Intervento di Massimo Teodori su una diaspora… o, meglio, su una sparizione. Il rischio di un nuovo Parlamento ancora clericale
Le elezioni del 24 febbraio sono alle porte. Non scrivo per darvi un’indicazione ma solo per manifestarvi la mia amarezza di fronte a un panorama che vede annullate (per sempre?) le forze laiche, liberali e socialiste che hanno sempre costituito il mio riferimento.
Avevamo ragione quando abbiamo lanciato Libera Italia per costituire un autonomo rassemblement elettorale di tutti i riformatori laici, liberali e socialisti che si sarebbe potuto collegare con uno schieramento maggiore, di sinistra o di centro. Invece molti dei nostri interlocutori hanno preferito rincorrere uno strapuntino personale dentro le liste maggiori con risultati tutt’altro che edificanti. Mi pare che i socialisti di Nencini, che non hanno voluto fare ciò che pure avevamo discusso a lungo fino alla primavera 2012 – liste autonome laico-socialiste –, si siano arenati in una terra di nessuno. I cosiddetti liberal Pd (Enzo Bianco e c.), come era logico, sono stati tutti emarginati dai loro compagni democratici. Della squallida fine dei pannelliani è meglio non parlare. Anche i variegati liberali sono affogati nel consueto nulla.
A questo punto ognuno farà le sue scelte. Personalmente ho rifiutato una buona candidatura nel Centro montiano perché ho sempre ritenuto che valesse la pena di andare in Parlamento soltanto con un bel gruppo identitario laico-liberal-socialista. Le coalizioni di sinistra e di centro sono tutte condizionate, in misura maggiore o minore, dalla rincorsa al candidato cattolico e dalla benedizione di questo o quel cardinale. Non lo affermo per anticlericalismo ma perché è certo che ancora una volta il nuovo Parlamento formato da questi partiti ignorerà qualsiasi legislazione laica e civile… E nel frattempo Grillo cresce. Questa lezione elettorale deve essere meditata da tutti. Dubito tuttavia che vi sarà un appello. Per quel che mi riguarda non so ancora se voterò e come voterò.
Massimo Teodori
(LucidaMente, anno VIII, n. 86, febbraio 2013)