È da poco iniziata la nuova stagione calcistica. Fra sorprese e riconferme, ecco come si sono mosse le 20 squadre del nostro massimo campionato
Atalanta, voto 6. Campagna acquisti senza infamia e senza lode per la Dea. Gli esterni richiesti dal nuovo mister Gasperini sono arrivati soltanto in parte, ma il ritorno in Italia di Paloschi è stato senza dubbio un colpo degno di nota.
Bologna, voto 5. Il caso Diawara è sintomatico del caos che ha regnato in estate fra i rossoblù. Mercato deludente, salvato soltanto in parte dall’arrivo sul gong di Viviani.
Cagliari, voto 6,5. Ottima squadra, quella allestita in estate dal ds Capozucca, con tanti colpi di spessore e la ciliegina sulla torta Borriello che, a Cagliari, sembra vivere una seconda giovinezza. I sardi, dopo essersi imposti nel campionato cadetto lo scorso anno, sembrano poter dire la loro anche in A.
Chievo Verona, voto 5,5. Per i clivensi mercato all’insegna dell’immobilismo. Le cessioni sono state poche, ma altrettanto pochi i volti nuovi dalle parti del Bentegodi. La squadra c’è, ma si poteva fare di meglio.
Crotone, voto 5. Alla storica promozione in A non è seguito un mercato all’altezza. Troppi pochi i punti fermi nella squadra di Nicola. La salvezza sembra un miraggio.
Empoli, voto 5. Ennesima rivoluzione per i toscani che, dopo aver smembrato l’anno scorso la squadra che fu di Sarri, cedono in estate cardini della squadra quali Paredes, Rui, Tonelli e Zielinski. Il nuovo tecnico Martusciello avrà molto lavoro da fare.
Fiorentina, voto 5. Sembra ormai insanabile la frattura fra il patron Della Valle e la piazza viola. La situazione, già incandescente, è infatti ulteriormente peggiorata in seguito all’ultimo mercato, fatto di tanti giovani dai nomi poco altisonanti. I tifosi vogliono (e si meritano) di più.
Genoa, voto 5,5. I rossoblù, agli ordini del nuovo tecnico Jurić, hanno iniziato alla grande il campionato, nonostante la campagna acquisti estiva sia stata poco entusiasmante. Non aver ceduto Rincon l’ultimo giorno di mercato ha salvato il Grifone da un’insufficienza più ampia.
Inter, voto 7. Faraonica la campagna acquisti messa in atto dal nuovo gruppo cinese Suning. La squadra si è indubbiamente rinforzata, ma, forse, i tanti milioni potevano essere investiti meglio.
Juventus, voto 9. Indubbiamente la regina del mercato. Prima strappa alle dirette rivali i loro giocatori copertina, poi realizza una plusvalenza monstre con la cessione di Pogba. Unico neo il mancato arrivo di un centrocampista di spessore.
Lazio, voto 6. Un’estate trascorsa nel pieno caos per la squadra di Lotito (dal caso Bielsa ai pochissimi abbonamenti, passando per la grana Keita), ma conclusasi con un mercato in fin dei conti soddisfacente. Un punto di forza potrebbe essere proprio la (quasi casuale) riconferma dell’allenatore Simone Inzaghi.
Milan, voto 4. Il cambio di proprietà in corso ha impedito che si potesse fare una vera e propria campagna acquisti. Il budget era sì limitato, ma poteva essere sicuramente impiegato meglio. Ennesimo mercato senza idee.
Napoli, voto 7,5. Perdere un campione come Higuain è un duro colpo da digerire, ma il ds Giuntoli è stato bravo a muoversi sul mercato e, con il gruzzoletto a disposizione, a investire su tanti giovani talentuosi, capaci di far rifiatare i titolari nei momenti clou.
Palermo, voto 3. Il presidente Zamparini in una sola estate è riuscito nell’ardua impresa di cedere i pilastri della scorsa stagione (Gilardino, Sorrentino e Vázquez), allestire una squadra non all’altezza e cambiare allenatore dopo sole due giornate. I rosanero sono una seria candidata alla retrocessione.
Pescara, voto 6,5. Promossi lo scorso anno dopo i playoff, gli abruzzesi si sono subito messi al lavoro per non sfigurare neppure in A. La cessione del bomber Lapadula è stata sì pesante, ma ben rimpiazzata dai tanti volti nuovi alla corte di Oddo.
Roma, voto 6. La vendita di Pjanić ai rivali della Juventus è una ferita ancora aperta, ma i giallorossi hanno saputo rialzare la testa. Fra i tanti colpi, da segnalare l’arrivo dell’ottimo Peres e la permanenza del giovane talento Paredes.
Sampdoria, voto 6,5. Campagna acquisti intelligente quella dei blucerchiati, fatta di tanti giovani interessanti e di un allenatore capace di lavorare con loro come Giampaolo. Stavolta il vulcanico presidente Ferrero sembra voler fare sul serio.
Sassuolo, voto 5,5. Gli emiliani stanno vivendo un vero e proprio sogno chiamato Europa, ma il mercato estivo non ha riservato grossi colpi. Le partenze di Sansone e Vrsaljko, non adeguatamente sostituiti, rischiano di pesare nell’economia della squadra.
Torino, voto 8. Forse la vera rivelazione del mercato estivo. Tanti i colpi che il presidente Cairo ha regalato ai suoi tifosi, uno fra tutti l’arrivo del portiere inglese Hart. Il Toro può sognare: un piazzamento europeo non è fuori dalla sua portata.
Udinese, voto 6. Per i friulani prima stagione dopo l’addio di Di Natale. Il mercato, come spesso accade dalle parti di Udine, è stato fatto all’insegna di tanti giovani poco conosciuti, ma dal grande potenziale. Vedremo chi sarà capace di affermarsi.
Le immagini: L’AtaHotel Executive di Milano, sede di tanti intrighi di mercato; Il colpo più roboante di questo calciomercato, Gonzalo Higuain, mentre mostra la sua nuova maglia; Zhang Jindong, chairman del gruppo cinese Suning, insieme a Erick Thohir.
Gabriele Bonfiglioli
(LucidaMente, anno XI, n. 129, settembre 2016)