Il consumo tende sempre più verso gli articoli naturali, mentre resta salda la fiducia nelle marche più famose
La crescita dei prodotti di bellezza bio sembra inarrestabile: oggi i brand che si ispirano ai prodotti realizzati con materie prime del tutto naturali riescono a coprire fino al 21% del mercato. D’altra parte, i consumatori italiani sono molto più attenti alla composizione dei prodotti beauty rispetto alle controparti europee, con una preferenza netta verso ingredienti naturali molto alta (circa il 63% contro il 53%). Sono questi i dati che derivano dalla ricerca dell’Osservatorio Beauty L’Oréal dello scorso luglio, dedicata a Le donne italiane e la cura della pelle. Vediamo quali numeri e trend nel 2019 hanno riguardato il mercato del beauty.
L’approccio dei consumatori ai prodotti di bellezza
Per la realizzazione di questa ricerca, L’Oréal Italia ha utilizzato svariate fonti (report Ipsos, indagini statistiche GfK e dati dai produttori più diversi). Ebbene, il risultato più chiaro che ne deriva restituisce il quadro di un mercato costantemente in crescita, a dispetto della contrazione generale dei consumi, trainato in particolar modo dalla domanda e dall’offerta di prodotti completamente bio o, comunque, d’ispirazione naturale. Questi, oggi, si attestano a una quota di mercato pari al 21%, mentre per la restante parte la domanda si concentra su prodotti sempre più supportati dalla ricerca scientifica e dermatologica.
Tutto ciò dimostra, peraltro, la maggior attenzione che le acquirenti italiane hanno nella valutazione degli ingredienti dei cosmetici e prodotti per la cura del corpo, con una percentuale del 55% contro il 46% in media delle donne europee; inoltre, come si è detto, il 63% delle intervistate dichiara di preferire i prodotti realizzati con ingredienti naturali, contro il 53% della media europea.
Quanto conta la cosmesi per i consumatori italiani?
La quasi totalità dei consumatori italiani considera la categoria Skincare irrinunciabile (circa il 93%) e, quanto meno per le donne, si vive la fase del loro acquisto come un momento di puro divertimento (85%). Sempre dal punto di vista della fase di ricerca e selezione, sono moltissimi gli italiani che gradiscono acquistare all’interno di un ricco assortimento (di cui un esempio può essere il nuovo catalogo Stanhome): infatti, 9 italiani su 10 preferiscono rivolgersi a marchi storici o comunque affermati, apprezzando la sempre più ampia selezione di prodotti cosmetici bio proposti dalle case produttrici più diffuse.
Venendo alle categorie di prodotti che risultano al centro delle abitudini di acquisto dei consumatori italiani, gli articoli solitamente più utilizzati sono quelli relativi alla cura del viso e, in particolare creme (per il 71% degli intervistati) e maschere (34%), le quali vengono scelte all’interno delle categorie idratanti (per circa il 55%) e, per il resto, in quelle antiage. D’altra parte, il 42% delle donne ha dichiarato che l’utilizzo dei prodotti di bellezza è in buona parte finalizzato all’obiettivo di apparire più giovani.
Ciò si riflette anche sulle prospettive di impiego dei cosmetici da parte delle consumatrici lungo l’arco della propria vita. Infatti, la ricerca L’Oréal dimostra che fino ai 35 anni in media per la cura del viso si prediligono prodotti antietà e di prevenzione rispetto al passaggio del tempo. Tra i 35 e i 55 anni, invece, le creme di bellezza hanno una maggior incidenza nel tentativo di combattere rughe e segni ormai visibili, e dunque le consumatrici tendono a concentrarsi verso prodotti maggiormente efficaci. Infine, dopo i 55 anni la cura del viso si affianca ad altri “interventi” di benessere destinati a tutto il corpo, in aggiunta o in sostituzione rispetto all’attività sportiva.
Viceversa, per quanto riguarda i prodotti legati alla pulizia del corpo, questi sono al contempo considerati fondamentali, ma generano un minor coinvolgimento “emotivo” da parte delle consumatrici, rimanendo sostanzialmente trasversale lungo le differenti fasce d’età. Tra i prodotti di igiene più in voga ci sono tonici, maschere e acque micellari, che negli ultimi anni hanno surclassato i tradizionali struccanti e latti detergenti.
Il ruolo dei brand
L’ultimo aspetto che si evince dallo studio condotto dalla celebre casa di produzione cosmetica francese riguarda il ruolo delle marche produttrici rispetto alle abitudini di consumo nel settore beauty. Sotto questo profilo, anche se gli acquirenti tendono a sperimentare le novità riguardanti i prodotti innovativi e gli ingredienti naturali applicati a questo campo, la grandissima parte degli stessi (circa il 92%) preferisce ricorrere a brand già noti, anche perché la fiducia rispetto ai brand rappresenta per oltre il 41% degli italiani uno dei fattori principali nell’acquisto.
Naturalmente, questo elemento è influenzato dal fatto che le case produttrici riescono continuamente a produrre prodotti credibili ed efficaci, anticipando e assecondando la volontà dei consumatori di ricorrere a ingredienti naturali e a tecniche di produzione sempre più ecocompatibili.
Le immagini: a uso gratuito da Pixabay.com.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XIV, n. 168, dicembre 2019)