Estate, tempo di partenze. Per chi teme di staccare i piedi dal suolo, ecco il metodo “Easyway” applicato all’aerofobia e illustrato dall’inglese Allen Carr nel suo libro edito da Ewi
Eliminare gli errati condizionamenti e le distorte informazioni, provenienti (anche) dai media: questa la chiave per sconfiggere alla radice il terrore di salire su un aereo. Allen Carr è autore di best sellers sul metodo “Easyway” applicato alle dipendenze da alcool e fumo e al controllo del peso e dell’ansia. Nel suo Volare senza paura è facile se sai come farlo (Ewi Editrice, pp. 148, € 9,00), il saggista dispensa consigli per combattere, una volta per tutte, l’aerofobia, senza farricorso a tranquillanti.
Le indicazioni fornite nel testo sono di facile applicazione; occorre però che il lettore mantenga un atteggiamento mentale aperto e uno stato d’animo sereno. Noi ne abbiamo analizzato i contenuti e vi sintetizziamo di seguito i punti più utili e interessanti. Le statistiche parlano chiaro: in fatto di voli vengono sempre assicurati gli standard minimi di sicurezza. Eppure sono molteplici le paure da superare per viaggiare serenamente, prime fra tutte il guasto al motore. Carr approfondisce la questione assicurando che «i velivoli a reazione sono progettati per poter volare e atterrare tranquillamente con un solo motore» e nessun aereo nasce con un motore solo. Un’altra fonte di ansia è la possibilità che si stacchi un’ala. L’autore tranquillizza il lettore anche su questo: la visione delle ali che si muovono durante il viaggio non deve spaventare. Esse, unitamente agli ipersostentatori, sono progettate per flettersi e questo è proprio il loro punto di forza. Egli sostiene poi che «preoccuparsi dello stacco di un’ala a 800 km/h è come aver paura che ci si stacchi un braccio a causa di un vento che soffia a 16 chilometri all’ora. È semplicemente impossibile».
Quanto al remoto pericolo di dirottamento o sabotaggio, viene posta l’attenzione sugli scrupolosi controlli negli aeroporti a seguito dei fatti dell’11 settembre 2001. Il timore delle altezze – e le conseguenti crisi di claustrofobia e di panico – viene invece sconfitto con la consapevolezza che volare non è pericoloso. L’errore umano può riguardare il pilota come i meccanici e i controllori in quota. Una volta detto che esso non può mai essere escluso, l’autore si sofferma lungamente sull’elevato profilo del personale delle compagnie che viaggiano entro gli standard di sicurezza; personale che viene assunto a seguito del superamento di difficili e insidiose prove di idoneità, non soltanto sul piano tecnico-professionale. Carr invita pertanto ad affidarsi a queste persone.
In altri termini, il volo va goduto passivamente – seduti e rilassati – e non pilotato con la mente a ogni minimo movimento o rumore percepito. Sul timore che si esaurisca il carburante si spiega che, durante l’intera durata del tragitto, i livelli del serbatoio vengono costantemente monitorati: qualora essi scendano sotto i limiti minimi, l’aeroplano viene fatto atterrare nel più vicino aeroporto. Le turbolenze, poi, – causate dallo scontro delle correnti di aria esterne – sono talvolta fastidiose ma mai pericolose. Carr spiega, al riguardo, che nel settore aeronautico la sicurezza viene prima di tutto e che «per un moderno jet la turbolenza non rappresenta una minaccia più insidiosa di quanto lo possa essere l’acciottolato per un’automobile». Prosegue inoltre chiarendo che l’aereo non parte prima che il personale di terra non abbia predisposto un piano di volo sulla base delle previsioni meteorologiche. Il pilota automatico è in grado di far atterrare il mezzo in tutta sicurezza anche senza visibilità; premesso questo, in caso di condizioni proibitive esso non viene fatto partire.
Unitamente agli strumenti descritti, essenziali per affrontare il viaggio in quota con consapevole serenità, l’autore offre al lettore la propria esperienza di ex “timoroso del volo”. E svariati consigli pratici su come comportarsi in alcune situazioni critiche, prima tra tutte il decollo. Non mancano inoltre le istruzioni su come affrontare il giorno della partenza senza dimenticare – tra l’altro – i documenti necessari.
Le immagini: la copertina del libro di Allen Carr Volare senza paura è facile se sai come farloe un aeroplano in volo.
Emanuela Susmel
(LucidaMente, anno XII, n. 140, agosto 2017)
Consigli utilissimi… ne avevo bisogno. Grazie.