Nessun difetto e tanti pregi, per la salute, la cottura, il gusto e per la semplicità nell’uso e nella pulizia dell’utensile
Cucinare è una delle grandi passioni degli italiani, e cucinare bene è sicuramente la regola principale di chi serve a tavola. Non basta fare un’ottima spesa e avere un grande talento in cucina per preparare un piatto stellato: anche la qualità degli utensili e degli attrezzi da cucina fa la sua parte. Tra tutti sicuramente la padella con cui si cucina è responsabile della buona riuscita del vostro pranzo.
Soprattutto negli ultimi anni la produzione di padelle si è evoluta moltissimo, in particolare sono cambiati i materiali con cui vengono costruite: pietra ollare, ceramica o pietra lavica. La scelta di una padella, oggi, non è così facile come si crede, ma è vastissima; basti pensare alla varietà che vengono offerte su padelleincucina.com, ad esempio. Prima si pensava che alcune padelle contenessero sostanze nocive per essere antiaderenti… non è affatto così: oggi le padelle invece assicurano la salute mantenendo la proprietà che si richiede. Tra tutti i materiali utilizzati per i vostri utensili negli ultimi anni è molto richiesta la pietra lavica. Ecco le risposte alle vostri possibili domande.
Cos’è e perché ha avuto molto successo per le padelle?
La pietra lavica è una sostanza minerale utilizzata per il rivestimento delle padelle antiaderenti.
Da dove deriva?
La pietra lavica è formata dalla lava che viene eruttata dai vulcani e che, dopo che è stata raffreddata e solidificata, prende la consistenza della pietra. È un tipo di pietra effusiva, ed è estratta in particolare sull’Etna e sul Vesuvio.
Quali sono i benefici della pietra lavica?
Le padelle rivestite di pietra lavica accumulano e conservano il calore nel tempo, non trattengono odori e sapori e sono le regine delle padelle antiaderenti; inoltre viene utilizzata nelle cotture ipocaloriche dato che non prevede l’aggiunta di intingoli o grassi animali per l’uso. Utilizzare la pietra lavica assicura un pasto sano; è da considerare infatti che la cottura su questo tipo di piastre evita la formazione di benzopirene, una sostanza cancerogena che si forma nelle carni bruciate. Inoltre questa padella non produce fumi e conserva il valore nutritivo e vitaminico del cibo.
Padelle di pietra lavica: per cosa vengono maggiormente usate?
Considerando queste caratteristiche, sono prevalentemente utilizzate per cotture dietetiche e lunghe, che hanno bisogno di mantenere il calore uniforme prolungato nel tempo.
Come si pulisce una pietra lavica?
Non basta possedere una buona pentola per avere la garanzia che aiuti a preparare sempre un’ottima portata. Il mantenimento dell’utensile è responsabilità di chi la cucina, per questo bisogna riservare un buon trattamento per conservare sempre la proprietà per cui l’abbiamo comprata. Pulire una piastra in pietra lavica è semplice: non prevede attrezzature specifiche ma le stesse con cui puliamo le altre stoviglie. La padella di pietra lavica, infatti, non si graffia. Ma durante la pulizia è consigliato non usare detersivi e sostanze tossiche che potrebbero corrodere il materiale, ed evitare anche sbalzi di temperatura. Ad esempio, dopo aver cucinato non gettare subito la padella sotto l’acqua ma aspetta pazientemente che si raffreddi prima di lavarla. La qualità dell’utensile con cui si cucina è parte della buona riuscita del vostro pranzo; sceglierlo con cura farà della vostra passione un gioco ancora più semplice.
Carmela Carnevale
(LucidaMente, anno XIV, n. 165, settembre 2019)