quello di avere un bambino. Anche senza padre, anche sapendo del rischio cui andava incontro per una terribile malattia già diagnosticata.
E l’ha tenuto in grembo. Per qualche mese. Con la speranza che si verificasse il miracolo, che almeno la nuova creatura potesse venire alla luce, vivere. Ma, in un giorno di gennaio di quest’anno, il male incurabile, dopo averle logorate, ha reciso violentemente entrambe le vite.
Lianka, dolce creatura fatta della sostanza dei sogni, che il cielo dove senz’altro tu adesso dimori ti sia tenero e benevolo più della terra in cui hai vissuto.
(r.t.)
(LM EXTRA n. 27, 16 gennaio 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 73, gennaio 2012)