Spinte ecologiste, necessità di ridurre i consumi e di reinventarsi hanno portato a riscoprire questa vecchia “arte”
Che del riciclo ne faccia un’impresa, un’attività artigianale o un hobby, chi abbraccia questo stile di vita sceglie di ridurre i consumi, a vantaggio del portafoglio e dell’ambiente, ma anche di uscire dagli schemi dell’omologazione di massa sviluppando la propria creatività e unicità. Attività e progetti legati al recupero di materiali sono oggi espressione di una modalità di vivere “alternativa” che si sta facendo largo nell’era dell’usa e getta.
In questo momento di crisi il riciclo rappresenta un’occasione di sviluppo e riconversione per molte imprese ed è spesso sinonimo di creatività. Se riciclare era la prassi per le nostre nonne (o anche mamme), oggi il recupero di materiali di scarto e la loro rielaborazione rappresentano un’opportunità in vari ambiti. Sfruttare ingegno e intraprendenza nel recuperare oggetti e farne una fonte di reddito ai nostri giorni può essere una strada vincente, come suggerisce il blog millionaire. Insieme per farcela davvero (Da riciclo creativo a fonte di guadagno). Nate per l’esigenza di ridurre i consumi, per risparmiare o come hobby, magari per impiegare il tempo libero conseguente alla perdita del lavoro, le attività legate al riciclo in molti casi si sono rivelate l’occasione per “reinventarsi” un mestiere.
Molti sono gli esempi di artigiani e artisti che propongono manufatti ottenuti con materiali di recupero: dal “ri-ciclo” di pezzi di bici destinate alla rottamazione per realizzare biciclette uniche (http://www.youtube.com/watch?v=2CANAxJQo_M) ai numerosi mercatini organizzati in tutte le città, fino a mostre mercato. Ad esempio, il 10 febbraio si è conclusa a Ostia (Roma) Trash&Chic, la mostra mercato del riciclo creativo: artisti e artigiani hanno esposto i loro lavori, realizzati ridando nuova vita a oggetti gettati via o destinati a diventare rifiuti.
Ma il riciclo viaggia anche su internet: blog, pagine facebook e siti propongono prodotti artigianali e artistici ottenuti con ingegno e creatività da materiali di recupero. Dal riuso creativo di oggetti che apparentemente hanno esaurito la loro funzione (http://www.atelierdelriciclo.org/) a bijoux realizzati con scarti vegetali (http://spiralcoconut.blogspot.it/), fino a vetrine di riciclo (http://www.vetrinesulweb.net/it/scarti.html) e dedicate agli ecoartisti (http://www.mercatopoli.it/index.php?id=11), la rete si dimostra un ottimo canale per il mondo del riciclo. Nel web c’è l’imbarazzo della scelta anche per chi vuole cimentarsi nell’arte del recupero ma non sa da dove partire: tutorial su youtube (http://www.youtube.com/watch?v=HdtMAYw7LWA), blog (www.riciclo-creativo.com/) e numerosi siti offrono idee, consigli e tecniche da sviluppare poi con la propria creatività. Tuttogreen.it, oltre a notizie e informazioni sul riciclo, mette a disposizione una guida al riciclo creativo.
Per chi invece preferisce apprendere i segreti del riciclo dalle mani di un artigiano, si diffondono con successo corsi per tutti i gusti. Dai laboratori di RiciclAbiti (http://elisabigi.it/la-seconda-pelle/laboratori/) per imparare a trasformare con nuove idee vecchi abiti e accessori usati, alle lezioni per creare oggetti e bijoux con materiali di recupero, fino ai corsi per il recupero del legno e di svariati oggetti e suppellettili. Le occasioni per lanciarsi nel riciclo di certo non mancano.
Silvia Meneghello
(LucidaMente, anno VIII, n. 86, febbraio 2013)