Vincenzo Di Michele ricostruisce le vicende di “Pino Wilson vero capitano d’altri tempi” (Fernandel)
Un giorno Silvio Piola commentò: «Certo che il segreto della Lazio è proprio in quell’omino con la fascia che gioca lì dietro!». Così aveva inquadrato perfettamente il valore calcistico e la personalità di Giuseppe Wilson. Che si trattasse di un giocatore al di sopra della media lo dicono i numeri: quasi 400 presenze con la maglia biancoceleste e quasi sempre con la fascia di capitano al braccio.
E, poi, la militanza nella Nazionale italiana e la sua convocazione ai Mondiali del 1974 in Germania, l’anno del primo, storico scudetto conquistato dai laziali, una squadra di matti, con allenatore l’“equilibrato” Tommaso Maestrelli. Il saggista Vincenzo Di Michele ha inteso rievocare la figura dello storico capitano biancoceleste in Pino Wilson vero capitano d’altri tempi. La biografia ufficiale (Fernandel, pp. 176, € 12,00). Era, infatti, un giocatore molto richiesto sul mercato e corteggiato dagli altri club. Eppure, non cambiò mai maglia, nonostante le allettanti proposte economiche d’oltreoceano. E, ancora, fu uno dei pochi che conseguì una brillante laurea, quando era ancora nel pieno dell’attività calcistica e, per di più, sposato e con due figli.
C’è però anche un lato oscuro, che viene indagato nel libro. Le ragioni per cui un personaggio-simbolo come Wilson – peraltro cresciuto in una famiglia benestante, borghese e di ancorati e sani principi – sia stato coinvolto nei primi anni Ottanta nella vicenda del calcio scommesse. Anche considerando, in particolar modo, il suo successivo comportamento. Infatti, in una sorta di autopunizione, non solo stracciò il contratto che la Lazio gli aveva sottoscritto per il ruolo di dirigente, ma si allontanò per molti anni dall’ambiente calcistico.
Il volume sarà presentato a Roma lunedì 6 maggio, alle ore 18, al Due Ponti Sporting Club (via dei Due Ponti, 48/a), alla presenza di alcuni dei calciatori che hanno reso grande la storia della Lazio.
(n.m.)
(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)