Claudio Martelli presenta il suo libro “Ricordati di vivere” (Bompiani): un’epopea laica e socialista, sullo sfondo delle luci e delle ombre della recente storia politica italiana
«I nostri padri consideravano la formazione politica e quella letteraria due parti della stessa cosa. Questo adesso si è perso. Quando noi facevamo il liceo sapevamo di essere educati per diventare, come si dice oggi, classe dirigente, o comunque per far parte di una comunità, cioè della parte consapevole della società».
Sono le illuminanti parole di Claudio Martelli, una valida spiegazione dell’attuale degrado “circolare” degli ultimi anni sia della politica che della cultura italiana, che nel suo pensiero appaiono come due facce della stessa medaglia. Per un’analisi a tutto tondo, l’appuntamento è per giovedì 28 novembre, dalle ore 20,15, a Casalecchio di Reno (Bologna), presso il nuovissimo Hotel Calzavecchio, posto nella centrale via Marconi alta. In tale occasione Martelli presenterà il suo libro Ricordati di vivere (Bompiani, pp. 608, € 19,50) e sarà appunto l’occasione di rivivere e reinterpretare luci e ombre della storia politica italiana. L’evento è promosso dalla Federazione provinciale del Partito socialista bolognese e dalla segreteria della zona bazzanese, e vedrà la partecipazione, oltre che dell’autore, già ministro della Giustizia e vicepresidente del Consiglio, di Mauro Del Bue in veste di moderatore, del segretario provinciale del Psi, Mauro Formaglini, e di Angelo Cioni, segretario Psi della zona bazzanese. Presiederà Marco Landucci, amministratore, che farà gli onori di casa.
Il libro è allo stesso tempo un’autobiografia politica e una confessione esistenziale, in cui l’autore ripercorre trent’anni di storia italiana ed europea intrecciando vita pubblica e vita privata, passioni civili e passioni del cuore, alternando la dialettica e l’emozionata narrazione dei grandi drammi a un’ironia disincantata e dura: «Io non sento odio: innanzitutto perché mi sembra una grande perdita di tempo, e poi perché ritengo di avere avuto fortuna. Ho avuto anche un’enorme sfortuna, ma considero le due cose come un’unica benedizione».
Si passa dalla sua scelta riformista in pieno Sessantotto all’incontro con Bettino Craxi, descritto nella sua azione politica ma anche nella sua umanità quotidiana. Dal caso Moro all’epopea laica e socialista degli anni Ottanta, dal sodalizio con Giovanni Falcone alle stragi di mafia, a Mani pulite e al crollo della Prima Repubblica. Se il filo rosso della storia è l’amicizia con Craxi e con Falcone, lampeggiano i ritratti di François Mitterrand e Willy Brandt, di Enrico Berlinguer e Giulio Andreotti, di Ciriaco De Mita e Arnaldo Forlani, di Marco Pannella, Adriano Sofri e Raul Gardini. Senza astio e senza sconti – tantomeno a se stesso – Martelli racconta in presa diretta il labirinto della politica per riannodare il filo spezzato di una storia con i suoi bagliori di gloria e i suoi fallimenti, le sue grandezze e le sue miserie, per gettare una luce nuova su quel passato più recente e sulle origini di una crisi politica che non ci ha più lasciato.
Claudio Martelli, milanese, ha insegnato Filosofia all’Università statale. Amico di Bettino Craxi, del quale era considerato il delfino, è stato deputato italiano ed europeo. Vicesegretario socialista negli anni Ottanta, il suo discorso su Il merito e il bisogno resta la pietra miliare del rinnovamento liberale del Psi. Promotore con i radicali del referendum sulla giustizia giusta e di quello sul nucleare, divenuto vicepresidente del Consiglio e ministro della Giustizia, scelse come collaboratore Giovanni Falcone e con lui varò le principali leggi antimafia. Prima con la legge sull’immigrazione, poi con l’associazione Opera e, dal 2010, con Lookout – la prima web tv multiculturale – ha promosso l’integrazione degli immigrati e i diritti dei rifugiati. Giornalista, autore e conduttore televisivo, vive e lavora tra Roma, Milano e Berlino.
Nicola Marzo
(LM MAGAZINE n. 27, 18 novembre 2013, supplemento a LucidaMente, anno VIII, n. 95, novembre 2013)
senza però poter comprendere quale svolta politica stesse preparando l’allora importante e popolare esponente socialista.