L’Associazione genitori sottratti propone per la prima volta in Italia un’iniziativa del genere
Nei casi di separazione tra marito e moglie, col conseguente dilemma dell’affidamento dei figli, sembrano quasi diventate normali l’agitazione, l’aggressività, la rissa (cfr. “Salviamo la famiglia che si separa” e Per le “famiglie separate”). Tali tensioni investono problematicamente anche magistratura e servizi sociali, fino a giungere ai casi-limite (ma forse non tanto) come quello del bimbo di Cittadella (leggi i nostri recenti servizi Massimo Donadi: «Rispettare i bambini» e La campana della Polizia).
In tale contesto si colloca il progetto di indagine popolare sulla visione dei rapporti fra genitori e servizi sociali promosso dall’Associazione genitori sottratti (http://www.genitorisottratti.it/). La ricerca si avvale della collaborazione e della supervisione scientifica dello staff di ricerca del professor Gian Piero Turchi dell’Università di Padova. Lo scopo è quello di testare in maniera scientifica la percezione del servizio da parte dei cittadini italiani che hanno avuto a che fare con i servizi sociali dal 2007 ad oggi. I risultati potrebbero fornire utili indicazioni per la realizzazione di servizi sempre più attenti ai bisogni delle famiglie. L’associazione garantisce che, appena i dati saranno pronti, renderà pubblico l’esito dell’indagine.

http://www.rc-comunicazione.it/images/gs/Questionario_Serv_Soc-Manuale.pdf.
Emanuela Susmel
(LM MAGAZINE n. 26, 15 ottobre 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 82, ottobre 2012)