Un libro, edito da Carocci, che ricostruisce le vitali battaglie civili degli ultimi decenni
Su iniziativa della Fondazione Lelio e Lisli Basso, lo scorso martedì 27 marzo, a Roma, presso la Sala conferenze della stessa fondazione, in via della Dogana Vecchia 5, si è svolta un’interessante discussione sul libro di Sergio Lariccia Battaglie di libertà. Democrazia e diritti civili in Italia (1943-2011) edito da Carocci (pp. 284, € 21,00). Alla presenza dell’autore, ne hanno parlato Piero Bellini, Giovanni Palombarini e Stefano Rodotà.
Il libro ripercorre le vicende che hanno riguardato il riconoscimento dei diritti, l’adempimento di compiti e doveri e l’esercizio di poteri pubblici, privati, civili e religiosi, con una valutazione strettamente collegata ai principi di dialogo, uguaglianza, libertà e solidarietà: valori e obiettivi per i quali anche nel nostro paese, come in molte altre parti del mondo, si sono combattute negli ultimi decenni intense e appassionate battaglie di impegno civico e democratico.
Fra i tanti temi sui diritti civili affrontati da Lariccia nel suo libro non poteva mancare quello del fine vita e del testamento biologico. A tal proposito, al capitolo «I registri delle bio-card» (p. 198), si ricorda l’iniziativa di LiberaUscita-Associazione per il diritto a morire con dignità per l’istituzione del primo registro italiano dei biotestamenti, realizzato dal X Municipio di Roma grazie all’impegno del suo presidente Sandro Medici e della delegata ai servizi sociali Mina Welby, poi divenuta socia onoraria dell’associazione stessa.
Giampietro Sestini
(LucidaMente, anno VII, n. 76, aprile 2012)