Se ne è parlato a Milano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno formativo di Istituto Zaccagnini
In Italia gli ottici abilitati attivi nella filiera sono 21.500: 19.500 nel retail specializzato e 2.000 nelle altre imprese.
Un importante fatturato, ma vi è carenza di ottici
Le professioni dell’ottico e dell’ottico optometrista sono molto richieste in un mercato come quello italiano che, solo per quanto riguarda l’occhialeria, ha una produzione del valore di 5,53 miliardi di euro (2023, dati Anfao). La filiera italiana dell’Ottica ha un valore complessivo di 9,23 miliardi di euro. Tuttavia, secondo gli addetti del settore, il numero di ottici abilitati ogni anno dal sistema formativo italiano è insufficiente a coprire la domanda della filiera.
Questi sono i numeri di scenario studiati e analizzati da Istituto Zaccagnini, scuola per Ottici e Optometristi, con sede a Bologna e Milano. E proprio a partire da tali dati nazionali e di settore dell’istruzione professionale in Ottica e Optometria, in occasione dell’inaugurazione dell’anno formativo 2024-2025, lunedì 25 novembre politici ed esponenti della filiera si sono incontrati presso l’Aula Magna-Teatro Ariberto della sede milanese dell’Istituto Zaccagnini per dibattere sul ruolo di ottici e di optometristi nell’attuale mercato del lavoro.
La professione dell’ottico
In Italia sette sono i corsi di laurea triennale in Ottica e Optometria (dopo la laurea triennale è necessario prendere l’abilitazione) e sono a Torino, Milano, Padova, Firenze, Roma3, Napoli, Lecce. Per diventare ottico è anche possibile studiare presso un Istituto professionale post diploma, presso il quale si ottiene, dopo un biennio di studi, l’abilitazione.
Secondo il Consorzio Interuniversitario Alma Laurea, il numero dei laureati dal 2018 al 2022 è sceso del 46,7%. Nel 2018 i sette atenei hanno proclamato 250 laureati in Ottica e Optometria, mentre nel 2022, i medesimi sette atenei ne hanno proclamati 128. Anche se non vi sono dati ufficiali, nel comparto si stima che il sistema scolastico nazionale abiliti ogni anno circa 650-700 ottici, compresi i privatisti e i candidati laureati in O.O. Il percorso universitario non completa del tutto il curriculum di chi vuole diventare ottico, perché dopo la laurea è necessario comunque sostenere l’esame di stato.
La laurea in Ottica e Optometria (fonte Consorzio Interuniversitario Alma Laurea) vede un bassissimo tasso di disoccupazione, un sicuro ingresso nel mondo del lavoro, retribuzioni nazionali in aumento. Un giovane neodiplomato, assunto in un negozio di Ottica, viene inquadrato al terzo livello del commercio con una RAL non inferiore ai 25.000 euro e ha diverse possibilità di carriera. Un dettaglio da rilevare: nel settore non ci sono differenze di remunerazione tra donne e uomini. A fronte di questo scenario, molte domande restano aperte.
Gli interventi dalla filiera dell’Ottica
Per Andrea Afragoli, presidente nazionale della Federottica, Federazione Nazionale Ottici Optometristi, «il settore dell’Ottica ha delle potenzialità ancora inespresse che, grazie al ruolo della formazione, andremo nei prossimi anni ad esplorare».
Nicoletta Losi, ex studentessa dell’Istituto, oggi Professional Education and Development director France Italy Iberia and EMA Key Account Johnson&Johnson, Euromcontact president,
«gli sbocchi lavorativi per i futuri ottici oggi sono molteplici. Diplomarsi in Ottica e Optometria consente di lavorare non solo in un negozio ma permette anche di seguire carriere diverse e importanti nelle industrie del settore».
Infine ha osservato Giorgio Righetti, direttore di Istituto Zaccagnini: «Nel difficile quadro economico nazionale, è necessario valorizzare una professione con sbocchi professionali sicuri che svolge un ruolo determinante nel contesto attuale in cui il bisogno di salute cresce. Credo che nell’Ottica si vedano le conseguenze di una mancata sensibilità sistemica nei confronti dell’istruzione professionale. Di fatto, l’offerta scolastica italiana non risponde ai bisogni degli studenti, che spesso abbandonano gli studi, e della filiera, che richiede competenze avanzate. Noi di Istituto Zaccagnini abbiamo, negli anni, rinnovato la didattica e la tecnologia e abbiamo mantenuto stabili i nostri risultati: il 97% dei Diplomati IBZ trova un lavoro o una collocazione qualificata e stabile in meno di sei mesi. Nell’iniziare un nuovo anno di studi, in Istituto Zaccagnini siamo soddisfatti dei nostri risultati, ma siamo anche convinti che serva una riflessione sul presente e sul futuro dell’istruzione professionale dell’Ottica».
Le immagini: una foto dell’evento e a uso gratuito da Pexels (autori: Antoni Shkraba, Shane Aldendorff e Ksenia Chernaya).
c.l.p.
(Pensieri divergenti. Libero blog indipendente e non allineato)