Da dove nasce l’intolleranza per i “diversi”? In realtà è la castità la vera “perversione”… Le argomentazioni di Paolo Bancale, direttore di “NonCredo”
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La storia di coloro che hanno un’inclinazione affettivo-sessuale diversa rispetto a quella della massa è una storia antica caratterizzata da discriminazioni, umiliazioni e sofferenze psico-fisiche giunte fino a carcere, torture e roghi. Perché? Solo per la differenza, ovvero “diversità”? Penso di no, poiché sorte analoga non è stata riservata a gobbi, storpi e guerci, che sono anch’essi “diversi”.
No, ritengo invece che la radice vada cercata in quell’ossessione che, nei popoli non più primitivi, viene innescata dal sesso normato e dai suoi contorni. Un argomento che sarebbe tra i più naturali al mondo, ma che, al contrario, è stato tra i più tabuizzati e problematizzati, con damnatio memoriae, quando le “culture” se ne sono impossessate elaborando la categoria del “contronatura”, concetto specioso quanto naturalisticamente errato. Tutte le trasgressioni alle regole della procreazione, le parafilie che Freud chiamava perversioni, nonostante i moralismi conformisti che hanno coniato il termine di “contronatura”, appartengono invece, come gli etologi e gli zoologi ci insegnano, al più spontaneo e istintuale mondo della natura animale, a cominciare dai primati cui noi stessi apparteniamo, e si ritrovano abbondantemente nei comportamenti di questa o quella specie.
Ciò che non si ritrova, invece, è la castità, che equivarrebbe, in natura, all’estinzione della specie in oggetto. E, sull’altare di questa castità, questa sì contronatura, imposta, unica tra le tante religioni, dal cattolicesimo ai propri preti e religiosi, andrebbe valutata, assieme a Onan, quella miriade di masturbazioni con cui una percentuale dello smisurato clero cattolico nel mondo allevia abitualmente le pulsioni ormonali-isteriche provocate dal “contronatura” di un “celibato-presunto-casto” imposto dall’alto (sempre poi che questo clero non abbia trovato di meglio a livello di sesso eterosessuale, omosessuale, fino, ahimè, a quello pedofilo.
“La carne è debole”, è da sempre la nota autodifesa delle gerarchie ecclesiastiche, mentre, invece, è proprio la “carne” l’etiologia del problema in ambito cattolico, la supervalutazione del “soma” a partire dal culto di simboli corporei come crocifissi, verginità e transustanziazioni, cui manca solo la hindù devadasi, la prostituta sacra del tempio. Da qui la conseguente visualizzazione demonizzata e “kamasutrizzata” dei rapporti affettivi tra persone dello stesso sesso, con la conseguenza di ignorare e calpestare la libertà e l’autonomia affettiva, sentimentale ed esistenziale di due persone che si amano e si promettono assistenza e fedeltà e che coltivano il loro mutuo sentimento come preludio a una lecita ricerca di felicità che prescinda dal concetto di “genere”.
“Contro-natura” è l’anatema cattolico che tanto ha influenzato legislazioni e pregiudizi sociali provocando infinite, ingiuste sofferenze. Ma ci sarà pure un posto per il Sentimento anche per coloro che loro chiamano negativamente “diversi”? E che invece sono normalissime persone che proprio nel Sentimento che li unisce ritrovano lo spirito di quel verso di un sonetto di Michelangelo: «Questo sol m’arde e questo m’innamora».
Le immagini: in apertura, da chris11998866; all’interno del testo, da Matrimonio omosessuale (Giornale della Vita) e da Sei gay? In Uganda il pastore “omofobo” Lively ti vorrebbe morto (Avanti!).
Paolo Bancale – direttore responsabile del «volume bimestrale di cultura laica» NonCredo. La cultura della ragione (dall’archivio della rivista)
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(LucidaMente, anno VIII, n. 89, maggio 2013)
Ma perchè non chiedere una volta per tutte ai fautori (meglio se cattolici) della “creazione” CHI CAVOLO è STATO ad inserire nella stessa, l’omosessualità? Se il fenomeno ESISTE, i creazionisti dovrebbero poter rispondere alla domanda!!!
Gentilissimo Tommaso, le risponderebbero (forse) che Satana si è inserito nella bellissima e perfetta Creazione per rovinarla coi gay… persino con l’omosessualità vigente in natura tra gli animali.