Lo storico produttore di Vasco Rossi decide di esordire con un sorprendente singolo, che prende forma anche in un altrettanto imperdibile videoclip: “It’s a beautiful life” (Liquido Records)
Quanti non sopportano i fanatici dell’uso dell’angloamericano, che ci martellano con termini alla moda che potrebbero esser ben sostituiti da quelli della lingua italiana? Ancor di più l’insofferenza aumenta se le parole sanno tanto di efficientismo e tecnocrazia.
È questo che deve aver provato Guido Elmi, storico produttore di Vasco Rossi, nell’ascoltare una ragazza appena uscita da un master in comunicazione, che non faceva altro che mettersi in bocca cash, fashion, feedback, friendly, location, loop, luxury, meeting, staff, stand by, step by step, trading, ecc. E proprio prendendo come parole cardine tali termini, il buon Elmi ha creato It’s a Beautiful Life. Il brano è uscito lo scorso 10 giugno e dovrebbe fare da apripista a un intero album (dieci tracce, sempre prodotte da Liquido Records). Dalla musica e testo del singolo è scaturita quasi spontaneamente una storia: quella di un manager rampante (interpretato dallo stesso Elmi) accompagnato in automobile, di notte, alla ricerca di lusso e piaceri derivanti dal potere che trasuda dalla sua figura. È nato così un bel video dal curatissimo, affascinante, quanto onirico bianco e nero, nel corso del quale il protagonista affronta inquietanti apparizioni dal sapore lynchiano per terminare la propria corsa… lasciamo la sorpresa al lettore.
L’inquietante “viaggio al termine della notte” è ricco di citazioni e di riferimenti letterari e cinematografici, così come di richiami ad altri videoclip della patinata e edonistica stagione degli anni Ottanta. Vi ricordate i video con bellissime e affascinanti donne in auto con tipacci poco rassicuranti? Del resto, più di recente (2012) David Cronenberg ha ambientato un intero suo film (Cosmopolis) col protagonista in giro per New York entro una limousine…
Tornando all’aspetto prettamente musicale, la versione iniziale del brano, tutta di Elmi, è stata arricchita da Vince Pàstano, che vi ha inserito intrecci armonici e contrappunti melodici alla Ryūichi Sakamoto. Infine, Elmi ha completato l’opera con nuovi loop elettronici, una fuzz-guitar e un paio di synth bass, tutti arricchimenti ben apprezzabili nella traccia. Davvero special guest star Rockwell Knuckles, giovane rapper di Saint Louis, che compare – eccome! – anche nel video, dandovi l’impronta finale che spezza le iniziali, rassicuranti visioni del mondo e le stesse precedenti melodie musicali. Non sempre le tenebre notturne sono rischiarate dai potenti neon dei ricchi centri cittadini o dalle prime luci dell’alba. Il vagare senza meta eppure contaminato da singoli presagi lascia spazio all’azzardo, all’angoscia e a pericoli inattesi. Da non perdere.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno X, n. 114, giugno 2015)