La prima vetrina italiana della moda etica torna per presentare marchi di sartoria ricercata e indipendente, attenti all’impatto ambientale. Tra le novità di quest’anno spiccano articoli realizzati in legno. Possibilità di partecipare a workshop in cui imparare a creare o personalizzare accessori e capi di abbigliamento
Dopo il successo dell’edizione 2011, torna So Critical So Fashion, il primo evento in Italia dedicato alla moda critica e indipendente. Da venerdì 21 a domenica 23 settembre 2012, la prestigiosa location di Frigoriferi Milanesi di via Piranesi 10 a Milano ospiterà 50 realtà selezionate nel panorama nazionale e internazionale. Ognuna avrà a disposizione un angolo per la vendita della collezione in corso e per l’anteprima della creazioni Primavera-Estate 2013. Il luogo dell’evento è raggiungibile con il passante ferroviario (fermata Porta Vittoria) e con le linee Atm nn. 27, 73, 90, 91, 93 e 45.
Giunto alla sua terza edizione, So Critical So Fashion si conferma come l’appuntamento di riferimento della moda etica, durante la settimana della moda milanese. Tre giorni di eventi, incontri e workshop per presentare al pubblico una moda che segue princìpi di responsabilità etica, sociale e ambientale, senza rinunciare a bellezza, innovazione e tendenze. Protagonisti dell’evento saranno stilisti, artigiani e produttori attenti alla qualità e all’ambiente e marchi di sartoria ricercata e indipendente. I prodotti finali realizzati sono il risultato di una precisa ricerca di materiali, di artigianalità innovativa e recupero di antiche tradizioni; sono anche frutto di scelte di produzione, packaging e distribuzione attente all’impatto ambientale.
Tra le novità di quest’anno spicca Ligneah, una linea di borse, portafogli, cinture e cappelli interamente realizzata… in legno! Si tratta di un innovativo materiale realizzato con sottilissimi fogli di legname, certificato Fsc, accoppiato con un tessuto e microinciso con laser: l’effetto finale è del tutto paragonabile a una morbida pelle naturale, ma realizzata con materie prime completamente vegetali e sostenibili. La collezione, presentata in anteprima a So Critical So Fashion, vuole fornire un’alternativa all’utilizzo della pelle animale nel settore moda, a favore di materiali innovativi. L’impatto ambientale che ne deriva è inferiore.
Recuperare, riutilizzare, ricreare: questi saranno alcuni tra i leit motiv dell’edizione 2012. Ne sono esempio le creazioni di Caracol: gioielli cruelty free realizzati a mano con materiale recuperato dalle discariche; stravaganti accessori per capelli di Moku, in stile vintage, creati con ritagli di tessuto e inserti originali come metri da sarta e rocchetti di filo o vecchi ingranaggi di sveglia. Esempio di originalità e artigianalità sono i gioielli aromatici di Lalu: spezie incastonate in resine colorate che ne mantengono l’aroma, creando così accessori insoliti e profumati, nonché gli sfiziosi ventagli da collo di Cadò.
All’interno della tre giorni, il visitatore di So Critical So Fashion potrà partecipare a workshop in cui imparare a creare o personalizzare accessori e capi di abbigliamento: potrà inoltre assistere a performance di artisti, gustare “cibo a km zero” e ascoltare musica live e dj-set. Anche quest’anno il pubblico avrà la possibilità di partecipare a uno shooting professionale: i visitatori potranno indossare un capo in esposizione e sottoporsi a una seduta di make-up personalizzato, realizzato con cosmetici biologici e naturali.
Tra gli scatti realizzati durante i tre giorni verrà selezionata la protagonista della prossima campagna pubblicitaria di So Critical So Fashion. L’evento ospiterà anche momenti di incontro per addetti ai lavori, esperti di moda, istituzioni e cittadini che vorranno confrontarsi sul tema della moda critica a Milano e all’estero. Non mancheranno spunti di riflessione sul “sistema moda”, come il documentario-inchiesta Behind the label, che indaga sull’altra faccia del cotone indiano: le conseguenze sull’impatto ambientale e sociale che ha causato l’utilizzo dei semi geneticamente modificati in India, secondo produttore della fibra tessile più utilizzata al mondo.
“The price is rice” è, invece, un progetto realizzato dagli studenti della Nuova accademia di belle arti e dall’Associazione solidarietà terzo mondo onlus di Sondrio. Lo studio analizza le condizioni di lavoro delle donne bengalesi che ricamano secondo l’antica tecnica khanta: quanto riso vale un capo di abbigliamento in tessuto khanta? Vale a dire, quanto guadagna un’artigiana per il proprio lavoro, in termini di riso? La stima è stata realizzata confrontando i prezzi del settore moda tradizionale con quelli del commercio equo e solidale. Il progetto ha portato alla produzione di un grembiule ricamato, a tiratura limitata, in vendita durante i tre giorni di So Critical So Fashion.
La Provincia di Milano, che patrocina e sostiene l’evento, presenterà due progetti dedicati ai giovani creativi. Start in Style metterà a disposizione risorse per la formazione delle necessarie competenze e per la costruzione degli adeguati strumenti per affrontare la competizione internazionale. Fashion in Fiber è invece una mostra-concorso di abiti realizzati con fibre tessili di recupero, per dare una vita nuova ai tessuti dismessi e creare nuovi codici di stile e design. So Critical So Fashion diventa, dunque, la casa del nuovo made in Italy e presenta una moda dall’alto valore aggiunto: all’etica e all’estetica vengono uniti bellezza e rispetto, qualità e innovazione.
Per conoscere gli orari apertura e per ulteriori informazioni visitare il sito internet www.criticalfashion.it o scrivere a info@criticalfashion. Per i contatti con l’ufficio stampa, si prega di scrivere a ufficiostampa@criticalfashion.it, oppure telefonare allo 02-89409670 o a Nicoletta Martino (349-3691857) oppure a Elena Acerbi (345-9011715).
Le immagini: foto dalle collezioni di moda presentate a So Critical So Fashion e la locandina dell’evento So Critical So Fashion.
(e.s.)
(LM MAGAZINE n. 25, 15 settembre 2012, supplemento a LucidaMente, anno VII, n. 81, settembre 2012)