Il Movimento 5 stelle ha sconvolto, fra la sorpresa generale, l’esito delle recenti elezioni amministrative. Alla base del suo successo la protesta, ma anche, da parte dei cittadini, la voglia di credere nella politica. Nonostante tutto
Vengono chiamati “grillini” per comodità, ma affermano di essere autonomi, di non dipendere dal fondatore del Movimento 5 Stelle (le stelle sono: acqua, trasporti, sviluppo, connettività, ambiente): una grossa novità in politica.
Si pensi ai carrozzoni partitici tradizionali, quasi tutti sporchi da far paura. Allora, l’affermazione del movimento di Grillo ha una ragione d’essere che i soloni tradizionali (Alfano, Bersani, Casini) fingono di non capire, oppure – e qui sarebbe una tragedia – non capiscono affatto. Vengono colti a farneticare di cambiamenti della macchina governativa ai quali non credono più neppure loro. Pregano a mani giunte per una tenuta minima; chissà, per portare avanti le loro incompetenze, i loro sotterfugi e soprattutto i loro privilegi.
Il malessere politico degli italiani è l’esito di un ventennio berlusconiano caratterizzato da un sottogoverno incapace e affarista (compreso quello della controparte; ma certo danno più all’occhio le imprese del Pdl). Una politica di basso profilo che ha danneggiato gravemente la reputazione italiana. Personaggi di secondo e terzo piano hanno trovato modo di infilarsi sotto l’ala protettiva, quella dove sta il portafogli, di un Berlusconi prodigo e ottimista, quanto sicuro di poter agire con lo Stato come se stesse guidando una delle sue aziende, dove, notoriamente, le gratificazioni sostanziose incentivano la produzione. Ha sistemato in posti di responsabilità governativa diverse sue “amiche”. Infine ha costretto un brav’uomo, uno stimato avvocato, ad annunciare urbi et orbi che una ragazzina, ferma in questura per accertamenti (così giovane e già prostituta?), fosse proprio figlia del presidente egiziano Mubarak, obbligando altri stimati professionisti a sottoscrivere un annuncio esposto alla derisione di chiunque, bantù compresi.
Ma la politica italiana ha saputo partorire anche altre vergogne. Come quella della famiglia Bossi (spiace il popolo leghista, tanto appassionato e fiducioso, usata dai Bossi come un bancomat), ambiguità imbarazzanti (Roberto Formigoni, Filippo Penati), le ruberie a cielo aperto di Lusi e Belsito, e una serie di corruzioni, concussioni, intrecci politica-mafia da non credere. Da una parte, dunque, inevitabile il richiamo europeo a un minimo di serietà (ed ecco il governo del super tecnico Mario Monti – sinora non brillantissimo, ma almeno volonteroso e con un minimo di professionalità), dall’altra, gli italiani imbufaliti, ma miracolosamente ancora civili.
Grillo sta salvando l’Italia? Sarebbe bello che qualcuno ci salvasse (cioè noi stessi rinsaviti e saggi al punto di esigere solo ed esclusivamente meritocrazia: basta farci schiacciare dalle caste!). Intanto l’affermazione del Movimento 5 Stelle fa un po’ rivivere, fa un po’ respirare. Che l’aria mefitica dei vecchi partiti si stia finalmente diradando?
Dario Lodi
(LM EXTRA n. 28, 15 maggio 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 77, maggio 2012)
Ci credete davvero che i grillini ci salveranno? Se non ci riesce Monti a salvare l’Italia, che ha più credibilità e più fiducia da parte del mondo bancario, degli investitori e dell’alta finanza, secondo voi ci salva uno che racconta le barzellette in piazza insieme quattro saltibanco che ridono ed applaudono come deficienti e saltellano nelle piazze come rane?
Lo so che la politica è un teatrino e può anche far ridere. Ma se il potere dovesse andare in mano a chi pensa di risolvere i problemi e sancire una partecipazione democratica attraverso Facebok o Twitter permettetemi di TREMARE!
Se ancora con Monti abbiamo la speranza di non andare a finire come la Grecia, se dovesse arrivare Grillo ed i grillini salterini questa speranza va a farsi fottere perchè l’alta finanza o gli investitori non avrebbero davvero più fiducia dell’Italia. Amministrare un piccolo comune di 1400 anime come quello dove vivo io ci può anche riuscire una giunta con un po’ di fantasia. Ma amministare un’economia complessa come quella di uno stato in crisi come l’Italia voi pensate che si possa fare con un giullare che racconta barzellette e con un gruppo di scalmanati salterini che ridono scioccamente alle battute di un giullare?
Siamo seri! Speriamo che gli italiani capiscano almeno questo.
E piantiamola con questa grande stronzata degli stipendi dei parlamentari. Vanno ridimensionati, d’accordo, ma che siano solo gli stupendei dei parlamentari la rovina economica d’Italia è una favola che non sta ne in cielo e ne in terra. Dei parlamentari sottopagati andrebbero a finire in mano alle lobbies e questo lo sanno tutti. Anche la Lega parlava inizialmnete di moralità. Ma poi come è andata a finire? Chi va al mulino s’infarina, non scordiamolo. Ed allora paghiamo la gente per il lavoro che deve fare. Noi dobbiamo solo controllare che lo facciano bene PARTECIPANTO ALLA VITA POLITICA E DEI PARTITI. E stiamo attenti anche alla faciloneria di chi parla di eliminazione del finanziamento pubblcio dei partiti. Se i partiti, che rappresentano, comunque, una larga fascia dell’elettorato, soprattutto i partiti popolari, non hanno finanziamenti sufficienti per potersi autogestire il rischio di finanziamenti occulti da parte di gruppi interesati e più che mai reale. E poi chi tutela i poveri?
Ecco: che i salterini di Grillo rispondino a queste domande prima di straparlare di partecipazione democratica online attraverso Twitter o FB! La politica non si fa seduti davanti ad un PC ma mettendoci viso e impegno personale REALE E NON VIRTUALE!
Buona vita!
anch’io credo che i GRILLINI non potranno salvare l’Italia nè amministrarla decorosamente. Ci vogliono partiti e programmi per poter avere adesioni ed elezioni civili e corrette. Il programma dei grillini è generico e si fonda sul rispetto di leggi che sono state varate da un parlamento fatto da ignoranti e interessatri a coprire determinate magagne. Hanno ad esempio i grillini il programma di tutelare i BENI COMUNI? Si asterranno dall’accordare concessioni delinquenziali sui beni comuni? Eppure l’Italia è devastata proprio dalle concessioni ai privati sui beni comuni. Staremo a vedere se un partito socialdemocratico potrà vedere la luce.
Che ci salvino magari no, ma che aiutino a rilanciare un po’ di rinnovamento sul pianto culturale e politico magari sì.
Il Movimento 5 Stelle è attivo dal 2009, se non erro, e ha un programma politico disponibile online al seguente indirizzo http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf realizzato dalla partecipazione dei suoi attivisti.
Che poi sia stato definito via facebook, twitter, mail o di persona…cosa cambia? Voglio dire, la popolazione dell’Islanda ha riscritto la propria costituzione via web (http://www.disinformazione.it/islanda_popolo_contro_le_banche.htm e http://www.disinformazione.it/islanda_fuori_fmi.htm) mentre i nostri politici hanno speso 5 milioni di nostri euro per comprarsi i tablet e accedere al web durante le sessioni al parlamento…
Non ho capito poi perché tutto ciò che è “web” deve necessariamente venir considerato “irreale” e non concreto: forse c’è un po’ di confusione al riguardo. Dopotutto, i sindaci, gli assessori e quant’altro che sono stati eletti adesso e negli anni scorsi sono persone in carne e ossa che portano avanti un impegno civico concreto.
Al pari di molti altri politici che, a livello comunale, regionale, nazionale si sono impegnati concretamente (mosche bianche, probabilmente).
Comunque sia, a mio avviso, quello del Movimento 5 Stelle è un buon segnale: finalmente qualcosa sta cambiando e, magari, inizieremo a cambiare pure noi italiani nel modo di porci verso la politica, noi stessi e l’informazione.
Spero infatti che di pari passo alle dinamiche politiche cambino anche i media e il modo di fare comunicazione ed educazione civica e culturale, quello che è stato l’impegno di Grillo (altro che comico che racconta barzellette) negli ultimi…uhm…da quant’è che gli è precluso l’uso del mezzo televisivo nel nostro Paese libero?