Una manifestazione nel capoluogo emiliano e il nuovo libro di Nunzia Manicardi
Sabato 14 gennaio 2012, dalle 11,30 alle 13,30, si svolgerà una nuova protesta a Bologna davanti al Tribunale per i minorenni (via del Pratello 36) contro i numerosi e discutibili casi di allontanamento di bambini dalla propria famiglia naturale. Alla manifestazione – promossa dal Comitato dei cittadini per i diritti umani Onlus (Ccdu), gruppo facebook Insieme per Stella e Italia garantista con il sostegno di Gesef (Genitori separati dai figli) – farà seguito alle 17, presso il Circolo ufficiali di via Marsala 12, il convegno-dibattito Ridateci i nostri figli!, che vede anche la partecipazione di Nunzia Manicardi, autrice dell’omonimo libro in uscita proprio in questi giorni. Eccone una recensione.
«È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti». Così recita l’articolo 30 – che qui citiamo parzialmente – della Costituzione Italiana. All’incapacità dei genitori suppliscono quindi la legge e le istituzioni. Il che significa Tribunale dei minori e servizi sociali.
Ma chi e come stabilisce – qualora non sia palesemente evidente e comprovata, come nei casi gravi di abusi e violenze – questa “incapacità genitoriale”? Quali sono gli elementi, i parametri, i riscontri che legittimano a definire dei genitori “incapaci” di svolgere il proprio dovere-diritto di prendersi cura dei propri figli? E siamo poi certi – al di fuori di ogni ragionevole dubbio – che questa presunta incapacità sia realmente tale, accertata e suffragata da fatti oggettivi e documentati?
I numeri sembrano affermare il contrario se, stando a stime del 2009, in Italia sono più di 26.000 i bambini «condannati ad essere orfani con i genitori in vita», perché allontanati dalle proprie famiglie per decisione del Tribunale dei minori sulla base di relazioni dei servizi sociali o di perizie di psicologi e psichiatri che spesso si rivelano poi essere soggettive, sommarie, quando non addirittura infondate. Di questo tema scottante e di attualità si è occupata Nunzia Manicardi nel suo ultimo lavoro Ridateci i nostri figli! Storie di bambini sottratti alle famiglie raccontate dal loro avvocato Francesco Miraglia (Edizioni Il Fiorino, pp. 192, € 15,00), in uscita proprio in questi giorni.
«Situazioni pregiudizievoli», «incapacità genitoriale», «assenza di una rete genitoriale adeguata», «problematiche sanitarie»: sono questi alcuni dei “non motivi” individuati dall’autrice contro i quali l’avvocato Miraglia si sta battendo in tutta Italia. Un elenco infinito di casistiche, veri e propri drammi familiari che si trascinano per anni nelle aule dei tribunali spesso con grande eco mediatico. Tra queste, il caso della piccola Anna Giulia (alias “Stella”) Camparino di Reggio Emilia, a proposito del quale la Manicardi riporta nel libro un’intera rassegna stampa, a testimonianza di quanto tale vicenda (tuttora aperta) abbia scosso l’opinione pubblica italiana e mosso il popolo di internet, promotore del gruppo facebook Insieme per Stella.
Situazioni di questo tipo hanno come prime vittime proprio quei bambini che la legge si propone di tutelare, ai quali vengono inflitti traumi psichici che difficilmente la vita riuscirà a rimarginare. La scrittrice e giornalista modenese non è nuova a interventi in ambito socio-psico-forense. Infatti, è autrice di Casi da pazzi. Quando Giustizia, Psichiatria e Servizi Sociali incrociano la strada del cittadino italiano… (Koinè Nuove Edizioni, pp. 176, € 14,00), sempre con l’avvocato Miraglia (vedi la recensione di Loretta Scipioni su Lucidamente, Quando le istituzioni umiliano il cittadino), e di Italiani da slegare. Contenzione, la vergogna del silenzio (Koinè Nuove Edizioni, pp. 176, € 14,00), recensito da Francesca Gavio sempre per la nostra rivista con No alla contenzione: legàmi, non legacci.
Nel libro in uscita la Manicardi non si ferma al racconto e all’analisi dei singoli casi, bensì allarga il suo contributo alla ricerca delle cause, non ultime quelle insite nel Codice civile e nell’attuale diritto di famiglia. Offrendo anche spazio ai pregevoli contributi di Camillo Valgimigli (psichiatra), Gian Luca Vignale (consigliere regionale Piemonte) e Paolo Roat (Comitato cittadini diritti umani-sezione di Trento). A completare il libro i testi delle interrogazioni dei senatori Cristiano De Eccher e Giuliana Carlino e quello del Disegno di legge del senatore Franco Cardiello per l’abolizione del Tribunale dei minori.
Della problematica in questione e altre simili, LucidaMente si è occupata più volte, tra l’altro con gli articoli: Protesta per i bambini sottratti alle famiglie; Reparti psichiatrici: qualcosa in comune con gli OPG?; Troppi bimbi sottratti ingiustamente alle famiglie: abolire il tribunale dei minorenni?; «Io e la giustizia italiana: dalla condanna per pedofilia all’assoluzione»; Perché inventarsi le “malattie mentali”.
L’immagine: la copertina di Ridateci i nostri figli! di Nunzia Manicardi.
Katia Grancara
(LucidaMente, anno VII, n. 73, gennaio 2012)