Non soltanto nuove immatricolazioni: l’usato è restato ed è sempre vivo grazie proprio alle contrattazioni attraverso la Rete
È stato uno dei settori che ha risentito maggiormente della crisi economica: una deriva del tutto negativa che ha trovato riflesso in un sostanziale dimezzamento delle compravendite. L’anno che stiamo vivendo e quello passato, il 2015, sono stati i primi a segnare una leggera inversione di tendenza.
Tuttavia, il dato è da prendere con le molle in quanto figlio di un lunghissimo periodo di contrazione. Una crisi strutturale che, dal 2008, ha portato il numero delle immatricolazioni a crollare quasi del 50%. Si è provato in tanti modi a riportare in auge questo settore che poi, storicamente, ha sempre funzionato da volàno per l’economia nostrana. Dagli incentivi alla nascita di nuovi segmenti del mercato: si pensi alla riscoperta del leasing o all’affitto a lungo termine, strumenti che stanno iniziando a dare qualche frutto soltanto adesso. Quanto fin qui detto riguarda le nuove immatricolazioni: perché, di contro, il dato relativo al mercato dell’usato ha vissuto momenti di sostanziale calma, senza eccessivi scossoni.
Forse perché gli italiani non rinunciano per loro natura a cambiare l’auto; e, nel caso non se ne possano permettere una nuova, meglio virare sull’usato. Certo è che a rendere più frizzante il settore dell’usato hanno contribuito alcune novità che hanno in comune il web come strumento promotore; la maggior parte delle compravendite di auto usate avviene oggi tramite la Rete. Uno stravolgimento assoluto del mercato che ha giovato delle nuove tecnologie multimediali. Si pensi ai tanti portali di settore nei quali domanda e offerta si incontrano come in una piazza virtuale. O ai più recenti servizi di compro auto usate, moderni intermediari che utilizzano internet per venire incontro alla necessità di chi vuole vendere la propria auto in tempi rapidi.
Niente di cui stupirsi; il web è riuscito a portare stravolgimenti totali nelle abitudini degli utenti. In tutti i campi. Il settore dell’auto è stato solo l’ultimo in ordine di tempo a esserne investito. In sostanza, sembrano essere ormai alle spalle i tempi in cui ci si rivolgeva al concessionario di fiducia o a riviste specifiche di settore. Negli ultimi anni a crescere in modo esponenziale sono stati siti web di intermediazione e piattaforme di valutazione e comparazione dove gli utenti possono dare libero sfogo al fai da te. E gli strumenti per poter accedere a questi mercati virtuali sono ormai pc, smartphone, tablet e altri dispositivi sempre all’insegna del 2.0. La rivoluzione della Rete è sempre più in essere. E ci sta passando davanti agli occhi giorno dopo giorno, in modo così veloce da non lasciarci il tempo per renderci conto di cosa stia realmente succedendo.
(n.m.)
(LucidaMente, anno XI, n. 129, settembre 2016)