Arresti eccellenti nel mondo del calcio italiano. E a fine maggio è iniziato il secondo processo sportivo sulle gare truccate della stagione calcistica 2010-2011
Il 2 aprile scorso la Procura di Bari, nell’ambito dell’indagine sul “calcio scommesse”, ha disposto l’arresto del calciatore Andrea Masiello e di due suoi complici, mettendo sotto inchiesta anche altri otto ex giocatori dell’Associazione sportiva Bari. Il 28 maggio, su richiesta di Guido Salvini gip del Tribunale di Cremona, sono state poi arrestate diciannove persone, implicate nell’indagine Last Bet sulle scommesse clandestine. Nel mirino della magistratura cremonese sono finiti una quindicina di calciatori (tra cui i nazionali Leonardo Bonucci e Domenico Criscito e l’ex bomber interista Christian Vieri), insieme all’allenatore della Juventus Antonio Conte e al presidente del Siena Massimo Mezzaroma. Il 30 maggio la Procura di Napoli ha concluso le indagini su due ex giocatori della Società Sportiva Calcio Napoli, Matteo Gianello e Silvio Giusti, che sono accusati «di aver compiuto atti diretti ad alterare il risultato dell’incontro di calcio Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010» e che presumibilmente saranno presto rinviati a giudizio. Gianluigi Buffon, portiere della Nazionale e della Juventus, è stato citato in una recente informativa della Guardia di Finanza di Torino, a causa del milione e mezzo di euro che avrebbe scommesso su vari eventi sportivi presso una ricevitoria di Parma, anche se a suo carico non ci sono tuttora provvedimenti da parte della magistratura.
L’inchiesta di Cremona, coordinata dal procuratore Roberto De Martino, è certamente quella più eclatante, essendo ormai giunta alla sua terza fase. A giugno del 2011, nella prima fase di tale inchiesta, sono state arrestate sedici persone, tra cui l’ex calciatore Beppe Signori, con l’accusa di «associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva». Sei mesi dopo, con analoga imputazione, sono finiti in carcere altri diciassette indagati, tra cui i giocatori Filippo Carobbio, Cristiano Doni, Paolo Gervasoni e Luigi Sartor. In questi ultimi anni, la rete delle scommesse illecite è stata gestita dai cosiddetti “zingari”, un gruppo di criminali di varie nazionalità, con sede operativa a Singapore, che era attivo in Croazia, Finlandia, Germania, Italia, Macedonia, Serbia, Slovenia e Ungheria.
Il 31 maggio scorso ha avuto inizio, presso la Commissione disciplinare della Federazione italiana giuoco calcio presieduta da Sergio Artico, il processo sportivo relativo al secondo filone del “calcio scommesse”, che concerne trentatre partite di vari campionati calcistici della stagione 2010-2011 e coinvolge ventidue società e sessantuno tesserati, fra calciatori in attività, ex calciatori, dirigenti e tecnici (cfr. Calcio scommesse: la lista dei giocatori deferiti e delle partite inquisite, in http://www.voxpopuliromani.it/). Il primo filone delle indagini, dopo due livelli di giudizio e i ricorsi al Tribunale nazionale d’arbitrato per lo sport del Coni, si è concluso con il seguente esito: quindici tesserati della Figc hanno subito squalifiche comprese tra sei mesi e cinque anni; l’Alessandria è stata retrocessa in Seconda Divisione; il Ravenna è finito in Serie D; undici società hanno subito penalizzazioni nella stagione 2011-2012 e/o sono state condannate al pagamento di ammende; Spezia e Viareggio sono state prosciolte da ogni addebito.
La seconda tranche dell’inchiesta sportiva vede coinvolte tre squadre che hanno partecipato al campionato di Serie A 2011-2012 (Atalanta, Novara e Siena) e ben dieci che hanno preso parte a quello di Serie B (AlbinoLeffe, Ascoli, Empoli, Grosseto, Livorno, Modena, Padova, Pescara, Reggina, Sampdoria). Le prime sentenze della Commissione disciplinare, emesse nei confronti di sette squadre e di vari calciatori che hanno patteggiato la pena, sono risultate nel complesso abbastanza blande, mentre molto più severe saranno sicuramente le sanzioni per i club e i tesserati che hanno deciso di difendersi senza ricorrere al patteggiamento. Altre società, inoltre, rischiano di essere successivamente penalizzate, alla luce degli ulteriori deferimenti che già si profilano all’orizzonte, con il coinvolgimento di club e di personaggi sportivi ancora più illustri. Il procuratore federale Stefano Palazzi, infatti, sta ancora indagando su quattordici partite del torneo di Serie A 2010-2011, tra cui il discusso derby tra Bari e Lecce del 15 maggio 2011, vinto per due a zero dai salentini, durante il quale il difensore barese Masiello – per sua stessa ammissione – ha provocato volontariamente un’autorete (cfr. su You Tube il video Bari-Lecce 0-2. Il clamoroso autogol di Masiello)!
Oltre alle due squadre pugliesi, potrebbero essere in seguito deferiti alla giustizia sportiva altri club blasonati come Chievo, Genoa, Lazio, Napoli, Sampdoria e varie società delle serie inferiori. Ci saranno sicuramente nuovi provvedimenti disciplinari, tenendo conto delle inchieste giudiziarie di Bari e di Napoli e delle dichiarazioni rilasciate da Carobbio ai magistrati cremonesi, che hanno determinato gli ultimi clamorosi sviluppi dell’inchiesta Last Bet. A pochi giorni dall’inizio dei campionati europei, che si svolgeranno in Polonia e in Ucraina dall’8 giugno all’1 luglio, il football italiano si trova immerso nell’ennesima bufera calcistico-giudiziaria, che ricorda per vastità quella del 2006 e che rischia di assestare un colpo definitivo alla sua credibilità, già incrinata in passato da irregolarità di ogni sorta.
Il direttore Rino Tripodi e il coordinatore editoriale Giuseppe Licandro si sono occupati spessissimo su LucidaMente del “fenomeno calcio”. Ecco alcuni loro interventi: · Calcio: come evitare i “biscotti” (in questo stesso numero di giugno 2012) · Solidarietà a Delio Rossi · La casta del pallone · Non è Farina del diavolo · La più forte di sempre? Il Barça di Guardiola · Bocciata la tessera del tifoso (e tutto il resto) · Paraguay, ossia come sfiorare la vittoria finale senza giocare · Calcio malato: Lega Pro, meno 15 (club) · Verso un calcio-thriller sempre più esasperato · Trent’anni di scandali nel football italiano · Il caso Calciopoli rivisto e corretto · Dieci anni di storia di un piccolo club · Il calcio come evento sociale e culturaleLe immagini: composizioni fotografiche dell’autore.
Giuseppe Licandro
(LucidaMente, anno VII, n. 78, giugno 2012)
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