Secondo il premier la ripresa economica ripartirebbe proprio dal territorio emiliano, che quindi ha una responsabilità verso il resto del nostro Paese
Giusto qualche giorno fa il premier Matteo Renzi ha visitato alcune grandi aziende dell’Emilia. In quest’occasione il presidente del Consiglio ha constatato come queste siano in decisa ripresa e come, grazie a loro, si possa trainare l’economia di tutto il Paese. Dopo essersi recato a fare visita alla Lamborghini e al museo della Ducati, il premier ha fatto visita alla grande multinazionale Philip Morris, nel territorio di Bologna, che è sembrata essere particolarmente produttiva e foriera di buone notizie.
Non sono quindi mancati gli elogi da parte del presidente, che ha sottolineato l’importanza dell’accordo firmato con i sindacati e che consente, d’ora in avanti, di lavorare sette giorni su sette e per tutte le 24 ore. La Philip Morris ha da poco fatto un investimento di circa 500 milioni di euro per creare oltre 600 posti di lavoro, posti di lavoro che dovrebbero far ripartire l’economia senza indugio. In realtà, però, il trend di tutto il resto del territorio italiano non è esattamente rapportabile a quanto accade in Philip Morris. Sono tantissime le società offshore che hanno optato per questa modalità (dettagli su http://societaoffshore.org) al fine di non rimetterci buona parte del fatturato nelle altissime tasse che le piccole e medie imprese (Pmi), oltre alle grandi aziende, sono costrette a versare all’erario. Ma sarebbe anche il caso di dare uno sguardo a tutte quelle aziende che hanno dovuto chiudere i battenti, pressate appunto dal fisco e dai sempre maggiori debiti. La crisi che ha strozzato l’economia di una fragile Italia sarebbe quindi al capolinea?
Tuttavia, forse è un po’ troppo azzardato lasciare tutto sulle spalle dell’Emilia-Romagna, terra, è vero, virtuosa, di grandi lavoratori e di grandi risorse, ma che non può e non deve accollarsi da sola l’impegno di trainare l’economia di tutta la penisola. Forse un po’ troppo ottimistiche le parole di Renzi, forse adeguate alla realtà della Philip Morris in Emilia, ma non certamente di tutto il territorio emiliano e, soprattutto, non di tutto quello italiano, che ha ancora tantissimo da recuperare.
(n.m.)
(LucidaMente, anno XI, n. 130, ottobre 2016)