Com’erano belli e struggenti la canzone e il videoclip “Le vent nous portera” (2001) dei Noir Désir! Le violente vicende del fondatore della band, Bertrand Cantat
La musica abbinata alle immagini, o viceversa, è una difficile forma artistica (vedi il nostro “dialogo” su L’“antica” arte del videoclip). Tra le possibili classificazioni, vi può essere quella tra i filmati che “rappresentano” visivamente il testo della canzone e quelli che, invece, se ne discostano, generando originalità.
Quest’ultimo è il caso del video creato per la canzone più celebre della band rock francese Noir Désir: Le vent nous portera (2001, dall’album Des visages des figures). Alla chitarra partecipazione di Manu Chao. Una donna, un bimbo, una spiaggia, il mare, il vento. Un’atmosfera macabra, un presagio malvagio, accompagnano le immagini, virate verso irreali tonalità. Però tutto è bello e struggente. Il finale è tragico. Un po’ una premonizione delle luttuose vicende che vedranno protagonista Bertrand Cantat, il cantautore e musicista fondatore e membro del gruppo, contestatore, ribelle, no global. Ma, come capita di frequente, chi vuole cambiare il mondo, dovrebbe prima di tutto cambiare se stesso.
A Vilnius, capitale della Lituania, la sera tra il 26 e il 27 luglio 2003, il musicista massacra di botte la compagna con la quale si era unito da soli sei mesi, l’attrice Marie Trintignant, che, trasferita a Neuilly-sur-Seine, morirà dopo cinque giorni di coma. Marie – quattro figli da tre uomini diversi conosciuti prima di Cantat – è figlia del celebre attore Jean-Louis Trintignant e della sua seconda moglie, la regista Nadine Marquand.
Il 29 marzo 2004 Bertrand è condannato a otto anni di carcere dal tribunale lituano di Vilnius per l’omicidio – ritenuto “involontario”. Già ad agosto dello stesso anno viene consentito a Cantat il trasferimento in una prigione francese. E come spesso capita alle celebrità, nel 2007 è già in libertà condizionale. Torna dalla ex moglie, la letterata ungherese Krisztina Rády, conosciuta nel 1993, sposata nel 1997 e lasciata nel 2002 per la Trintignant, e che durante il processo gli era rimasto vicina e lo aveva persino difeso. Tuttavia, nel gennaio 2010, a Bordeaux, Krisztina s’impicca. Ha 42 anni e due figli avuti da Bertrand, che, al momento della sua morte, si trova in casa con lei. Così, altri dubbi e oscurità graveranno sul capo del leader dei Noir Désir.
Ma bando alla cronaca nera, agli uomini violenti, ai rivoluzionari da palco e alle belle donne borghesi da loro attratti. Riprendendo l’argomento iniziale, sulla corrispondenza testo-immagini, Le vent nous portera non parla di una donna e di un bimbo, come nell’omonimo videoclip, ma di due amici ribelli e randagi (“Il vento ci guiderà” o “ci trasporterà” è la traduzione del titolo francese). Ecco, di seguito, la trasposizione del testo in italiano, a opera di Ennio Martignago, con punteggiatura da noi aggiunta.
![1-Le_Vent_nous_portera[1]](https://www.lucidamente.com/wordpress/wp-content/uploads/2015/07/1-Le_Vent_nous_portera1-300x168.png)
il vento ci trasporterà.
Il tuo messaggio all’Orsa Maggiore e il tragitto della corsa istantanea di velluto, seppure inutile, va; il vento se la porterà via, tutto scomparirà, peròil vento ci trasporterà.
![1-LE-VENT-NOUS-PORTERA_EXT[1]](https://www.lucidamente.com/wordpress/wp-content/uploads/2015/07/1-LE-VENT-NOUS-PORTERA_EXT1-300x168.jpg)
il vento ci porterà via.
Genetica alla tracolla, cromosomi nell’atmosfera, taxi per le galassie, e, allora, il mio tappeto volante?… Il vento se lo porterà via, tutto scomparirà, peròil vento ci trasporterà.

Il vento se lo porterà via.
Mentre s’alza la marea e ognuno trae i suoi bilanci, sprofondo nella mia ombra, polveroni della tua persona, il vento li porterà via, tutto scomparirà, peròil vento ci trasporterà.
Le immagini sono tratte del videoclip di Le vent nous portera.
Rino Tripodi
(LucidaMente, anno X, n. 116, agosto 2015)
Ma la canzone LE VENT NOUS PORTERA non parla assolutamente di due amici, è una splendida forma di introspezione del ricordo della vita che, alla fine, ti passa tutta avanti in un istante.
Nel video non esistono nè il bambino e ne la mamma, sono solo un mezzo per far capire il testo che in realtà è giocato in due parole PORTERA e EMPORTERA.
Cantat è preparato in letteratura molto più di quanto si possa pensare. Avete capito qual’è il libro che apre il video e quello che lo chiude?
Partiamo come Polvere e torneremo Polvere.
Grazie, Cantat.
Gentilissimo lettore, grazie per il suo intervento e per le sue preziose puntualizzazioni.