Due libri nati dall’assistenza sanitaria della Caritas alla comunità cinese di Roma
Analisi, considerazioni, testimonianze, storie, strumenti. Più di 1.140 pazienti cinesi visitati presso gli ambulatori della Caritas di Roma negli ultimi cinque anni, la seconda comunità per accessi al servizio (9% del totale) dopo quella romena. Nascono da questa esperienza sociale i due volumi Una porta aperta. La salute come occasione di incontro con la comunità cinese e Le parole della salute. Glossario medico, realizzati dall’Area sanitaria della Caritas diocesana di Roma.
I testi raccolgono l’esperienza maturata negli ultimi anni con i pazienti di una delle comunità immigrate più numerose della Capitale, quella dei cinesi. Le persone assistite presso il Poliambulatorio della Caritas sono prevalentemente donne (62%) con un’età compresa tra 26 e 40 anni (50% del totale).
È una popolazione con un’accentuata “fragilità giuridica”: meno del 20% ha un permesso di soggiorno. La maggioranza ha un lavoro (60,5%), in particolare nella ristorazione (12,4% in totale, il 31% tra gli occupati maschi) e nei lavori domestici (11,6%, soprattutto donne), il 4% è studente. Circa il 20% ha un livello d’istruzione superiore e oltre il 4% ha studi universitari. Il 60% non ha alcuna conoscenza della lingua italiana e solo il 4,6% mostra di conoscerla abbastanza bene per comunicare correttamente. Per monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma, diventa una significativa occasione di integrazione sociale, «è un invito a vedere nell’altro una persona da incontrare, una storia da capire, una relazione da creare».
L’altro volume, Le parole della salute, è un glossario medico per interpreti, mediatori e pazienti di lingua cinese, a cura di Alessandro Listuzzi. Di semplice e immediata consultazione, nato dalla pratica clinica quotidiana degli ambulatori dell’Area sanitaria Caritas di Roma.
«Uno strumento agile – afferma Feroci – sperimentato dal vivo per la sua efficacia: prima qualche parola su un foglio dattiloscritto, poi qualche cosa di più, fino alle 7.000 parole di questo glossario che rappresentano dieci anni di storia, di incontri. Questa è un’opera originale, sono ‘parole della salute’. E per i cristiani la parola ha un valore creativo, in questo caso crea relazione e, speriamo, cura».
(f.f.)
(LucidaMente, 1 agosto 2011)