L’interpretazione dell’inquietante personaggio creato dal geniale regista Fritz Lang nel video dei Propaganda, gruppo di musica elettronica tedesco degli anni Ottanta
Il clima invernale induce a visioni angoscianti. Se a novembre, nella nostra rubrica di video, avevamo proposto l’apocalisse tenebrosa e totale della poesia Darkness (vedi «Il sole radioso si era spento») di George Byron, questo mese sottoponiamo ai lettori la visione di un clip altrettanto “dark”: Dr. Mabuse, singolo di grandissimo successo (1984) dei Propaganda.
Ma l’inquietante personaggio di Mabuse non è stato creato dal gruppo di musica elettronica tedesco. Ipnotico criminale manipolatore delle coscienze, alter ego di Adolf Hitler ante litteram e metafora del nazismo, è un’invenzione cinematografica del regista tedesco Fritz Lang (il geniale creatore di Metropolis, 1926), che a sua volta lo rielabora dall’omonimo romanzo (Dr. Mabuse, der Spieler, 1921) dello scrittore lussemburghese Norbert Jacques.
La trilogia di Lang è composta da Il dottor Mabuse (1922), Il testamento del dottor Mabuse (1933) e Il diabolico dottor Mabuse (1960). Altri sei film minori imperniati sul sinistro personaggio sono girati tra il 1961 e il 1972, mentre anche il francese Claude Chabrol si cimenta nel 1990 in un Doctor M. (Dr. M) dal sapore orwelliano. La reinterpretazione di Mabuse da parte dei Propaganda è, ovviamente, libera e originale; ed efficace, impregnata com’è di espressionismo germanico.
(n.m.)
(LucidaMente, anno VIII, n. 96, dicembre 2013)